La Grande Prosa: “L’Anatra all’Arancia” con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli
Viaggio tra le intemperanze e le contraddizioni del cuore con “L’Anatra all’Arancia”, celebre commedia di William Douglas Home (titolo originale “The Secretary Bird”), nella versione francese di Marc-Gilbert Sauvajon (“Le Canard à l’orange”), nell’interpretazione di Emilio Solfrizzi (attore e comico pugliese, volto noto del grande e del piccolo schermo) e Carlotta Natoli (figlia d’arte, all’attivo una intensa carriera fra teatro, cinema e televisione), accanto a Ruben Rigillo e Beatrice Schiaffino e con Antonella Piccolo, per la regia di Claudio “Greg” Gregori (produzione Compagnia Molière, in coproduzione con Teatro Stabile di Verona) in cartellone giovedì 4 aprile alle 21 al Teatro Civico “Gavì Ballero” di Alghero, venerdì 5 aprile alle 21 al Cine/Teatro “Olbia” di Olbia, sabato 6 aprile alle 21 al Teatro “Antonio Garau” di Oristano e infine domenica 7 aprile alle 21 al Teatro Centrale di Carbonia sotto le insegne della Stagione 2023-2024 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni, con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e dei Comuni aderenti al Circuito e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Una pièce ironica e “piccante” sull’amore e sull’adulterio, incentrata sulla crisi di una coppia, la cui apparente serenità e armonia nasconde invece amarezza e disincanto, finché la moglie, stanca dei continui tradimenti e delle bugie del marito, non decide di cedere alle avances di un uomo più giovane, aristocratico e affascinante e di lasciare quindi il consorte per iniziare una nuova vita. La fine del suo matrimonio, in fondo logica e naturale conseguenza delle sue numerose e fin troppo evidenti “distrazioni”, viene accolta con sorpresa, vera o simulata, ma anche con un certo spirito dal protagonista, autore e regista televisivo di successo, che invece di disperarsi o trascendere, abbandonandosi a scenate di gelosia o peggio a gesti estremi propone alla donna, in procinto di partire per Parigi con l’amante e futuro sposo, di invitare costui per un weekend in cui conoscersi e confrontarsi, e quindi risolvere la questione nei termini più civili. Sia pure con qualche dubbio e incertezza, ben conoscendo l’intelligenza e le capacità di manipolatore del marito, così brillante e simpatico, dotato di sense of humour ma anche di abilità di stratega, la moglie acconsente e accetta la sfida, che include anche la presenza dell’avvenente segretaria del consorte, la cui presunta liaison dovrebbe trasformarsi nel pretesto per il divorzio: così ha inizio una sorta di gara tra i due rivali, quasi una partita a scacchi in cui è in gioco la propria e altrui felicità.
“L’Anatra all’Arancia” – con una trama maliziosa e provocatoria, su un tema e con ritmi quasi da pochade, tra battute pungenti e provocazioni irriverenti, situazioni imbarazzanti e domande sconvenienti – affronta la complessità e le molteplici sfumature del sentimento più universale, tra la profondità degli effetti e dei legami, la complicità e la reciproca comprensione tra due persone che si conoscono fin troppo bene, ma anche la noia della routine e il desiderio di novità, il difficile equilibrio tra tenerezza e passione e la differenza tra “esistere” semplicemente e “vivere” davvero. La commedia – cui è ispirato anche il fortunato film di Luciano Salce, con Ugo Tognazzi e una strepitosa Monica Vitti (Premio David di Donatello e Nastro d’Argento come Migliore attrice protagonista) – mette in scena il dilemma di una coppia di fronte all’alternativa di interrompere o portare avanti un rapporto, dopo anni di convivenza, tra momenti lieti e altri meno, reciproche incomprensioni, inganni e umiliazioni, infuocate “lune di miele” e reiterati tradimenti. Nel nuovo allestimento della Compagnia Molière, in coproduzione con il Teatro Stabile di Verona, Claudio “Greg” Gregori (eclettico autore e attore del duo Lillo e Greg) affronta un tema delicato e controverso come la (in)fedeltà: «i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti», ciascuno indossa con disinvoltura la sua maschera di ostentata indifferenza, dal marito fedifrago e “cornuto” (un irresistibile Emilio Solfrizzi) alla moglie in bilico tra consorte e amante (una raffinata Carlotta Natoli), al nobile pretendente (Ruben Rigillo) e alla procace segretaria (Beatrice Schiaffino) oltre all’ineffabile cameriera (Antonella Piccolo) per una moderna rilettura del “dramma della gelosia” dove emergono gli aspetti più paradossali e tragicomici. Il consorte irresponsabile e “farfallone” si scopre innamorato, seppure a modo suo, della donna che gli è stata accanto fin dalla giovinezza, nei periodi più duri prima di arrivare al successo e la moglie, pur esasperata dai suoi comportamenti, esita a compiere quel passo irrimediabile, si interroga sulle proprie ragioni e forse sulla fondatezza di una decisione che ha anche il gusto agrodolce di una rivalsa se non di una vendetta. Il matrimonio rappresenta pur sempre un legame, e seppure i tempi idilliaci sembrano ormai finiti, il rischio del gettarsi nelle braccia di un altro potrebbe essere una nuova delusione, ancora più crudele…
“L’Anatra all’Arancia” – incentrata in fondo su uno stratagemma, o meglio una sapida “ricetta” con cui il protagonista prova a “cucinarsi” il rivale e riconquistare in extremis la moglie – «è una commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi» – come si legge nella presentazione – e infatti «ogni mossa dei protagonisti, ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia. In una parola all’Amore, poiché è di questo che si parla». I personaggi appaiono chiaramente definiti fin dal principio, così come le rispettive posizioni, in tutta la loro umanità, tuttavia durante la commedia si opera quasi una trasformazione alchemica, ben sottolineata dalla regia di Claudio “Greg” Gregori attraverso «cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirci il modo di sbarazzarsene».
