Conferenza: “Monte d’Accoddi. Un santuario nel Mediterraneo preistorico” con l’archeologa Maria Grazia Melis – Biblioteca Universitaria di Sassari del Ministero della Cultura 22 aprile ore 17.30
Lunedì 22 aprile, alle ore 17.30, la Biblioteca Universitaria di Sassari del Ministero della Cultura, ospiterà, per il ciclo “Nulla dies sine linea. Ricordo di Ercole Contu nel centenario della nascita (1924-2024)”, la conferenza:
“Monte d’Accoddi. Un santuario nel Mediterraneo preistorico”, con l’archeologa Maria Grazia Melis che per l’occasione sarà introdotta da Stefania Bagella.
La conferenza si inserisce nel programma di iniziative organizzate in occasione del centenario della nascita di Ercole Contu, avviato il 18 gennaio scorso sotto l’auspicio del motto “Nulla dies sine linea” che campeggiava nello studio del grande archeologo e che ci accompagneranno per tutto il corso dell’anno.
A tenere la conferenza sarà Maria Grazia Melis, professoressa associata dell’Università di Sassari afferente al Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione, esperta in archeologia preistorica, docente di Paletnologia, direttrice del LaPArS-Laboratorio di Preistoria e Archeologia Sperimentale e Coordinatrice di progetti di ricerca e scavo archeologico in ambito nazionale e internazionale.
La professoressa Melis illustrerà l’avvio delle ricerche a Monte D’Accoddi, su impulso del futuro Presidente della Repubblica Antonio Segni, che fece richiamare Ercole Contu da Bologna per lo scavo della collinetta artificiale allora visibile nella Nurra di Sassari, in prossimità del confine con Porto Torres.
Le indagini furono condotte tra il 1952 e il 1959 e misero in luce un complesso archeologico articolato, con polo focale in un edificio a terrazza di pianta quadrangolare, delle misure di base di circa 37 m per 30, con un’altezza residua di 5,40 m e una rampa d’accesso lunga oltre 41 m. Successive indagini dell’università di Genova evidenziarono all’interno della struttura la presenza di un edificio simile ma più piccolo e antico, il cosiddetto “Tempio rosso”. Il complesso preistorico di Monte d’Accoddi, che fu frequentato continuativamente tra il 4400 e il 2000 a.C. e sporadicamente dal 2000 a.C. all’età storica, allo stato attuale delle ricerche resta un unicum.