Gli archi del Canepa e dell’Azuni di nuovo insieme. Giovedì 18 al duomo di Sassari gli allievi dei due istituti in concerto. In programma brani di Sibelius, Vivaldi, Mozart/Bach, Bartók.
Giovedì 18 aprile in cattedrale a Sassari il concerto delle orchestre d’archi del Conservatorio e del Liceo Azuni
Un confronto di stili e generazioni, ma soprattutto una grande occasione di crescita: giovedì 18 aprile alle 20,30 nella cattedrale di San Nicola a Sassari torna l’appuntamento con il concerto delle Orchestre d’archi del Conservatorio “Luigi Canepa” e del Liceo musicale “Azuni”. L’incontro, che si svolge per il terzo anno consecutivo, coinvolge circa trenta allieve e allievi dei due istituti fusi in un unico ensemble e diretti dal docente di Esercitazioni orchestrali del Conservatorio, Mattia Rondelli.
Il programma, spiega Rondelli, si può leggere come la sintesi della personalità dei giovani che la musica mette in risalto, rappresentati dai solisti selezionati dalle due istituzioni: i violinisti Pietro Piredda, Chiara Casula, Maria Campus e Lucia Scano e i violoncellisti Maria Carla Piras e Andrea Mulas.
Nel brano di apertura del programma, Impromptu for strings op.5, di Jean Sibelius, «si alternano un canto ieratico, severo e quasi mesto con una danza gioiosa, come ad annunciare una primavera incipiente», spiega ancora il direttore d’orchestra. Verranno quindi eseguiti il Concerto in Si minore RV 580 per quattro violini, violoncello, archi e basso continuo e il Concerto in Sol minore RV 531 per due violoncelli, archi e basso continuo di Antonio Vivaldi. Rara da ascoltarsi, a maggior ragione nella versione orchestrale, è la Fuga n° 1 da Il clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach trascritta per archi da Wolfgang Amadeus Mozart, a cui il genio di Salisburgo antepone, come preludio, un Adagio tratto dal Quartetto delle dissonanze, uno dei suoi più celebri lavori cameristici. Agli antipodi della fuga e del rigore bachiano, il folklorismo delle Danze Rumene e dei Dieci pezzi da For children, trascritti per orchestra d’archi, dell’ungherese Bela Bartók che chiuderanno la serata.
L’orchestra sarà composta da 11 studenti del Liceo Azuni, preparati dai docenti Alessio Manca e Gioele Lumbau, e 15 allievi del Conservatorio. L’ingresso al concerto è libero e gratuito.