Sotto i riflettori un cast interessante e affiatato, a partire da Emilio Solfrizzi, attore di teatro e di cinema dalla spiccata vis comica, artista conosciuto e amato dal grande pubblico, con all’attivo una lunga carriera, dagli esordi in duo con Antonio Stornaiolo (Toti e Tata) e la collaborazione con Gennaro Nunziante, alla popolarità nei panni di Lino Linguetta a Striscia la notizia su Canale 5, fino al successo di serie tv come “Sei forte, maestro”, “Tutti pazzi per amore” e “Amore pensaci tu”. Sul grande schermo, a “La stazione” di Sergio Rubini, che lo ha diretto anche ne “La terra” e in “Mi rifaccio vivo”, seguono “Selvaggi” di Carlo Vanzina e “Fratelli coltelli” di Maurizio Ponti, accanto a “Matrimoni” e “Liberate i pesci!” di Cristina Comencini e “Agata e la tempesta” di Silvio Soldini, e ancora commedie come “Maschi contro femmine” e “Femmine contro maschi” di Fausto Brizzi, “2061 – Un anno eccezionale” e “Un matrimonio da favola” di Vanzina e “Sei mai stata sulla Luna?” di Paolo Genovese, ma anche “L’amore rubato” di Irish Braschi, dai racconti di Dacia Maraini. Sul piccolo schermo non mancano i ruoli impegnativi e drammatici: presta il volto al re Ferdinando IV nella miniserie “Luisa Sanfelice” con la regia di Paolo e Vittorio Taviani, è nel cast di “Mi ricordo Anna Frank”, interpreta Paolo Borsellino in “Giovanni Falcone – L’uomo che sfidò Cosa Nostra” e il commissario Luigi Calabresi ne “Gli anni spezzati”.
Nel ruolo della moglie, sul punto di rompere con il passato per incominciare una nuova vita insieme con un uomo più “serio” e davvero innamorato di lei, un’interprete versatile come Carlotta Natoli, protagonista di “Quattordici giorni” di Ivan Cotroneo e della serie tv “I misteri di Laura”, nota al grande pubblico nel ruolo di Monica Liverani in “Tutti Pazzi per Amore” e della madre di Barbara ne “La Compagnia del Cigno”. Un esordio al cinema da giovanissima in “Con… fusione”, con la regia del padre, l’attore e regista Piero Natoli, con cui ha lavorato anche in “Chi c’è c’è”, “Gli assassini vanno in coppia” e “Ladri di cinema”, cui seguono films come “Le amiche del cuore” di Michele Placido con Asia Argento e Claudia Pandolfi, “Il tuffo” di Massimo Martella, “Caruso, zero in condotta” di Francesco Nuti e “Amori che non sanno stare al mondo” di Francesca Comencini, ma anche “Odio l’estate” di Massimo Venier con Aldo, Giovanni e Giacomo. In tv spazia da “Compagni di branco” a “Una donna per amico” e “Distretto di Polizia”, poi “Gli insoliti ignoti” di Antonello Grimaldi e il sequel “Ladri ma non troppo”, “Cuore contro cuore”, e poi le serie “Tutti pazzi per amore” e “La Compagnia del Cigno” ma anche “Il caso Enzo Tortora – Dove eravamo rimasti?” di Ricky Tognazzi e “Il silenzio dell’acqua”.
“L’Anatra all’Arancia” è una commedia divertente e coinvolgente su un tema importante come l’amore, che nei secoli ha ispirato romanzieri, drammaturghi e poeti, tra i chiaroscuri e i fragili equilibri della vita di coppia: un’opportunità per riflettere sulle cause e sugli effetti della gelosia, come sulla capacità di accettare la fine di una relazione, sia pure in una chiave ironica e leggera… con un finale tutto da (ri)scoprire.
INFO & PREZZI
ALGHERO
biglietti:
Platea intero 20 euro – ridotto 18 euro
Galleria intero 15 euro – ridotti 13 euro
Loggione 10 euro
info e prenotazioni:
e-mail: [email protected] – cell. 349.4127271
prevendite online: www.vivaticket.com
LINK: https://www.vivaticket.com/it/ticket/l-anatra-all-arancia/225517
OLBIA
biglietti:
posto unico 16 euro
biglietteria online: www.cinemaolbia.it
info: tel 0789.28773 – cell. 329.8408584
ORISTANO
biglietti:
intero 15 euro – ridotto 12 euro
info e prenotazioni:
Elio Orrù – cell. 335.6098056 – 340.2537548 – email: [email protected]
CARBONIA
biglietti
fila 1 a 7 € 16
fila 8 a 11 € 14
fila 12 a 14 € 12
fila 15 a 17 € 10
galleria palchetti € 7
Info e prenotazioni: cell 338.9838142 (Valentina Trogu) – [email protected] – www.cedacsardegna.it.