10 aprile, Cittanova: una studentessa del Liceo scientifico Filolao di Crotone ricorda la storia del carabiniere Rosario Iozia, vittima innocente della ndrangheta
Durante la sua attività lavorativa Rosario si distinse per competenza, spirito di sacrificio e serietà nello svolgere numerose operazioni per contrastare la ‘ndrangheta. Ricordiamo la sua principale missione che portò al rilascio di Angela Mittica, sequestrata e tenuta nascosta sull’Aspromonte per più di quattro mesi.
“Rosario Iozia, nasce a Catania nel 1962. A soli diciotto anni entra nei Carabinieri, formandosi per tutta Italia. Partecipa a corsi che gli permisero di divenire vice brigadiere dei Carabinieri e comandante della squadriglia di Cittanova (RC).
Il 10 Aprile 1987, la sua squadriglia riesce a liberare la giovane figlia del sindaco Angela Mittica, tenuta in ostaggio dalla ‘ndrangheta. Alle ore 19 circa, il militare sale in macchina per raggiungere la ragazza al loro appuntamento; a poca distanza da lui un gruppo furtivo di uomini; accorgendosene, non esita a uscire dalla macchina, e con una pistola tiene nel mirino il gruppo. Ma qualcuno apre il fuoco prima di lui. Il V. Brig. Iozia, colpito mortalmente dai proiettili, rimane steso per terra, fin quando, qualche ora dopo la sparatoria, alcuni automobilisti trovano il suo corpo e velocemente cercano di trasportarlo all’ospedale. Due colpi di fucile calibro 12 riescono ad uccidere un altro giovane al servizio dello Stato, che successivamente verrà ricordato con una medaglia d’Argento al Valor Militare.”
Oggi ricordiamo il coraggio di Rosario e di tutti gli uomini dello Stato che rappresentano e onorano la propria divisa, rimanendo al servizio dei cittadini anche quando non sono in servizio: veramente un altro importante esempio di altruismo e responsabilità civica per le future generazioni.
Con decreto del Presidente della Repubblica 4 maggio 1988, registrato alla Corte dei conti il 16 maggio 1988, registro n. 21 Difesa, foglio n. 114, è stata conferita la medaglia d’argento al valor militare alla memoria di Rosario Iozia.
Il CNDDU invita nuovamente gli studenti e i docenti ad aderire al progetto #inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità. Gli elaborati possono essere segnalati al CNDDU che li renderà visibili sui propri canali social (email: [email protected])
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU