“I sindaci dei Comuni interessati chiedano lo stato di calamità. Molte coltivazioni sono a rischio”, ha sottolineato l’associazione di rappresentanza
In un momento già di per sè difficile per molti territori della Sardegna, costretti a fare i conti con la carenza dell’acqua, si somma un nuovo problema che nel breve periodo rischia di compromettere molte coltivazioni nella bassa valle del Coghinas: alle scarse precipitazioni si è infatti aggiunta la frana che nei giorni scorsi ha danneggiato una infrastruttura della diga del Coghinas costringendo il Consorzio di Bonifica a sospendere il servizio di approvvigionamento della risorsa idrica, in attesa che tutto venga ripristinato.Coldiretti: “Si chieda stato di calamità”
Un problema per le tante aziende agricole del territorio già sofferenti: “Questa situazione non può durare a lungo. Chiediamo che gli enti preposti intervengano prima possibile per risolvere una situazione che potrebbe creare gravi danni alle aziende già colpite da un inverno particolarmente difficile sul fronte irriguo – dichiarano Antonello Fois ed Ermanno Mazzetti, presidente e direttore Coldiretti Nord Sardegna – è opportuno che i Comuni del comprensorio chiedano lo stato di calamità per accelerare sul sostegno alle imprese agricole ed evitare di vedere distrutte molte produzioni”.
Consorzio di Bonifica: “Piantagioni a rischio”
“Forte preoccupazione”, anche per Toni Stangoni, presidente del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna “per un settore che in questo momento ha nell’acqua uno strumento importante e vitale.
Si iniziano ad avere le piantagioni di angurie e ortive estive e molti imprenditori agricoli sono già dotati delle piantine – ricorda – in vista dell’inizio imminente della piantumazione. Ora le aziende si trovano in difficoltà perché non hanno certezza della risorsa. Anche noi – conclude – abbiamo difficoltà nel capire quanta acqua ci viene erogata, quindi, chiediamo un interessamento della Regione con un’eventuale dichiarazione di stato di calamità come fatto da molti sindaci”.
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