Nella notte tra il 27 e 28 aprile, alcuni militanti di Centopercentoanimalisti hanno affisso uno striscione sui cancelli della ditta “il signor Maiale” in via dell’Artigianato a Cerea (Verona), con scritto: soldi pubblici per insegnare la crudeltà, no ai corsi di macellazione!
In quella ditta, lunedì 29 aprile, inizieranno le lezioni di “formazione di macelleria” dedicata ai disoccupati di lunga data. Cioè ai disperati disponibili ad accettare un ruolo tra i più infami e crudeli contro gli Animali.
Il salumificio si chiama “Signor Maiale”, unendo al danno la beffa, la mancanza di rispetto, la macabra presa in giro. E, quel che è peggio, è finanziato dalla Regione Veneto, che non ha soldi per sanità e servizi sociali, ma li trova per queste cose. D’altra parte, è in linea con la mentalità di Zaia.
I maggiori colpevoli sono quelli che comprano e mangiano “carne”, alimentando il mercato. Ma di questa catena della crudeltà, che va dagli allevatori ai trasportatori fino a chi vende e chi acquista, anello essenziale è il macellaio: un uomo privo di sensibilità con le mani lorde di sangue.