Al Civitas Metropolitano va in scena alle 21.00 il quarto d’andata tra colchoneros e gialloneri. In campo anche un po’ d’Italia, con il fischietto Marco Guida che sarà supportato nel corso della direzione della contesa da Paolo Maresca, per l’occasione al VAR
Archiviati i palpitanti incontri del martedì, il mercoledì di Champions League offre l’interessante sfida tra Atletico e Borussia, due compagini che nella massima competizione continentale sono riuscite a tirare fuori il meglio di sè, rovesciando pronostici sfavorevoli.I colchoneros, dopo qualche battuta a vuoto registrata nelle scorse edizioni, sono rinnovati nel gioco e nelle motivazioni. La “garra” – che mister Simeone riesce a infondere ininterrottamente da 13 anni all’intero ambiente – rimane tratto distintivo di un gruppo che pregusta il ritorno in semifinale, a distanza da sette anni dall’ultima volta. I rojiblancos proveranno a ipotecare il passaggio del turno già nel match d’andata, sfruttando il fattore campo: nel corso di questa stagione il Civitas Metropolitano è stato un fortino ai limiti dell’inespugnabilità, come dimostrano le due sole sconfitte patite davanti al proprio pubblico in tutte le competizioni (su un totale di 22 incontri). Non solo i numeri casalinghi del 2023-2024, il mondo Atletico scorrendo le statistiche si rende conto di poter contare su un amuleto ancor più grande, il proprio allenatore: tra le mura amiche, sotto la guida del Cholo, i biancorossi non hanno perso nessuna delle 16 partite di Champions a eliminazione diretta (10 vittorie e 6 pareggi) e in 12 occasioni (75% degli incontri) hanno mantenuto la porta inviolata.
Dati che fanno capire quanto sia ostica la trasferta del Borussia nella capitale spagnola. Il Dortmund rivivrà le emozioni e l’atmosfera regalate dai quarti a distanza di tre anni dall’ultima volta. Ai nastri di partenza in pochi avrebbero ipotizzato di vedere i gialloneri così avanti nella competizione: i ragazzi guidati da Terzic hanno superato la fase a gironi da primi della classe, mettendosi alle spalle PSG, Milan e Newcastle e agli ottavi hanno avuto la meglio, non senza patemi, dell’effervescente PSV. Il 2-0 inflitto nella gara di ritorno agli olandesi di Eindhoven non fotografa appieno le difficoltà vissute dai tedeschi per entrare nella ristretta élite delle magnifiche otto di Champions ma dimostra che bravura e tempra non sono qualità sconosciute all’organico del Borussia, che appare squadra più a proprio agio nella “gara secca”. Nessun timore reverenziale e tanta voglia di stupire anche al Civitas, dunque. L’obiettivo è ridurre al minimo i danni nel match d’andata, per poi contare sul proverbiale dodicesimo uomo nel ritorno, in programma tra sei giorni al Signal Iduna Park.
Precedenti a Madrid in Champions League
3 partite
1 vittoria Atletico Madrid
1 pareggio
1 vittoria Borussia Dortmund
Bilancio in perfetto equilibrio nel computo totale delle gare giocate in terra iberica: nelle sfide disputate lo scorso secolo è stato registrato un pareggio (1965-66) e un successo esterno dei tedeschi. In attesa di quello odierno, nell’unico incrocio disputato nel nuovo millennio la vittoria è andata ai colchoneros (2-0 nella fase a gironi il 6 novembre 2018).
L’Atletico ha ospitato i gialloneri in tre stadi diversi: oltre al Wanda Metropolitano, sono infatti stato teatro della contesa l’Estadio Metropolitano de Madrid (16 febbraio 1966) e il Vicente Calderòn (16 ottobre 1996).
Probabili formazioni
Simeone ha a disposizione l’intera rosa fatta eccezione per Depay e per il lungodegente Lemar, out da inizio stagione per una lacerazione al tendine d’achille, ma recupera Azpilicueta, rientrato in gruppo nelle scorse settimane dopo un problema al menisco riportato i primi di gennaio e impiegato nei 24 minuti finali dell’ultima uscita ufficiale contro il Villarreal (un ritorno impreziosito da un assist decisivo per il successo finale dei biancorossi). Nel 3-5-2 che scenderà in campo al Metropolitano, il Cholo potrebbe quindi decidere di affidarsi dall’inizio all’esperienza del 34enne di Pamplona, che andrebbe a completare una retroguardia di comprovata esperienza con Gimenez e Witsel (entrambi già certi della titolarità). Centrocampo folto in cui qualità e la quantità sono garantite da Koke, De Paul e Llorente; sugli esterni agiranno Molina e Lino. In attacco il meglio che la rosa possa offrire, con Le Petit Diable Griezmann a supporto di Morata, un tandem da 11 goal in 8 match di Champions League.
Atletico Madrid (3-5-2): Oblak; Witsel, Giménez, Azpilicueta; Llorente, Koke, De Paul, Barrios, Lino; Morata, Griezmann
Terzic resta fedele al 4-2-3-1 che tante soddisfazioni gli ha finora regalato in Europa ma deve rinunciare a Bensebaini e soprattutto a Malen, ala destra da 13 goal e 5 assist in stagione. L’assenza dell’olandese non sarà compensata, perlomeno dall’inizio, da Reus, che dovrebbe entrare a gara in corso. Sulla trequarti spazio al trio Adeyemi – Brandt – Sancho, a supporto dell’ex Werder Brema Fullkrug. Nessuna novità rispetto alle ultime uscite in mezzo al campo, dove Emre Can e Sabitzer che faranno da raccordo tra retroguardia e attacco, e in difesa, con Ryerson, Sule, Hummels e Maatsen chiamati agli straordinari per evitare che Griezmann e compagni possano impensierire Kobel.
Borussia Dortmund (4-2-3-1): Kobel; Ryerson, Sule, Hummels, Maatsen; Emre Can, Sabitzer; Adeyemi, Brandt, Sancho; Fullkrug
Articolo a cura di Paolo A.G. Pinna