Fiera di San Marco di Ollastra
Fiera di San Marco dal 21 al 27, 21-27 aprile 2024
Il mondo rurale: un’economia antica che merita programmi e prospettive
Volgono a compimento gli ultimi dettagli organizzativi della Fiera del bestiame di Ollastra. Sono anni di grande crescita per la fiera mercato che, da dopo il Covid, è riuscita a conquistarsi uno spazio di attenzione importante fra gli addetti ai lavori. “Abbiamo lavorato perché il mercato in fiera riassumesse il ruolo storico centrale – dichiara il Sindaco di Ollastra, Osvaldo Congiu- Gli animali in mostra sono triplicati e stiamo cercando di accogliere le molte richieste di adesione. Allevamento e agricoltura, l’artigianato e i prodotti tipici che corredano il fare antico delle produzioni, sono il fondamento economico, sociale e identitario della nostra isola. Lavorare insieme per rafforzarlo, migliorare e meglio qualificare produzione e vendita, crediamo sia un impegno da cui nessuna istituzione si può esimere. Questo è lo spirito che ha animato le nostre scelte per il 2024.”
Il programma dell’intera settimana di eventi si snoda in incontri di festa e convivialità che si alternano a momenti di riflessione. Apre il calendario il motoraduno. Una giornata di festa e di incontro che porta tanti appassionati ad Ollastra a riscoprire il paese e i prodotti tipici del territorio.
La settimana si apre invece con tre impegnative giornate di dialogo con l’economia e la cultura del mondo rurale. Tre tavole rotonde, una al giorno per i tre giorni che precedono il giorno della Fiera Mercato.
Le immagini della Sardegna documentate negli archivi dell’Istituto Luce aiuteranno a ripercorrere scelte, cambiamenti, evoluzioni e prospettive delle economie storiche della nostra isola.
Il primo giorno (lunedì 22 aprile, Aula consiliare, ore 10:30) Allevamento ed agricoltura in Sardegna, storie e prospettive è dedicato al mondo dell’allevamento e agricoltura. Presenti le rappresentanze istituzionali di tutti le associazioni di categoria, le agenzie regionali, il Consorzio di Bonifica ci si confronterà sulla storia dell’allevamento e agricoltura in Sardegna per candidare soluzioni e proporre prospettive. “La nostra isola, violata ed offesa da un’industrializzazione selvaggia che quasi mai ripara e bonifica i propri danni, merita attenzione e prospettive– dichiara il Sindaco di Ollastra, Osvaldo Congiu- L’agricoltura e l’allevamento rimangono fonti di reddito primarie per molte famiglie di tante comunità sarde. Sono necessarie politiche attente perché questa base economia non sia ulteriormente offesa dai diktat comunitari o da un vivere globale che nuoce alle piccole produzioni e mortifica le nostre microeconomie. Ollastra si propone di accogliere tavoli di dialogo fra gli attori. Tutti lavoriamo per il bene comune. Incontrarci e concordare azioni congiunte è possibile e lo incominciamo con la nostra Fiera di San Marco.”
Il secondo giorno di lavori (martedì 23 aprire, ore 16:30, aula Consiliare) è dedicato a L’artigianato nella nostra storia rurale, arti e mestieri. Si ripercorrerà l’evoluzione e la trasformazione delle professioni artigiane che hanno saputo modellarsi ed evolvere prodotti e buon fare, in funzione delle esigenze del vivere quotidiano. Si spazierà dall’argilla all’intreccio, dalla tessitura al design di pregio, dai restauri alle neo-costruzioni abitative rispettose della tradizione e dell’ambiente attraverso la testimonianza di professioniste/i avremmo modo di conoscere meglio una voce importante della nostra identità storica e della nostra economia isolana. Per il neoassessore Franco Cuccureddu, un’opportunità per incontrare professioniste/i ed accoglierne suggerimenti anche grazie alla presenza della Confartigianato.
Terzo giorno di lavori (mercoledì 24 aprile, ore 18, aula Consiliare) Religiosità e devozione nelle feste della tradizione. Il calendario agricolo e delle comunità rurali è segnato dai momenti di passaggio, di lavoro, di preghiera che spesso assumono ruolo simbolico, purificatore, ispiratore e consolatore. I cicli lunari e stellari hanno ispirato da sempre la religiosità naturale di ogni luogo del mondo. La fede cristiana ha saputo cogliere, nel tempo e nella storia, sentire e simbologie arricchendo e permeando di senso la vita di generazioni di fedeli che hanno abitato e continuano ad abitare campagne che conoscono, nella storia, geografie e demografie diverse dalle contemporanee. Conoscere la storia religiose e rurale del nostro vivere la Sardegna, significa anche preservare luoghi di culto oggi campestri ed un tempo, spesso, focolari di comunità oggi perdute o trasformate.
Cuore della settimana rimane della settimana rimane naturalmente il giorno di San Marco, il 25 aprile a partire dalle 9 con la benedizione della storica fontana da parte del Mons. Arcivescovo Roberto Carboni e il taglio del nastro nell’area fiera, insieme alle autorità istituzionali locali e regionali.
Lo spazio fiera sarà completo in ogni suo spazio interno ed esterno e lungo lo storico percorso che conduce sino al paese. La mostra di animali di tutte le specie di allevamento tradizionali si arricchisce, per quest’anno, della Prima Mostra Regionale delle Razze Autoctone[1]. Un grande sforzo dell’amministrazione teso a riportare al centro della Fiera del Bestiame di Ollastra, l’importanza e le fatiche, dei tanti allevatori e delle Agenzie Regionali che lavorano per la tutela ed il recupero di ogni aspetto dell’allevamento.
Valorizzare le nostre specie autoctone, significa ridare storia ma anche imporre ai mercati prodotti di qualità che sono unici, peculiari, pregiati e non modellabili a norme generali o leggi di mercato omologate e omologanti come per altre specie più comuni e diffuse.
Il calendario agro-pastorale e la Fiera del Bestiame si uniscono al calendario religioso con la rievocazione dell’evangelista Marco che quest’anno sarà festeggiato anche con l’adesione formale del Comune di Ollastra alla Rete delle città Marciane. Città d’Italia, devote a San Marco, unite in rete per una promozione reciproca dei territori. La lucerna di San Marco, in pellegrinaggio di città in città, visiterà Ollastra nei giorni 27 e 28, insieme ad una delegazione di città Latina, Afragola e San Marco dei Cavotti. Un primo passo per un’ulteriore promozione del territorio nel rispetto delle sue tradizioni.
La settimana si conclude con un fine settimana dedicato al ricordo di quel mondo rurale che, in lotta contra sos barones, reclamava rispetto, e “di moderare…sa tirannìa” perché “decrarada est giaj sa gherra contra sa prepotentzia, incomintzat a sa passentzia in su pobulu a mancare”[2].
Le scuole saranno aperte a presentare i lavori didattici legati a Sa Die de Sa Sardigna e il mondo rurale che ha lavorato per tutta la settimana di appuntamenti legati alla Fiera di San Marco si concede un momento di festa e di allegria a cura dell’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Pro Loco[3].
Alla giornalista Simona Scioni la firma della direzione artistica e coordinamento degli eventi culturali legati alla Fiera. La cura dell’organizzazione della settimana di eventi è affidata all’Amministrazione Comunale di Ollastra guidata dal sindaco Osvaldo Congiu e si avvale della collaborazione attiva della Pro Loco di Ollastra, guidata da Giampiero Flore, dell’Associazione Il Quadrifoglio, guidata da Onorina Cuccu.