Lingua sarda, “Dia chèrrere” a Silanus, Bolotana e Sindia
Un progetto dell’Istituto Bellieni per valorizzare e promuovere la lingua sarda attraverso corsi, laboratori e tante altre iniziative intergenerazionali in un percorso legato allo Sportello linguistico finanziato con la L. 482/99
SILANUS. La lingua sarda protagonista nel Marghine con “Dia chèrrere”, un progetto promosso dall’Istituto Camillo Bellieni di Sassari che, a partire dal 12 marzo, coinvolgerà le comunità di Silanus (capofila), Bolotana e Sindia in due corsi, tre laboratori e tante altre iniziative per tutte le fasce d’età.
Il percorso rientra nel programma dello Sportello linguistico sovracomunale a cura dell’operatrice Immacolata Salis che, a seconda del contesto, svolgerà il compito di interprete, traduttrice e informatore.
Il progetto, finanziato dalla Regione Sardegna con i fondi della legge 482/99, si propone di far conoscere la lingua del luogo in cui si vive, riconoscere la sua importanza e il suo valore, usarla in ogni ambito e circostanza e fornire un contributo significativo alla trasmissione intergenerazionale.
Il front office dello sportello prenderà il via a Bolotana nella sede del Comune martedì 12 marzo, dalle 15 alle 17, a Sindia giovedì 14 marzo dalle 10 alle 12 negli spazi della biblioteca comunale e, lo stesso giorno, a Silanus dalle 15.30 alle 17.30 nella Biblioteca comunale.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dagli amministratori e dai sindaci, che al riguardo hanno espresso grande soddisfazione. “Il tema della lingua sarda ci è molto caro a questa Amministrazione Comunale – ha affermato il primo cittadino di Silanus, Gian Pietro Arca –. Fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo lavorato per salvaguardarla e valorizzarla, anche attraverso l’apertura de “Sa Domo de sa poesia cantada”, unico spazio culturale in Sardegna interamente dedicato alla poesia estemporanea “in limba”. Molti giovani oggi, purtroppo, non conoscono minimamente la nostra lingua madre, né le arti ad essa connesse, e proprio loro sono i principali destinatari dell’intera iniziativa”.
Dello stesso avviso il sindaco di Bolotana, Francesco Manconi: “Conservare la tradizione e l’essenza dell’identità culturale di una Comunità garantisce l’integrazione sociale di un popolo. Dobbiamo fare azione politica affinché le Istituzioni centrali agiscano con maggiore efficacia nei confronti di una lingua che si sta vanificando”.
Entusiasmo anche a Sindia, dove il sindaco Francesco Scanu e l’assessora alla Pubblica istruzione Susanna Pisanu hanno ribadito di “voler valorizzare e diffondere la lingua e cultura sarda attraverso i diversi a ambiti di intervento, per consentire l’acquisizione di competenze utili nell’uso orale della nostra variante linguistica”.
Saranno organizzati un corso di livello base e uno intermedio (metodo Clil) della durata di trenta ore suddivise in dodici incontri. Il primo laboratorio dal titolo “In caminu andamus a ischire” sarà dedicato ai percorsi turistici, alle passeggiate culturali e alle visite guidate, e coinvolgerà le scuole. “Bidda mia fata cun su lapis” è invece il titolo del secondo laboratorio, attraverso il quale i bambini dai 6 agli 11 anni studieranno la lingua mediante la creazione di fumetti. “Ammaniadu cun sas manos mias” è il terzo, rivolto a tutti, che coinvolgerà le aziende del luogo permettendo alla lingua di essere strumento veicolare nella conoscenza delle produzioni locali.
Si agirà in collaborazione con le famiglie, con i comuni, le biblioteche, le ludoteche e le scuole. Saranno coinvolte le associazioni locali (in particolare le Pro Loco per Villa Piercy, i volontari per il complesso di Santa Sabina e per la Chiesa di Santa Maria di Corte) per l’organizzazione di iniziative, visite guidate e promozione dei siti. Al fine di incentivare il dialogo tra generazioni verranno proposte le “Chistionadas de bighinadu”, aperte anche ai giovani che parlano solo italiano con l’idea di favorire come primo step lo sviluppo della competenza passiva del sardo.
È prevista inoltre la stesura in lingua sarda di depliant, brochure informative, calendari 2024, segnaletica interna con lo scopo di dare diffusione e visibilità ai luoghi attraverso la lingua e viceversa. Quindi incontri di scrittura comunicativa con l’obiettivo di realizzare un testo scolastico di lingua sarda, e l’aggiornamento continuo del profilo facebook e istagram dello sportello linguistico per raggiungere la popolazione di tutte le età e pubblicizzare in autonomia ogni iniziativa.