Due giorni fa si è verificata a Bologna l’ennesima strage sul lavoro: nella centrale idroelettrica di Bargi, nei pressi del lago di Suviana, una terribile esplosione ha provocato la morte di cinque lavoratori e il ferimento grave di altri cinque. Due sono ancora i dispersi.
I fatti
Una turbina sarebbe esplosa durante lavori di adeguamento all’interno della centrale: questa la spiegazione fornita dal prefetto di Bologna, Attilio Visconti. L’esplosione avrebbe provocato il cedimento strutturale del solaio e delle tubature, che si sarebbero aperte e avrebbero così inondato completamente le camere della centrale.Questo, ovviamente, rende ancora più complesse le operazioni di soccorso dei vari nuclei operativi, tra i quali Vigili del Fuoco e Carabinieri del nucleo subacqueo, attività che continuano ininterrottamente dal giorno dell’esplosione.
Gli allarmi ignorati
Il segretario generale UIL Pierpaolo Bombardieri ha subito commentato la tragica vicenda, affermando che: “La nostra organizzazione sindacale aveva già denunciato il fatto che non si intervenisse sulla sicurezza proprio in quella centrale. Abbiamo i documenti e li metteremo a disposizione dell’Autorità.”
Il segretario generale UIL afferma, inoltre, come l’organizzazione sindacale avesse già scritto all’azienda, proprio in relazione a procedure e sistemi da migliorare. Nessuna risposta era arrivata al mittente.
Molte le domande ancora irrisolte
Enel Green Power è la società che gestisce la centrale idroelettrica del lago di Suviana. Da quel che si apprende dalle dichiarazioni dell’Amministratore Delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, erano tre le aziende che stavano operando per la manutenzione della centrale.
“Non chiamateli subappalti selvaggi perché sono in realtà delle consulenze” precisa Bernabei, in risposta alle accuse mosse soprattutto dai sindacati contro questa pratica diffusa. È vero, però, che quando si verificano stragi sul lavoro questa prassi viene, purtroppo, molto spesso riscontrata.
L’emergenza morti sul lavoro
Secondo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering a fine febbraio di quest’anno si contano 119 vittime, 19 in più rispetto a fine febbraio dello scorso anno.
Sul tema delle morti sul lavoro anche i dati Eurostat confermano la gravità della situazione italiana: nel 2020 in Unione Europea sono stati registrati 3.400 casi di morti sul lavoro, di questi 776 casi si sono verificati in Italia. La strage di Bologna è solo l’ultima: la più grave, per numero di morti, è quella avvenuta nel cantiere Esselunga di Firenze nel febbraio scorso, nel quale hanno perso la vita cinque lavoratori.
I sindacati definiscono la situazione tragica delle morti sul lavoro come una vera e propria “guerra civile”, del quale si parla sempre troppo poco e sempre e solo in occasione di disastri simili.
Elena Elisa Campanella