Sa Chita Santa – La Settimana Santa a Galtellì nel Parco Letterario Grazia Deledda
Galtellì, il paese reso immortale da Grazia Deledda in Canne al Vento, vive uno dei momenti più significatividell’anno durante la Settimana Santa quando il sentimento religioso insito nella comunità galtellinese,
raggiunge il culmine con attimi di intensa emozione e partecipazione. Tra le più coinvolgenti della Sardegna,
la Settimana Santa nell’antico borgo medioevale è un’esperienza unica e appassionante. Fede e tradizione
si amalgano in rituali di origine spagnola tramandati da secoli dalle due confraternite del paese, Santa Rughe
e Sas Animas, che accompagnano con antichi canti religiosi, in lingua sarda e latina, le diverse cerimonie.
Con la benedizione delle palme seguita dallo scambio di “sos passios” tra i priori delle confraternite, nel
giorno della Domenica delle Palme inizia anche a Galtellì la Settimana Santa.
Nel tardo pomeriggio del Giovedì Santo si celebra la Messa in Cena Domini, che inaugura il Triduo
Pasquale, durante il quale si svolge la cerimonia del “Lavabis” ovvero la lavanda dei piedi e si canta il
Miserere – Salmo 50, a cui segue il rito “Sas Ecresias”, la processione lungo le vie e le chiese del centro
storico accompagnata dal canto delle due confraternite e dal suono delle “metraculas” suonate dai bambini,
le tavole di legno alle quali vengono attaccate delle maniglie di ferro e dei chiodi che producono un
assordante suono. Prima della commemorazione dell’ultima cena “Sa Suchena”, i confratelli convengono in
un’unica sede e subito dopo la benedizione del cibo viene cantato sommessamente il “Miserere de sa Jovia
Santa”, poi ognuna delle due confraternite si riunisce nella propria sede per consumare la cena e alla fine del
pasto si cantano i “Gotzos de sos Dolores”.
Il rituale “Sas Ecresias” si ripete la mattina presto del Venerdì Santo seguito dalla paraliturgia
“S’Incravamentu” mentre nel pomeriggio durante la solenne celebrazione della Liturgia della Croce i
“Cantores” sono chiamati alla pratica del canto a cuncordu con i “Gotzos de Santa Rughe”, durante il rito del
bacio della Croce e l’inno Vexilla Regis. Segue il commovente e partecipato rito paraliturgico
“S’Iscravamentu” ossia la deposizione del Cristo dalla Croce con il canto eseguito a voce singola da 8
cantori e articolato su dodici ottave, si inizia con la sequenza dello Stabat Mater. Segue subito dopo il
partecipato “Interru de Zesu Cristos”, durante il quale le confraternite e i fedeli percorrono le vie del paese
portando in processione il simulacro del Cristo Morto.
Il giorno di Pasqua al mattino si svolge il suggestivo e antico rituale S’Incontru che celebra e rievoca
l’incontro del Cristo Risorto con la Madonna Addolorata accompagnato dagli spari a salve dei fucilieri e il
rintocco festante delle campane che scortano i fedeli alla celebrazione della Santa Messa animata dai canti
liturgici delle confraternite.
“Sa Chita Santa” nel borgo medievale di Galtellì è l’occasione per rivivere antichi riti di origine spagnola che
uniscono fede e tradizione regalando attimi di intensa emozione da fotografare con gli occhi e con il cuore.
Ma Galtellì non è solo Sa Chita Santa. È anche la Galte di Canne al vento, il romanzo del premio Nobel
Grazia Deledda ambientato tra le strette viuzze del borgo e le sue genti. A Pasquetta sarà possibile scoprire i
luoghi del Parco Letterario dedicato alla scrittrice, e il Museo Etnografico dove conoscere la cultura
contadina d’un tempo.
Un viaggio nel borgo baroniese diventa l’occasione per conoscere e apprendere la
antica arte della tessitura in un laboratorio aperto da quasi 50 anni, dove le due titolari Rita e Maria Rita
sapranno guidare i visitatori nei rudimenti dell’antica arte dell’intreccio dei filati. Infine per i palati più esigenti i
vari ristoranti propongono menu della tradizione con piatti tipici come la pasta fatta in casa e i gustosi arrosti.
<< Cogliendo l’opportunità del Piano Turismo delle Radici, nato dall’accordo tra il Ministero della Cultura ed il
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, le diverse iniziative organizzate in tutta Italia
e promosse sulla piattaforma ITALEA, ci invitano a esplorare i tesori dei nostri borghi e a viaggiare alla
scoperta delle nostre origini. Galtellì apre le sue porte per far vivere un’esperienza unica! >> – dichiara con
entusiasmo l’Assessora al Turismo Marzia Gallus e conclude dicendo – << Saremo pronti ad accogliere i
visitatori che ormai da anni scelgono il nostro borgo per le vacanze di Pasqua e auspichiamo di dare un
caloroso benvenuto anche ai viaggiatori delle radici che raggiungeranno la nostra destinazione, dove gli
operatori del settore ricettivo e della ristorazione attendono con trepidazione questo periodo per testare il
termometro della imminente stagione turistica. >>
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