Sanità, Giuliano (UGL): “Basta aggressioni, gli operatori sono patrimonio del SSN e vanno protetti”
“Aver istituito la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori della sanità e sociosanitari, di cui oggi ricorre la terza edizione, è certamente un gesto di rispetto e sensibilizzazione nei loro confronti.Essere però arrivati a segnare sul calendario questa data rende perfettamente l’idea dei rischi che i professionisti della salute corrono nello svolgimento delle loro funzioni” dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute. “Nei giorni scorsi a Napoli si sono verificati due casi di violenza all’interno del pronto soccorso del CTO e di Villa Betania. In nessun angolo d’Italia – prosegue il sindacalista – gli operatori possono oggi lavorare in assoluta sicurezza. Abbiamo contato morti, feriti in modo grave.
E spesso ai segni sul corpo gli aggrediti devono aggiungere ferite psicologiche difficilmente rimarginabili che sono una delle cause principali dell’abbandono del SSN. Sia benvenuta allora la Giornata dedicata alla sicurezza, ma le parole da sole non possono più bastare. La UGL ha preso parte all’evento che il Ministero della Salute ha organizzato oggi a Roma.
Abbiamo ascoltato con attenzione ogni singolo intervento – dice ancora il Segretario – ma ribadiamo, come già fatto in passato incontrando il Ministro Schillaci, che sia arrivato il momento dei fatti. La presenza in ogni presidio di posti di pubblica sicurezza è una necessità imprescindibile. Proponiamo anche l’attivazione di pulsanti di allarme, collegati con le forze di polizia, da azionare a fronte di aggressioni.
Il potenziamento di servizi di videosorveglianza in funzione 24 ore su 24 è un’altra richiesta e pensiamo sia arrivato il momento di prevedere, per gli operatori impegnati nei servizi più a rischio, una body cam personale che scoraggi qualsiasi tipo di aggressione. Rilanciamo anche l’idea di istruire i professionisti con corsi di autodifesa personale. Gli operatori, ricordiamolo, sono un patrimonio unico del nostro SSN. Loro ci curano, noi tutti siamo obbligati a curaci di loro” conclude Giuliano.
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