Elezione presidente consorzio Pecorino romano
L’associazione agricola Centro Studi Agricoli Sardegna, appreso della elezione a Presidente del Consorzio Pecorino Romano del Dott. Maoddi avvenuta Mercoledi 13 Febbraio in continuità come rappresentate del settore dell’Industria privata, prende atto, con preoccupazione che dopo numerosi anni non è stata rispettata una regola non scritta e da sempre rispettata, di una alternanza nella elezione a Presidente tra il settore della cooperazione e il settore dell’Industria privata.
Come CSA non abbiamo nulla di personale nella figura del neo presidente Maoddi, persona che stimiamo, ma riteniamo che con questa azione possa creare in seno al direttivo del Consorzio PR una frattura tra il sistema della cooperazione e il sistema dell’industria privata, che rischierebbe danneggiare l’ottima azione propulsiva a favore del comparto del PR intrapresa in questi anni. Il Centro Studi Agricoli ritiene che in questo momento, sia necessaria una unione di intenti comune che porti serenità all’interno del Consorzio della più importante Dop Sarda. Leggiamo con forte preoccupazione sugli organi di stampa, la dichiarazione diffusa oggi dai rappresentanti delle maggiori cooperative Sarde, che esprimono pubblicamente il totale dissenso della conferma a Presidente di Gianni Maoddi.
Auspichiamo che entro breve, ci possano essere azioni da parte del neo eletto Presidente Maoddi al fine di appianare il dissenso manifestato dal comparto della cooperazione. Il Centro Studi Agricoli crede che in questo momento serva serenità, preso atto che ci sono importanti traguardi da raggiungere e azioni da intraprendere, fra le quali vogliamo ricordare : l’approvazione definitiva dell’iter votato all’unanimità della modifica del disciplinare di produzione dove è stato inserito che le produzioni di Pecorino Romano DOP debbano essere prodotte con il solo latte di pecora di razza Sarda in Sardegna, del probabile rischio della apposizione dei DAZI doganali da parte degli USA in caso di vittoria del Presidente Trumph nel mese di Novembre 2024 e della probabile produzione in aumento di PR nella stagione 2023/2024.
Come Centro Studi Agricoli lanciamo un forte appello al neo eletto Presidente, affinchè non si crei una frattura di azioni fra i due settori produttivi, che possa creare problematiche all’azione propulsiva dell’immagine del PR DOP.
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