“Abbiamo apprezzato molto le parole riservate dal Presidente della Repubblica a chi rappresenta il baluardo della legalità e della sicurezza nelle carceri italiane, tra gli ostacoli correttamente elencati dallo stesso Presidente che rendono complesso il compito degli agenti già per sua natura delicato e di grande rilievo” questo il commento del Presidente USPP Giuseppe Moretti alle parole pronunciate nel corso dell’incontro tenutosi al Quirinale tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e una rappresentanza del Corpo di Polizia Penitenziaria in occasione delle celebrazioni per i 207 anni dalla nascita del Corpo.
Polizia Penitenziaria, Moretti (USPP): “da Mattarella parole confortanti sulla professionalità del corpo alla celebrazione dei sui 207 anni dalla nascita”
“Un richiamo forte” prosegue Moretti “all’impegno professionale e al grande sacrificio che gli agenti mettono in campo, sottolineato dal Presidente Mattarella, nel ribadire l’autorevolezza che viene esaltata da questa professionalità indubbia e che, come giustamente evidenziato, deve muoversi entro questi confini, ma anche un forte richiamo alle denunce che portiamo avanti rispetto alle tre tematiche che rappresentano l’emergenza carcere : sovraffollamento, carenza d’organico e, non ultimo, il problema dell’assistenza sanitaria.”
Per il rappresentante dell’USPP “il fatto che il Presidente della Repubblica abbia focalizzato il suo intervento sulla indispensabilità di affrontare queste problematiche ed in particolare quella dell’assistenza sanitaria in carcere, testimonia che le nostre rivendicazioni stanno ottenendo l’ascolto che meritano e che i valori della Costituzione possono essere rispettati solo attraverso l’azione sinergica di più settori dello Stato, senza lasciare che la Polizia Penitenziaria debba sostituirsi a figure professionali diverse” .
In conclusione Moretti ricordando che il 27 marzo l’USPP e le altre sigle saranno ricevute a Palazzo Chigi da una delegazione del Governo guidata dal Sottosegretario Mantovano, per un incontro specifico sulle iniziative in itinere in materia di ordinamento, organizzazione e funzionamento della Polizia Penitenziaria auspicando che vi sia “un accelerazione del percorso di messa in sicurezza del lavoro degli agenti e di conseguenza delle carceri, auspica una modifica legislativa per consentire un superamento dei limiti imposti dalla Legge Madia rispetto alla pianta organica e, contemporaneamente ad un incremento degli agenti in servizio, per i quali il Governo sta già lavorando, un diverso approccio sia rispetto ai percorsi di reinserimento sociale dei detenuti, oggi ostacolato anche dalle carenze strutturali, sia in riferimento al problema della presenza dei detenuti con patologie psichiatriche.
Ciò darebbe il senso alle parole del Presidente Mattarella rispetto alla tenuta dei due pilastri altrimenti non credibili: sicurezza e rieducazione.”