Comune Di Nuoro, Presentate Le Attivita’ Del Programma
Comune Di Nuoro, Presentate Le Attivita’ Del Programma “Ci.Buo. Il Cibo Buono Per I Bambini E Per Il Pianeta”. Oltre 650 I Bambini Coinvolti.
Quattro istituti comprensivi cittadini, 40 classi coinvolte con oltre 650 bambini tra i 6 e 10 anni, 70 insegnanti provenienti da 9 plessi scolastici cittadini. Sono i numeri di “Ci.Buo. Il cibo buono per i bambini e per il pianeta”, il percorso didattico organizzato e finanziato dal Comune di Nuoro nell’ambito del più ampio progetto SchoolFood4Change per la riduzione degli sprechi alimentari e la promozione di un sistema improntato su diete sane e sostenibili. Un programma sviluppato in collaborazione con la Asl 3 (servizio Prevenzione e Consultorio), Agenzia Laore, Slow Food Sardegna, associazione SudEquo e Fairtrade Italia.Stamattina in Comune sono state illustrate le attività in svolgimento nelle scuole. All’incontro erano presenti il sindaco Andrea Soddu, la referente del Comune del progetto SchoolFood4Change, Sara Porru, il dirigente del settore Pubblica istruzione Roberto Del Rio, il funzionario di Laore, Ciriaco Loddo, il rappresentante di Slow Food Sardegna, Raimondo Mandis, le dottoresse Damiana Spanu e Filomena Calzedda per la Asl, Lucia Faedda per l’associazione Sud Equo e Benedetta Frare, in rappresentanza di Fair Trade Italia. Inoltre hanno partecipato le referenti degli istituti comprensivi “M. Maccioni”, “F. Podda”, “P. Borrotzu” e “G. Deledda”.
«Il Comune – ha esordito il sindaco Soddu – crede tantissimo in questo progetto, per il quale ringrazio la project manager Sara Porru che ne ha curato la stesura e lo sviluppo con il supporto degli uffici comunali. È fondamentale che l’educazione per una corretta alimentazione, che sia sana e allo stesso tempo sostenibile per il nostro pianeta, parta dai più piccoli».
Le attività sono state suddivise in moduli, curati e portati avanti (per lo più in contesti giocosi) dai diversi soggetti coinvolti, ognuno secondo le proprie competenze, e tutti volti a migliorare e sostenere un corretto stile alimentare. Si va dai laboratori sulle diete sane e bilanciate (organizzati dalla Asl), alla promozione della conoscenza dei legumi, del pane sardo e delle erbe (SlowFood), all’importanza dell’acqua e della sua tutela (curato dall’esperta Roberta Bellini). E ancora, i bambini, attraverso gli incontri promossi da FairTrade Italia e associazione SudEquo, hanno potuto apprendere le storie e le vicende, spesso fatte di sfruttamento, che stanno dietro alla coltivazione di prodotti che spesso trovano sulla loro tavola. Come le condizioni di vita dei contadini del Sud del mondo o cosa sta all’origine della produzione di banane e cacao. A cura dell’agenzia Laore, invece, hanno potuto scoprire attraverso visite guidate tutto ciò che porta alla produzione del formaggio, a partire dal pascolo, e presto apprenderanno anche il percorso che porta alla lavorazione del pane.
La project manager Sara Porru ha ringraziato l’amministrazione per aver sposato fin da subito il progetto, tutte le istituzioni che hanno collaborato e le scuole che hanno aderito. «Il percorso – ha detto – non è nato per imporre decisioni su cosa si debba mangiare nelle mense scolastiche, ma per confrontarsi e arrivare a risultati e scelte condivise e consapevoli».
Le referenti delle scuole hanno raccontato l’entusiasmo con cui l’iniziativa è stata accolta nelle scuole, a partire dalla partecipazione attiva dei bambini, augurandosi che si possa ripetere nel tempo.
Il Comune di Nuoro lavora al programma SchoolFood4Change insieme ad altri 43 partner di 12 paesi europei (oltre Nuoro, in Italia aderisce il Comune di Milano). Il progetto è promosso da Iclei – Local Governments for sustainability – e finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon2020.