(Adnkronos) –
L'attacco dell'Iran contro Israele è stato un successo o un flop? Israele ha reso noto di aver intercettato il 99% dei droni e dei missili lanciati da Teheran. In un quadro complesso, in cui è difficile filtrare le news e arrivare ad un'analisi indipendente, l'azione difensiva di Israele potrebbe essere stata facilitata da diversi fattori. Oltre all'attacco 'telefonato', con informazioni anticipate da Teheran ad alcuni paesi della regione, ha influito anche la modalità dell'operazione 'Promessa vera', avviata con il lancio dei droni e non con quello dei missili. Il risultato finale dell'offensiva, però, è stato condizionato anche da altri fattori che Teheran omette di citare. Tre funzionari statunitensi, in particolare, hanno dichiarato al Wall Street Journal che "circa la metà dei missili balistici partiti dall'Iran non sono stati lanciati correttamente o si sono schiantati prima di raggiungere la loro destinazione". Secondo le fonti, durante l'attacco contro Israele l'Iran ha lanciato tra 115 e 130 missili balistici e solo circa la metà di essi sono stati intercettati con successo. Il resto è fallito per motivi tecnici. "Non c'è assolutamente nulla della famosa capacità dei missili balistici iraniani", ha detto una delle fonti. Nella notte tra sabato e domenica, inoltre, l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti hanno condiviso con gli Stati Uniti informazioni di intelligence utili a Israele per contrastare l'attacco missilistico e con droni lanciato dall'Iran. Due giorni prima di attaccare Israele, osserva ancora il Wsj, l'Iran aveva informato dei propri piani diversi Paesi del Golfo, tra cui l'Arabia Saudita. Queste informazioni sono state poi passate agli Stati Uniti. Israele, quindi, ha avuto tutto il tempo di attrezzarsi.
L'attacco è stato proprio un colpo a vuoto? Non del tutto, a giudicare dalle news diffuse da Al Jazeera. Almeno nove missili balistici iraniani sono riusciti a eludere l'elaborato sistema di difesa aerea israeliano e il fuoco degli eserciti alleati nella regione. Cinque missili hanno colpito la base aerea di Nevatim, danneggiando un aereo da trasporto C-130, una pista e strutture di stoccaggio vuote. Altri quattro hanno colpito un'altra base aerea, ma non sono stati segnalati danni significativi. Israele ha utilizzato il sistema Arrow-3, un meccanismo nuovo impiegato per la prima volta. Il sistema è progettato per abbattere i missili balistici. Il fatto che nove siano riusciti a passare sarà motivo di preoccupazione per gli israeliani. Secondo l'emittente del Qatar, è in corso un'indagine sull'efficacia del sistema di difesa, anche se gli israeliani hanno dichiarato pubblicamente che tutti i sistemi hanno avuto successo. —internazionale/[email protected] (Web Info)
L'attacco dell'Iran contro Israele è stato un successo o un flop? Israele ha reso noto di aver intercettato il 99% dei droni e dei missili lanciati da Teheran. In un quadro complesso, in cui è difficile filtrare le news e arrivare ad un'analisi indipendente, l'azione difensiva di Israele potrebbe essere stata facilitata da diversi fattori. Oltre all'attacco 'telefonato', con informazioni anticipate da Teheran ad alcuni paesi della regione, ha influito anche la modalità dell'operazione 'Promessa vera', avviata con il lancio dei droni e non con quello dei missili. Il risultato finale dell'offensiva, però, è stato condizionato anche da altri fattori che Teheran omette di citare. Tre funzionari statunitensi, in particolare, hanno dichiarato al Wall Street Journal che "circa la metà dei missili balistici partiti dall'Iran non sono stati lanciati correttamente o si sono schiantati prima di raggiungere la loro destinazione". Secondo le fonti, durante l'attacco contro Israele l'Iran ha lanciato tra 115 e 130 missili balistici e solo circa la metà di essi sono stati intercettati con successo. Il resto è fallito per motivi tecnici. "Non c'è assolutamente nulla della famosa capacità dei missili balistici iraniani", ha detto una delle fonti. Nella notte tra sabato e domenica, inoltre, l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti hanno condiviso con gli Stati Uniti informazioni di intelligence utili a Israele per contrastare l'attacco missilistico e con droni lanciato dall'Iran. Due giorni prima di attaccare Israele, osserva ancora il Wsj, l'Iran aveva informato dei propri piani diversi Paesi del Golfo, tra cui l'Arabia Saudita. Queste informazioni sono state poi passate agli Stati Uniti. Israele, quindi, ha avuto tutto il tempo di attrezzarsi.
L'attacco è stato proprio un colpo a vuoto? Non del tutto, a giudicare dalle news diffuse da Al Jazeera. Almeno nove missili balistici iraniani sono riusciti a eludere l'elaborato sistema di difesa aerea israeliano e il fuoco degli eserciti alleati nella regione. Cinque missili hanno colpito la base aerea di Nevatim, danneggiando un aereo da trasporto C-130, una pista e strutture di stoccaggio vuote. Altri quattro hanno colpito un'altra base aerea, ma non sono stati segnalati danni significativi. Israele ha utilizzato il sistema Arrow-3, un meccanismo nuovo impiegato per la prima volta. Il sistema è progettato per abbattere i missili balistici. Il fatto che nove siano riusciti a passare sarà motivo di preoccupazione per gli israeliani. Secondo l'emittente del Qatar, è in corso un'indagine sull'efficacia del sistema di difesa, anche se gli israeliani hanno dichiarato pubblicamente che tutti i sistemi hanno avuto successo. —internazionale/[email protected] (Web Info)