L’Oipa ha inviato oggi una lettera alla presidente del Consiglio e al presidente della Commissione
Reati contro gli animali. Lega isolata in Commissione Giustizia, non vuole l’inasprimento delle pene
La Lega isolata in Commissione Giustizia della Camera dei deputati, dove si discute sulla proposta di legge per l’inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide animali. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
Forza Italia, dopo avere ritirato un suo emendamento contrario all’aumento delle pene per chi organizza combattimenti tra cani, si allinea alla proposta a prima firma Brambilla e così il partito di Matteo Salvini resta isolato, opponendosi a una maggiore tutela per gli animali. Lo stesso Matteo Salvini che in campagna elettorale promette giri di vite per gli autori dei reati contro gli animali ed è sempre attivo sui social media a farsi fotografare con cani e gatti.
Gli emendamenti della Lega puntano a escludere dalla tutela la fauna selvatica: un ritorno al Medioevo, una visione lontana dal sentimento della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica, dall’attuale legislazione e dall’articolo 9 della Costituzione.
La Commissione Giustizia, che si riunirà domani, potrebbe al contrario licenziare un testo che finalmente, dopo anni di lotte che hanno visto in prima fila la stessa Oipa, potrebbe costituire un passo avanti verso una maggiore civiltà giuridica confronti degli animali, anello debole di una società sempre pronta a sfruttarli in attività di allevamento e venatorie e troppo spesso vittime di crimini più o meno efferati.
Fare distinzione tra animali domestici e selvatici per compiacere qualche lobby non è evidentemente coerente con le promesse elettorali di una Lega sempre più lontana dal sentire comune di chi ama gli animali, conclude l’Oipa.
L’Oipa ha inviato oggi una lettera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al presidente della Commissione, Ciro Maschio, affinché, nel rispetto dell’articolo 9 della Costituzione, che tutela gli animali e la biodiversità, la “proposta di legge Brambilla” possa andare avanti nel suo corso senza intralci.