La Storia Di Pasqua, Topolina Di Campagna Salvata Dall’Oipa. Presto Tornerà Libera
La Storia Di Pasqua, Topolina Di Campagna Salvata Dall’Oipa. Presto Tornerà Libera. Vittima di una trappola con colla, di quelle che ogni giorno causano la morte e, nella migliore delle ipotesi, l’amputazione delle zampe di piccoli animali e uccelli, anche di specie protette.
Poiché ogni vita è preziosa, i volontari trevigiani dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) hanno salvato da un’atroce morte una piccola topolina, ora in via di ripresa in attesa di recuperare la libertà.La piccola era rimasta attaccata alla colla di una trappola sistemata in un casolare per un’intera giornata, un’odiosa trappola di quelle che dovrebbero essere messe fuorilegge e che ogni giorno causano la morte e, nella migliore delle ipotesi, l’amputazione delle zampe di piccoli animali e uccelli, anche di specie protette.
«Sono state necessarie diverse ore per riuscire a togliere tutta la colla che aveva in ogni millimetro del suo corpo, era completamente imbrattata, su baffi, occhi, orecchie, orifizi», racconta Genny Bacchin dell’Oipa di Treviso. «Ci sono volute quattro ore di pulizia delicata, con guanti di plastica e olio vegetale da cucina, per staccarla prima gradualmente e lentamente dalla superficie su cui era rimasta attaccata. E tanto lavoro c’è voluto per staccarle altrettanto lentamente e molto delicatamente la colla dal corpicino. La piccolina si è lasciata fare tutto: era letteralmente sfinita. Dopo questo lungo passaggio, l’abbiamo lasciata tranquilla e le abbiamo dato un po’ di acqua e zucchero con un contagocce».
Diversi i lavaggi successivi che i volontari hanno dovuto fare sulla topolina che continuava a essere “appiccicosa”.
«Pasqua, così l’abbiamo chiamata, è il nostro piccolo miracolo», aggiunge Genny Bacchin. «Ora sta bene, è una piccola delinquente che continua a evadere dal suo spazio di degenza, in sicurezza in una stanza, stallo che dovrà durare diverse settimane fino a quando le ricrescerà il pelo. Non vediamo l’ora che possa tornare libera».