Alle 18.00 l’Arechi sarà teatro della rovente sfida salvezza tra granata e giallorossi: i primi con un piede e mezzo in cadetteria; i secondi in caduta libera. Il designatore Rocchi ha affidato a Maresca il delicato incarico di dirigere la contesa
“Crisi”, parola perfetta per riassumere la situazione che stanno vivendo Salernitana e Lecce, compagini chiamate a scendere in campo nel tardo pomeriggio odierno per onorare il 29° turno di Serie A. Per ambo le contendenti il successo è l’unico risultato accettabile, il pareggio sarebbe assimilabile a una sconfitta.La differenza fra un solo punto e zero sarebbe infatti minima per i padroni di casa, desolatamente inchiodati da settimane all’ultimo posto. Quattordici il misero bottino di punti finora racimolato, undici in meno di Empoli e Lecce. La permanenza nella massima serie, a dieci giornate dalla fine del campionato, appare quanto mai compromessa dal momento che nelle prossime settimane il calendario riserverà sfide dall’alto coefficiente di difficoltà contro – in rigoroso ordine temporale – Bologna, Lazio, Fiorentina, Atalanta, Juventus e Milan. I tre punti potrebbero ravvivare la fiammella della speranza, ormai sopitasi quasi del tutto, e regalare una gioia, la prima da quando Liverani è succeduto a Inzaghi,.
Se Atene piange, Sparta non ride. Gli ospiti, guidati dal neo tecnico Gotti, non possono più permettersi di posticipare il ritorno al successo fuori casa: in questa stagione non hanno infatti mai conquistato l’intera posta in palio lontano dal Via del Mare e hanno raccolto 6 pareggi e 8 debacle. Basandoci sui dati relativi alle sole trasferte, in questa stagione solo il Frosinone è riuscito nella poca edificante impresa di fare peggio dei giallorossi del Salento (3 punti conquistati, frutto di altrettanti pareggi). L’ultima gioia esterna del Lecce risale a circa 10 mesi fa, al 28 maggio 2023 (0-1 al Monza firmato da Colombo). Urge chiudere quanto prima questo capitolo e ripartire: contro il fanalino di coda della Serie A il destino sembra offrire l’occasione perfetta per riuscirci.
I precedenti a Salerno in Serie A
1 partita
1 vittoria Lecce
Precedenti scarni in Serie A tra campani e salentini. L’unica sfida andata in scena all’Arechi nel massimo campionato italiano risale alla passata stagione, all’1-2 inflitto a domicilio dagli ospiti grazie alle reti firmate da Ceesay e Strefezza, intervallate dal momentaneo pareggio di Juan Gonzalez. Estendendo l’analisi a tutte le gare disputatesi tra le due tra le mura della Salernitana (Serie B, Serie C, Coppa Italia) il bilancio è a favore dei granata: 12 i successi dei padroni di casa e 9 i segni X.
Probabili formazioni
Rispetto ai precedenti incontri Liverani recupera qualche pedina in difesa: a protezione di Ochoa la coppianformata da Manolas e Pirola. Nel 4-3-2-1 che fronteggerà il Lecce, i terzini in campo dal primo minuto saranno Zanoli e Bradaric. In mediana tre maglie per quattro: Maggiore e Basic sono certi del loro impiego dall’inizio, Coulibaly è invece insidiato da Gomis. In attacco Weissman, sostenuto da Tchaouna e Candreva.
Salernitana (4-3-2-1): Ochoa; Zanoli, Manolas, Pirola, Bradaric; Coulibaly, Maggiore, Basic; Candreva, Tchaouna; Weissman
Gotti sembra intenzionato a confermare il 4-3-3 lasciatogli da D’Aversa. Falcone a protezione dei pali, retroguardia composta al centro da Baschirotto e Pongracic e ai lati da Gendrey e Gallo. In mezzo al campo Ramadani con ai lati Oudin e Gonzalez. Il trio offensivo, orfano dello qualificato Banda, sarà formato da Almqvist e Sansone, che fungeranno da ali a supporto dell’unica punta che dovrebbe rispondere al nome di Krstovic, in vantaggio su Piccoli.
Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Gonzalez, Ramadani, Oudin; Almqvist, Krstovic, Sansone
Articolo a cura di Paolo A.G. Pinna