E per eliminare disparità di trattamento, tese anche e soprattutto alla valorizzazione dell’expertise che non può che avvenire attraverso un completamento orario degli stessi».
Medici veterinari specialisti ambulatoriali, il “caso Sardegna” finisce in Parlamento
Il deputato chiede ai ministri della Salute, Orazio Schillaci e per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, di poter convergere in tal senso attraverso una soluzione politico-sanitaria-economica che vada a “contemperare” le esigenze del personale medico veterinario tutto, dipendente-dirigenti e specialisti ambulatoriali veterinari già in servizio, anche e, soprattutto, in prospettiva del turnover del personale medico veterinario prossimo alla pensione.
Nell’interrogazione a risposta scritta il parlamentare evidenzia che nelle Asl della regione Sardegna risultano in servizio dal 2009 una trentina di specialisti ambulatoriali veterinari. Di Franco, Presidente Nazionale della Fespa (Federazione Specialisti Ambulatoriali): «Sono professionisti con contratto a tempo indeterminato con un numero di ore che, nella maggior parte dei casi non superano le 26 ore settimanali di convenzionamento, incardinati come “veterinari ufficiali” da oltre quindici anni nei Dipartimenti di Prevenzione delle Asl sarde e che, di fatto, grazie alla loro professionalità e al loro spirito di abnegazione e di appartenenza al sistema sanitario nazionale e regionale in Sardegna si è riusciti ad eradicare importanti malattie come la Peste Suina Africana in un periodo caratterizzato dal blocco delle assunzioni e dai tagli al personale della sanità».
Evidenzia Giagoni
«In alcune regioni italiane il completamento orario di tali specialisti è stato già previsto ed attuato, portando i professionisti già in servizio a 38 ore di convenzionamento, come, del resto, prevede sia il contratto nazionale di categoria sia la stessa Legge n.56/2023 con un percorso condiviso tra regioni, servizi e sindacati». Di fatto, buon senso a parte, basterebbe semplicemente applicare la legge.
L’articolo 10 del dl n. 34/2023 (modificato e poi convertito dalla legge n. 56 del 26 maggio 2023) riporta: «Le aziende e gli enti del Ssn, per fronteggiare lo stato di grave carenza di organico del personale sanitario, possono affidare a terzi i servizi medici ed infermieristici solo in caso di necessità e urgenza, in un’unica occasione e senza possibilità di proroga, a seguito della verificata impossibilità di utilizzare personale già in servizio, sia dipendente sia in regime di convenzione con il Ssn (dl 30 dicembre 1992, n. 502) […]».
Tuttavia, le determinazioni dirigenziali Azienda regionale della salute della Sardegna inerenti alle assunzioni di nuovo personale veterinario – (delibera n. 3659 del 28 dicembre 2023 – delibera n. 140 del 18 gennaio 2024) non hanno previsto il completamento orario e quindi la valorizzazione dei medici veterinari specialistici operanti in Sardegna dal 2009.