Maratona di Roma
Maratona di Roma, il project manager Benfenati: “Non ci poniamo limiti, la 30esima edizione sarà incredibile. Modifica del percorso? Vogliamo rendere la gara sempre più tecnica e veloce”.
In vista dell’imminente Maratona di Roma del prossimo 17 marzo, la testata sportiva News.Superscommesse.it ha realizzato una lunga e dettagliata intervista con il project manager dell’evento Lorenzo Benfenati, che ci ha raccontato la crescita dell’iconica manifestazione sportiva e le novità che ci attendono nella 29esima ma soprattutto nella 30esima edizione della corsa capitolina.L’Acea Run Rome The Marathon si prepara a confermarsi la 42K più partecipata d’Italia, con “più di 18mila alla maratona e oltre il 60% di stranieri, mille squadre alla staffetta e quasi 20mila persone alla Fun Run” come da lei in una recente intervista. Vi aspettavate un’adesione così importante? Questi numeri verso quali progetti futuri possono far proiettare l’organizzazione?
“Un evento come la Maratona di Roma non può porsi limiti. Ovvio che sono numeri veramente importanti, perché la rendono la manifestazione più partecipata d’Italia.
Siamo grati per questo e ci sentiamo addosso una grande responsabilità. Ci saranno tanti iscritti e tanti finisher che porteranno con sè un bel ricordo, ed è questo il vero successo dell’evento. Raggiungere questi numeri era il nostro obiettivo, siamo contenti di questa 29esima edizione e stiamo già lavorando per quella del 2025, anno del Giubileo e di grandi cambiamenti”.
Quest’anno sono state apportate delle modifiche al percorso della 42 km: la prima riguarda il cambio di direzione alla partenza, che ora prevede anche un giro attorno al Colosseo, mentre la seconda riguarda l’eliminazione della salita che costeggia la Moschea. Qual è il motivo di queste scelte?
“C’è sicuramente una ragione: vogliamo rendere la 42 km capitolina sempre più veloce e tecnica. Molti partecipanti si iscrivono senza darsi un obiettivo in termini di risultato e concentrandosi solo sulla bellezza della città e della manifestazione. Noi, invece, vogliamo far passare il messaggio che tutti possono ambire al proprio personal best. Ascoltando il parere dei runners e con l’aiuto della polizia municipale, abbiamo quindi reso la corsa ancora più veloce e agevolato i maratoneti eliminando quel falsopiano, quella salita al 30esimo km, che non era neanche particolarmente attrattiva dal punto di vista del percorso. La partenza al Colosseo, invece, assume un aspetto più iconico, perché partire e arrivare sotto uno dei più bei monumenti del mondo è un’emozione incredibile per tutte le persone che parteciperanno alla gara il 17 marzo”.
Main topic di questa edizione quello della sostenibilità: già nel 2021 è stata conquistata la certificazione ISO 20121 attraverso l’Ente certificatore RINA. In quali aspetti la Maratona si prefigge di rispettare l’ambiente e di essere sostenibile? Ci spiega nel dettaglio l’utilizzo dell’hashtag #runforwater?
“L’hashtag è legato al percorso che stiamo facendo con il nostro main sponsor Acea, che quest’anno si prefigge l’obiettivo di raccontare l’importanza e la preziosità dell’acqua pubblica. (…) Avremo una notevole riduzione della plastica monouso su tutto il percorso: ci saranno infatti molti punti di ristoro senza le classiche bottigliette di plastica, bensì con le autobotti che permettono di bere l’acqua pubblica (…). La certificazione ISO 20121 attesta che l’evento ha un’organizzazione e gestione sostenibile. Ma non ci limitiamo a questo: abbiamo infatti un ambizioso progetto che possa rendere la Maratona di Roma un evento “carbon neutral” entro il 2026. Stiamo quindi lavorando per ridurre quanto più possibile la nostra impronta carbonica e, dove non è possibile, compensare. Abbiamo inoltre piantato 3000 alberi a edizione, e siamo ora a 9000 alberi piantati in Guatemala. Abbiamo anche partnership e collaborazioni con aziende come Zero CO2 e Retake, e quest’anno faremo la raccolta delle scarpe che i runner non utilizzano più per trasformarle in altro materiale. E’ fondamentale la logica del riciclo e del riutilizzo, dai trasporti ai rifiuti. Tutto il materiale che i maratoneti riceveranno nel pacco gara proviene da filato riciclato. Ogni anno vogliamo diventare sempre più sostenibili”.
Per la 30esima edizione del 2025 ci sarà anche il Giubileo, quali novità ci attendono?
“Le novità sono molteplici. (…) Sul percorso ci saranno delle sorprese: non è facile lavorare a Roma su 42 km di percorso, ma stiamo facendo del nostro meglio per rendere incredibile la 30esima edizione e per fare in modo che ci sia una grande sinergia con il Vaticano, dal momento che sarà anche l’anno del Giubileo, per rendere la Maratona ancora più iconica nei passaggi chiavi della corsa e della città”.
La nostra redazione sarà presente il 17 marzo con la seconda edizione del progetto “Maratoneta SuperNews”, che permette a runner professionisti e non di candidarsi come maratoneti del nostro giornale online. Cosa ne pensa di quest’iniziativa? Progetti di questo tipo sono un buon strumento per incentivare alla partecipazione e incentivare, in generale, lo sport?
“Assolutamente sì. Vi ringraziamo, noi cerchiamo anno per anno di far partecipare sempre più partner, stakeholder e amici della Maratona in maniera attiva: far correre la Maratona, la staffetta o partecipare alla stracittadina. Chi non se la sente di correre anche la Fun Run, che scenda per le strade di Roma per fare il tifo! Fare vivere l’evento dall’interno, come sta facendo in questo caso la vostra redazione, è una delle cose più emozionanti: ogni runner ha una storia da raccontare e taglia il traguardo con un sorriso speciale”.