Alle 20.45 si accendono i riflettori della Unipol Domus per il secondo anticipo del 33esimo turno di Serie A. Il fischio d’inizio affidato a Piccinini sancirà l’inizio delle ostilità tra due compagini tenute, per motivi diversi, a chiudere la stagione nel migliore dei modi
Il Cagliari torna a calpestare il manto erboso casalingo dopo la trasferta a Milano che l’ha visto uscire da San Siro con un soddisfacente e meritato pareggio. Per i sardi non è però ancora arrivato il momento di rilassarsi: il calendario non concede infatti sconti e dopo Atalanta e Inter, la truppa di Ranieri è chiamata a raccolta per un altro impegnativo test, dal momento che tra le mura amiche arriverà – direttamente da Torino – la Juventus. Tanti i dettagli che fanno ritenere che la gara possa rivelarsi meno scontata del previsto. I rossoblù hanno infatti replicato anche al cospetto dell’Inter l’ottima prestazione che la settimana precedente avevano sfoggiato con l’Atalanta. In molti avevano minimizzare il successo contro i nerazzurri di Bergamo adducendo le inconsce distrazioni continentali degli uomini di Gasperini e la variabile casalinga (alla Unipol Domus gli isolani hanno conquistato 23 punti su 31 finora totalizzati e vantano la media di 1,44 a partita, la stessa che di Napoli e Monza di fronte al proprio pubblico); in trasferta, contro la prima della classe, i sardi si sono però confermati esaltando forza mentale e organizzativa, come hanno testimoniato la capacità di recuperare due volte lo svantaggio e il non subire mai passivamente il possesso palla avversario (il 64% della prima frazione è stato ribaltato, nei fatti, con un numero complessivo di conclusioni superiore – 5 contro 4 – rispetto a quello della Beneamata). I quattro punti di margine sul terzultimo posto sono ancora troppo esegui per potersi rilassare o cantare inni di gloria. Il timoniere Ranieri, dall’alto della sua esperienza, ne è cosciente e farà di tutto per scongiurare cali di tensione.A fare visita ai padroni di casa una Juventus lontana parente della cinica e organizzata compagine che grazie ai risultati messi a referto tra agosto e fine gennaio si era iscritta di diritto alla corsa per la vittoria dello scudetto. Nelle ultime cinque gare di campionato i ragazzi guidati da mister Allegri hanno raccolto tre pareggi e una sconfitta, risultati sottotono che non possono sicuramente essere controbilanciati dal successo di misura contro la Fiorentina della 31esima giornata. La difficoltà nel creare e concretizzare occasioni per andare in rete rimane nota dolente, ma rispetto ai terribili momenti vissuti a febbraio e a marzo, sembra perlomeno tornata la solidità offensiva mostrata in passato (due clean sheet registrati negli ultimi 270 minuti, considerando Serie A e semifinale di Coppa Italia). L’accesso alla prossima Champions non è ancora aritmeticamente vidimato ma le buone novelle arrivate sul fronte ranking (anche la quinta classificata accederà alla prossima edizione della Coppa dalle grandi orecchie) rendono il finale di stagione meno tortuoso di quanto si potesse iniziare a temere dopo la spirale di risultati negativi. Nonostante la mente dei giocatori possa essere già rivolta alla semifinale di ritorno di Coppa Italia, in programma martedì, non sono ammesse ulteriori brutte figure.
I precedenti a Cagliari in Serie A
41 partite
10 vittorie Cagliari
12 pareggi
19 vittorie Juventus
Fattore campo annullato quando tra le mura amiche l’avversaria dei rossoblù è la Vecchia Signora: i bianconeri hanno vinto quasi la metà dei confronti complessivi (19 su 41) andati in scena in Sardegna nel massimo campionato italiano e negli ultimi 13 anni hanno sempre ottenuto l’intera posta in palio tranne che nella stagione 2019/20. Il segno X latita dal 2006.
Probabili formazioni
Ranieri opta per un 3-5-2 conservativo che trarrà beneficio dal ritorno di Nandez. L’uruguagio agirà sulla fascia destra; sul lato opposto spazio ad Augello. La zona nevralgica del campo vedrà al centro il trio Sulemana-Deiola-Makoumbou. A Shomurodov e Luvumbo il compito di gonfiare la rete alle spalle dell’estremo difensore juventino. Ancora out Pavoletti e Mancosu. Panchina iniziale per Petagna. Mina, Dossena e Obert proveranno a far trascorrere una serata di ordinaria amministrazione a Scuffet.
Poche sorprese nel 3-5-2 bianconero che scenderà in campo dal 1′ minuto: dopo la frattura al setto nasale e la conseguente operazione, Szczesny è tornato a disposizione di Allegri e sarà chiamato a difendere i pali della porta della Vecchia Signora. A protezione del polacco una retroguardia guidata da Bremer, ormai punto fermo della difesa, Gatti e Danilo. Qualche metro più avanti Allegri propone un folto centrocampo in cui figurano McKennie, Locatelli, Rabiot; sulla fascia destra galloni da titolare per Weah, a sinistra confermato Cambiaso. Ballottaggio in attacco tra Chiesa e Yildiz: i due si giocano un posto al fianco di Dusan Vlahovic.
Articolo a cura di Paolo A.G. Pinna