Cagliari, 13 aprile 2024 – Sono ben dodici, 3 medici e 9 infermieri, i sanitari vittime dello spostamento dalla Unità operativa di Ortopedia e Microchirurgia Ricostruttiva che dalla Asl di Cagliari si è deciso passerà perentoriamente all’Arnas. Lo ha stabilito una delibera (DG ASL Cagliari n. 190 04 /03/2024) arrivata come una doccia fredda sui lavoratori del comparto, senza concessione del diritto d’opzione per i dipendenti. Un fulmine a ciel sereno per il personale sanitario e per il sindacato Nursind, che ha prontamente reagito scrivendo al Prefetto, alla Regione e alle Aziende coinvolte, e dichiarando lo stato di agitazione del personale sanitario.
“Siamo in stato di agitazione e pronti eventualmente allo sciopero – ha dichiarato Fabrizio Anedda, coordinatore regionale del sindacato – abbiamo avvisato il Prefetto e scritto alla neo eletta Presidente Alessandra Todde perché fosse a conoscenza della situazione”.
Nursind, Pronti Allo Sciopero Per Il Trasferimento Di Ortopedia Dall’Asl Cagliari all’Arnas
Le motivazioni che, in caso di mancato accordo porteranno alla dichiarazione di sciopero, sono qui riassunte:
Con la Delibera DG ASL Cagliari n. 190 04 /03/2024 si è data attuazione all’effettivo trasferimento dell’Unità operativa. La Delibera non tiene conto delle diverse richieste e diffide presentate dall’O.S. NurSind fin dal 04/12/2023, in cui si richiedeva formalmente nelle diverse sedi, regionali e aziendali, la concessione del diritto d’opzione per i dipendenti Infermieri operanti nella UO.
La Delibera viola i termini contrattuali rubricati agli artt. 5, 6 e 7 del CCNL 2019-2021 e le norme di riferimento giuridico ordinario, che di fatto, rispettivamente, indicano le materie oggetto di obbligo di informazione, confronto sindacale aziendale e confronto in sede regionale.
“Questi punti sono stati invano segnalati e reclamati con richieste inviate alle amministrazioni e organi regionali – ha proseguito Anedda- tuttavia le rivendicazioni formalmente esposte non hanno trovato ad oggi nessuna soluzione. Preoccupati per le ricadute sulla salute dei cittadini e offesi per la prevaricazione dei diritti sindacalichiediamo di espletare il tentativo obbligatorio di conciliazione e raffreddamento al fine di risolvere lo stato di agitazione”.
Saremo ascoltati in videochiamata il giorno 17 aprile alle ore 11, per un tentativo di conciliazione del quale daremo prontamente notizia dell’esito”.