Disavanzo azzerato. È il risultato più importante, ma non l’unico, del rendiconto di gestione 2023 approvato dalla Giunta Sanna, su proposta dell’Assessore al Bilancio Luca Faedda.
Il documento contabile, che dopo l’approvazione in Giunta passa all’esame del Consiglio comunale, presenta un risultato di amministrazione positivo di 16 milioni 982 mila euro ed un patrimonio netto che sale a 101 milioni 261 mila euro.
“Uno dei risultati più positivi della gestione amministrativa del 2023 è rappresentato dal recupero integrale e anticipato del disavanzo che a fine 2022 risultava ancora pari a 2 milioni 660 mila euro – osserva il Sindaco Massimiliano Sanna -. La somma derivava dal disavanzo tecnico da riaccertamento straordinario dei residui del 2015 nonché dalla ulteriore quota relativa all’obbligo normativo del 2020 di adeguamento del fondo crediti di dubbia esigibilità”.
“Finalmente, dopo 10 anni, grazie all’azzeramento del disavanzo, possiamo contare su risorse utili per una programmazione strategica – aggiunge il Sindaco -. Le risorse che si liberano ci consentono di programmare nuovi investimenti a beneficio della comunità e del sistema economico”.
“È un traguardo molto importante che consente di mettere in sicurezza i conti dell’ente, dimostrandone la solidità: è stato reso possibile dal miglioramento generale della gestione contabile attenta e oculata delle entrate e delle spese– dice ancora il Sindaco Sanna -. In relazione alle entrate, nell’ultimo triennio è stata implementata la riscossione coattiva, con appalti a più concessionari privati, oltre che all’Agenzia delle Entrate delle somme a residui per Imu, Tarsu e Tari. Gli affidamenti hanno consentito di ridurre l’ammontare dei crediti vantati dal Comune per le entrate tributarie e evitando un aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità e liberando le quote iscritte inizialmente nel bilancio 2023. Sempre in tema di entrate, ha influito sul risultato anche il miglioramento delle entrate da contributi correnti da enti terzi senza vincolo di destinazione e delle entrate extratributarie”.
La copertura del disavanzo di amministrazione, che nel 2021 ammontava a 9 milioni 767 mila euro, è stata attuata progressivamente e si è completata nell’arco di un solo triennio. In relazione alle spese correnti, è stato attuato un piano di razionalizzazione di tutte le spese che ha consentito di realizzare risparmi ed economie di spesa che a chiusura dell’esercizio sono confluite nel risultato di amministrazione 2023. A contribuire al miglioramento dei conti ha influito anche la revisione delle quote di avanzo accantonate negli esercizi precedenti che ha consentito di liberare risorse per 632 mila euro.
Tra le voci più importanti del rendiconto 2023 va ricordato il valore delle riscossioni per 62 milioni 656 mila euro, quello dei pagamenti per 58 milioni 706 mila euro, il saldo di cassa al 31 dicembre per 21 milioni 115 mila euro, i residui attivi per 37 milioni 569 mila euro e quelli passivi per 28 milioni 713 mila euro. Il risultato di amministrazione al lordo del fondo pluriennale vincolato è di 33 milioni 972 mila euro, il fondo pluriennale vincolato per spese correnti è pari a 6 milioni 764 mila euro, quello per spese in conto capitale 10 milioni 225 mila euro. Il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2023 è di 16 milioni 982 mila euro. Il risultato di esercizio del conto economico presenta un utile di 7 milioni 333 mila euro. Tra le principali entrate correnti: tributi 16 milioni 181 mila euro, trasferimenti correnti 33 milioni 301 mila euro, extratributarie 6 milioni 180 mila euro. Tra le principali uscite correnti: spese 57 milioni 630 mila euro, rimborso prestiti un milione 504 mila euro.
Tra le principali entrate per investimenti: 69 milioni 751 mila euro in conto capitale e 11 milioni 544 mila euro per entrate per investimenti. Tra le principali uscite per investimenti: 83 milioni 837 mila euro per spese in conto capitale. Il riepilogo (in entrate e in uscita) segna 60 milioni 379 mila euro correnti, 83 milioni 152 mila euro per investimenti, 13 milioni 206 mila euro per movimento fondi, 68 milioni 421 mila euro per servizi conto terzi.