A distanza di 31 anni senza un nome gli assassini di Luigi Iannotta, ucciso dalla camorra il 19 aprile. Una studentessa del Filolao di Crotone ci parla della sua storia
Ci sono ancora oggi molti omicidi rimasti senza colpevoli; tra i quali ricordiamo il caso di Luigi Iannotta assassinato la sera del 19 aprile 1993 in via Giovanni Paolo I a Santa Maria Capua Vetere mentre si stava recando in compagnia di un suo amico a comprare il gelato da portare a casa per il figlio. Iannotta era molto impegnato come imprenditore e politico in una serie di attività che infastidivano la camorra. Era un uomo veramente attento alla comunità in cui era inserito; era inoltre un insegnante nella scuola media della sua città e un padre molto presente. Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende riproporre la vicenda attraverso la ricostruzione della sua vicenda da parte della studentessa Carla Le Rose della classe III sez. C del Liceo Scientifico Filolao di Crotone permette di conoscere meglio una persona responsabile e onesta.“Luigi Iannotta era un esempio positivo di come ognuno possa fare la differenza nella vita degli altri, sempre pronto ad aiutare tutti per cercare di costruire un futuro migliore. Svolgeva con passione la professione di insegnante ed era da poco stato nominato Assessore al personale del comune di Capua, in più guidava l’azienda ereditata dal padre, la SOGEM che produceva in grandi quantità ghiaia di altissima qualità e dava lavoro a circa 15 famiglie.
In seguito venne nominato presidente liquidatore del C.O.V.I.N, impresa che dava lavoro a 70 famiglie, per cercare di salvare l’azienda dalla chiusura e i lavoratori dal licenziamento.
Il 19 Aprile del 1993, Luigi stava comprando un gelato per suo figlio più piccolo, prima di tornare a casa, quando, mentre camminava in compagnia del suo amico architetto Dante Perillo, fu colpito da 5 colpi di un fucile calibro 38.
L’omicidio venne subito collegato al suo ambiente lavorativo, per il suo ultimo incarico che, a causa della sua morte, non portò mai a termine. Probabilmente la sua onestà e incorruttibilità infastidiva le attività criminali. Ad oggi l’omicidio non ha colpevoli, nel 2014 il Ministero dell’Interno ha riconosciuto Luigi Iannotta vittima innocente della camorra e il suo nome viene ricordato nella Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime della mafia.”
Speriamo che prima o poi si possa fare luce su un delitto che offende tuttora costituisce una piaga nella memoria e nella coscienza della società civile.
Il CNDDU invita nuovamente gli studenti e i docenti ad aderire al progetto #inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità. Gli elaborati possono essere segnalati al CNDDU che li renderà visibili sui propri canali social (email: [email protected])
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU