L’editrice Loredana Buoso e il dir politico Alessandro Zorgniotti hanno intervistato il 37enne Stilista designer di origini sarde collaboratore delle più prestigiose maison fra le quali spicca quella del Maestro Carlo Pignatelli a Torino.
Antonio Zaru, ossia lo stile e l’arte della moda dalla A alla Zeta
Un impegno a cui si affianca la strategica direzione di Fashion TV, punto di riferimento multimediale dei maggiori professionisti di un settore che esprime il 6 per cento della ricchezza nazionale del nostro Paese, per un volume d’affari interno ed estero superiore a 100 miliardi di euro per un totale di 78.000 fra negozi, boutique e atelier
Quando si dice la moda dalla A alla Z: come le iniziali di Antonio Zaru, classe 1987, fin da bambino con il proprio sentiero esistenziale e professionale predestinato, anzi disegnato così come le eleganti e pregiate creazioni che ne contraddistinguono il vasto repertorio di soluzioni di abbigliamento messe a disposizione delle principali case e maison del made in Italy, valore aggiunto della bilancia turistica ed esportativa del Belpaese e segno distintivo, in senso trasversale, di tutto lo scibile delle capacità industriali e artigianali dell’Italia nel mondo.
A proposito di Sardegna, e dei suoi legami storici e istituzionali con il Piemonte, è stato pressoché spontaneo il sodalizio venutosi a instaurare con il Maestro Carlo Pignatelli, punto di convergenza delle più blasonate personalità, nazionali ed estere, alla ricerca del non plus ultra del gusto, della finezza e della cura del dettaglio nell’abito da indossare sia nella quotidianità che nelle grandi occasioni.
Nella propria intervista, Antonio rievoca i propri pionieristici esordi, che lo hanno condotto a perfezionare in continuazione le proprie idee e intuizioni, in linea con la tradizione creativa italiana e regionale e con le sempre più accelerate evoluzioni tendenziali.
Attività destinate a condurre alla progettazione di un vero e proprio brand con cui apportare un valore aggiunto Tricolore alle passerelle sia in Italia che all’estero, dove il potenziale esprimibile dai designer e creativi è tutt’ora elevatissimo, soprattutto in una realtà come quella del nostro Paese molto articolata e diffusa. Dove l’eccellenza e l’ingegno, dalla A alla Z, non vanno mai fuori moda