Il Lunedì dell’Angelo targato Serie A si apre alle 12.30 con il match del Dall’Ara diretto da Feliciani. Un incontro sulla carta sbilanciato, dal momento che i padroni di casa viaggiano a ritmo spedito verso l’accesso alla prossima Champions, mentre gli ospiti – distanti 12 punti dalla zona salvezza – si avviano verso l’ormai certa retrocessione in cadetteria. Sulla panchina granata esordio per Stefano Colantuono, al terzo debutto alla guida dei campani
A nove turni dalla fine del campionato il Bologna non intende arretrare ma anzi avanzare, a passo spedito, verso un piazzamento Champions. L’opportunità di continuare a imprimere un ritmo difficilmente replicabile per le altre contendenti si presenta oggi propizia: nel fortino rossoblù (tra le mura amiche i felsinei hanno una media di 2,33 punti a partita) fa tappa un’avversaria, la Salernitana, ultima in classifica e alle prese con l’ennesimo cambio in panchina. Agli uomini di Thiago Motta non è richiesto niente di diverso rispetto a ciò che con costanza hanno fatto nel corso di questa stagione: contro i campani bisognerà confermarsi irreprensibili in difesa (25 le reti complessivamente incassate in campionato, di cui solo otto sotto le Due Torri, dato statistico che rende la retroguardia bolognese la migliore davanti ai propri tifosi, ex aequo con la capolista Inter) e imprevedibili nelle trame offensive. Tratto distintivo delle ultime uscite è stata infatti la versatilità espressa dai rossoblù, in grado di adattare schemi e modo di giocare in base alle caratteristiche dell’avversaria fronteggiata.In casa Bologna sono dunque gioie e speranze i sentimenti predominanti; sul fronte Salernitana la situazione è invece agli antipodi: i granata sono alle prese con un finale di stagione complicato, caratterizzato dai malumori della piazza e dei giocatori, in primis di Boulaye Dia. Tra il classe ’96 e la società, nonostante alcuni timidi spiragli, continua il braccio di ferro. Il senegalese non figura nella lista dei convocati neanche per la trasferta in Emilia Romagna ma, come confermato dall’amministratore delegato del club Maurizio Milan, nel corso degli ultimi giorni ambo le parti hanno cercato un rappacificamento: l’attaccante si è scusato per le intemperanze sfociate contro l’Udinese con il rifiuto di scendere in campo; la dirigenza granata sarebbe intenzionata a sotterrare l’ascia di guerra e ritirare la richiesta di risarcimento danni pari a 20 milioni di euro. In attesa di sviluppi, appare chiaro il fatto che il Colantuono ter non potesse essere più complesso: il tecnico romano deve traghettare una compagine mestamente avviata alla retrocessione che ormai fatica a scrutare la zona salvezza a occhio nudo, senza il ricorso all’ausilio di uno strumento ottico come il cannocchiale.
Precedenti a Bologna in Serie A
4 partite
2 vittorie Bologna
2 pareggi
Tabù Dall’Ara per i granata, mai vittoriosi a Bologna in competizioni ufficiali. Entrambe le gare di Serie A terminate con il segno X, hanno fatto registrare il punteggio di 1-1.
Formazioni ufficiali
Al Dall’Ara Thiago Motta propone un 4-2-3-1 che vede Ravaglia a difesa dei pali, protetto da una linea difensiva in cui sulle fasce agiranno Posh (a destra) e Lykogiannis (a sinistra) e al centro Calafiori e Lucumi. Quest’ultimo sostituirà Beukema, out a causa di una tendinopatia al flessore destra. In mediana Freuler e Aebischer sono pronti agli straordinari per consentire al trio sulla trequarti – composto da Orsolini, Ferguson e Salemaekers – di sprigionare tutta la propria fantasia ed efficacia. Il peso dell’attacco ricadrà sulle spalle di Odgaard; Zirkzee ha pienamente recuperato dalla lesione al bicipite femorale sinistro ma partirà dalla panchina.
Bologna (4-2-3-1): Ravaglia; Posch, Lucumi, Calafiori, Lykogiannis; Freuler, Aebischer; Orsolini, Ferguson, Salemaekers; Odgaard
Nonostante nel corso della sosta fossero a disposizione solo 15 giocatori della prima squadra, Colantuono non ha perso tempo e ha subito impartito il proprio credo tattico: contro i felsinei previsto un 4-4-1-1 senza fronzoli in cui Candreva agirà a supporto dell’unica punta Simy, preferito a Weissman. A centrocampo Maggiore, Basic, Tchaouna. Dietro di loro una retroguardia obbligata, complici gli infortuni di Fazio e Gyomber: Pierozzi, Manolas, Pirola, Pellegrino i prescelti per disinnescare le scorribande offensive felsinee. Il ballottaggio Costil-Ochoa per accaparrarsi i guantoni della porta granata viene vinto dal francese classe ’87.
Salernitana (4-4-1-1): Costil; Pierozzi, Manolas, Pirola, Pellegrino; Bradaric; Maggiore, Basic, Tchaouna, Candreva; Simy
Articolo a cura di Paolo A.G. Pinna