Scurati avrebbe dovuto essere, infatti, ospite della trasmissione su Rai 3 “Che sarà” condotto da Serena Bortone che, prima di tutti, ha espresso la propria indignazione per una scelta ingiusta e non motivata. La conduttrice ha quindi deciso di leggere comunque in diretta il monologo che era stato preparato.
La censura su Antonio Scurati
Giornalisti, e non solo, hanno espresso pubblicamente la loro indignazione per una scelta imposta senza neanche una spiegazione: “Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato… Il problema è che questa spiegazione non sono riuscita a ottenerla nemmeno io” dichiara Serena Bortone, conduttrice del programma coinvolto, in un post sul suo profilo Instagram.
Antonio Scurati è uno scrittore, un intellettuale che ha da sempre approfondito il tema della violenza in tutte le sue forme e, in particolare, quella fascista. È, inoltre, professore di letterature comparate e creative writing all’Università IULM.
Il discorso censurato dalla dirigenza Rai parla del delitto Matteotti, delle stragi più efferate compiute dal regime fascista e ricorda come “Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana”.
Alessandra Todde: “Voglio condividere con voi le parole di Antonio Scurati”
Anche la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde ha deciso di condividere e rilanciare il monologo censurato di Scurati:
“Qualche giorno fa, sulla rete pubblica Rai due, si è arrivati al punto di definire vili assassini i partigiani che eseguirono un’azione militare contro uno dei principali esponenti della dittatura nazi-fascista. Tra quei “vili assassini” vi era Teresa Mattei. Aveva vent’anni, Teresa Mattei, ed è una delle madri della nostra Costituzione.
Qualche giorno fa è stato impedito ad Antonio Scurati, uno dei maggiori scrittori di storia contemporanea, di leggere sulla rete pubblica un monologo sull’assassinio di Matteotti e sulle stragi nazi-fasciste.
In attesa di celebrare come ogni anno il 25 aprile, voglio ricordare che la nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, ha l’antifascismo come spina dorsale. La nostra Costituzione è antifascista. Voglio condividere con voi le parole di Antonio Scurati perché abbiamo tutte e tutti il dovere di difendere la democrazia e la Costituzione, sempre e ad ogni costo”.
Elena Elisa Campanella