(Adnkronos) –
Un'alleanza sempre più forte con Cina, Iran e Corea del Nord. Con l'obiettivo di creare una coalizione che sia in grado di controbilanciare quella dell'Occidente. E' questo a cui sta lavorando la Russia, sempre più isolata e colpita dalle sanzioni per l'aggressione lanciata più di due anni fa contro l'Ucraina. I piani russi sono stati analizzati dall'Isw, l'Institute for the Study of War, che ha notato come negli ultimi mesi Mosca stia premendo sull'acceleratore e promuovendo incontri bilaterali con lo scopo di stringere legami sempre più forti con Pechino, Teheran e Pyongyang. "Il Cremlino ha sfruttato la guerra in Ucraina per perseguire le relazioni bilaterali e creare una coalizione di stati per controbilanciare l'Occidente", ha affermato l'Isw, sottolineando come questo sia ''stato a lungo un aspetto centrale della politica estera della Russia''. Come esempio, il think tank che ha sede negli Stati Uniti cita l'incontro nelle scorse ore a Mosca tra il viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko e il rappresentante speciale cinese per gli affari della penisola coreana Liu Xiaoming. I due hanno parlato con una sola voce per accusare gli Stati Uniti e i loro alleati di ''pensare in blocco'', in stile Guerra Fredda, e di minacciare l'Asia nord-orientale. Ma la relazione bilaterale politica e diplomatica sempre più forte con la Cina che la Russia sta portando avanti, sfruttando allo stesso tempo le sue relazioni bilaterali con Iran e Corea del Nord, rappresenta proprio il tipo di ''pensiero in blocco'' di cui Liu e Rudenko hanno accusato gli Stati Uniti e i suoi alleati. In particolare, negli ultimi mesi la Russia ha costruito una collaborazione stretta con la Corea del Nord, dalla quale ha ricevuto missili balistici e munizioni di artiglieria da utilizzare nella guerra contro le forze armate ucraine. In cambio, Mosca avrebbe offerto a Pyongyang una cooperazione tecnologica e altro supporto non meglio specificato, spiega il rapporto di Isw. Il che, sottolinea, ha preoccupato la Corea del Sud che teme per la sicurezza nella penisola. Altri elementi che provano il lavoro che la Russia sta portando avanti per creare una coalizione anti-Occidente è l'incontro tra l'ambasciatore russo in Cina Igor Morgulov e Fu Hua, capo dell'agenzia di stampa cinese Xinhua. In agenda la cooperazione bilaterale nella sfera dei media, a sottolineare che la battaglia si gioca anche sul piano mediatico. Solo ieri, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha poi avuto una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin per discutere della cooperazione bilaterale. In questa occasione Raisi ha espresso la sua volontà di aiutare la Russia a stabilizzare la regione del Caucaso meridionale, con un riferimento agli sviluppi in corso in Armenia e in Azerbaigian. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Un'alleanza sempre più forte con Cina, Iran e Corea del Nord. Con l'obiettivo di creare una coalizione che sia in grado di controbilanciare quella dell'Occidente. E' questo a cui sta lavorando la Russia, sempre più isolata e colpita dalle sanzioni per l'aggressione lanciata più di due anni fa contro l'Ucraina. I piani russi sono stati analizzati dall'Isw, l'Institute for the Study of War, che ha notato come negli ultimi mesi Mosca stia premendo sull'acceleratore e promuovendo incontri bilaterali con lo scopo di stringere legami sempre più forti con Pechino, Teheran e Pyongyang. "Il Cremlino ha sfruttato la guerra in Ucraina per perseguire le relazioni bilaterali e creare una coalizione di stati per controbilanciare l'Occidente", ha affermato l'Isw, sottolineando come questo sia ''stato a lungo un aspetto centrale della politica estera della Russia''. Come esempio, il think tank che ha sede negli Stati Uniti cita l'incontro nelle scorse ore a Mosca tra il viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko e il rappresentante speciale cinese per gli affari della penisola coreana Liu Xiaoming. I due hanno parlato con una sola voce per accusare gli Stati Uniti e i loro alleati di ''pensare in blocco'', in stile Guerra Fredda, e di minacciare l'Asia nord-orientale. Ma la relazione bilaterale politica e diplomatica sempre più forte con la Cina che la Russia sta portando avanti, sfruttando allo stesso tempo le sue relazioni bilaterali con Iran e Corea del Nord, rappresenta proprio il tipo di ''pensiero in blocco'' di cui Liu e Rudenko hanno accusato gli Stati Uniti e i suoi alleati. In particolare, negli ultimi mesi la Russia ha costruito una collaborazione stretta con la Corea del Nord, dalla quale ha ricevuto missili balistici e munizioni di artiglieria da utilizzare nella guerra contro le forze armate ucraine. In cambio, Mosca avrebbe offerto a Pyongyang una cooperazione tecnologica e altro supporto non meglio specificato, spiega il rapporto di Isw. Il che, sottolinea, ha preoccupato la Corea del Sud che teme per la sicurezza nella penisola. Altri elementi che provano il lavoro che la Russia sta portando avanti per creare una coalizione anti-Occidente è l'incontro tra l'ambasciatore russo in Cina Igor Morgulov e Fu Hua, capo dell'agenzia di stampa cinese Xinhua. In agenda la cooperazione bilaterale nella sfera dei media, a sottolineare che la battaglia si gioca anche sul piano mediatico. Solo ieri, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha poi avuto una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin per discutere della cooperazione bilaterale. In questa occasione Raisi ha espresso la sua volontà di aiutare la Russia a stabilizzare la regione del Caucaso meridionale, con un riferimento agli sviluppi in corso in Armenia e in Azerbaigian. —internazionale/[email protected] (Web Info)