OICE gare PNRR: “Primo trimestre ’24 in forte calo – Lupoi: Il calo dei bandi è fisiologico, ma è incomprensibile l’atteggiamento del Governo che ha rifiutato il ripristino dell’anticipazione contrattuale per servizi e forniture”
Sulla scia del calo generale, nel primo trimestre 2024 si riducono le gare PNRR (-54,3% in valore sul quarto trimestre 2023, per 101,3 mln di attività tecniche)
Aumenta fino al 65,6% del totale la quota in valore dei bandi per le gare di DL, verifiche e collaudi (era al 52,9% nel 1° trim. 2023)
Il valore dei bandi PNRR è il 47,9% del totale del mercato (era al 23,5% nel 4° trimestre 2023 e al 31,6% un anno fa)
Nell’edilizia scolastica il maggior numero di bandi, il 14,5%, mentre il settore sanitario affida il valore maggiore, con il 21,0%
Lupoi, OICE: “Il calo dei bandi è fisiologico, ma è incomprensibile l’atteggiamento del Governo che ha rifiutato il ripristino dell’anticipazione contrattuale per servizi e forniture“
OICE gare PNRR: “Primo trimestre ’24 in forte calo”
Sono questi i principali dati del nuovo Report diffuso oggi dall’OICE (l’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria) sui bandi di gara relativi ad opere del PNRR e del Piano nazionale complementare, emessi nel primo trimestre 2024, che certificano una netta riduzione del numero e del valore delle gare rispetto al boom di fine 2023.
Nel periodo gennaio-marzo 2024 sono stati infatti pubblicati 262 bandi, per un valore di servizi di 101,3 mln di euro, che attiveranno 1,8 mld di lavori.
Rispetto al quarto trimestre del 2023, il primo trimestre 2024 mostra un calo del 77,0% nel numero dei bandi e del 54,3% nel valore dei servizi a base d’asta, con un conseguente impatto anche sul valore dell’importo dei lavori cui i servizi si riferiscono, che cala infatti del 37,0%. Nell’ultimo trimestre del 2023, infatti, erano state 1.138 le gare rilevate, per oltre 221,6 mln di servizi tecnici e 2,8 mld di lavori. Sul quarto trimestre 2023, in segno positivo il valore dei soli bandi di progettazione (+153,7%).
Il trend trimestrale per le gare PNRR è coerente con il calo rilevato dall’Osservatorio OICE per tutte le gare, PNRR e non. Il valore dell’intera domanda di servizi tecnici crolla del 77,5%, e il numero del 58,3%.
Il “peso” delle gare PNRR, rapportato a tutte le gare per servizi tecnici, si riduce fortemente per quanto riguarda il numero, passando dal 50,3% del quarto trimestre 2023 al 27,8% del primo trimestre 2024, mentre il valore risulta in aumento passando dal 23,5% al 47,9%.
Per il Presidente dell’OICE, Giorgio Lupoi
“I dati ci dicono che anche per gli interventi finanziati con i fondi PNRR si assiste ad un’importante riduzione del numero e del valore. Occorre rilevare come elemento coerente con le scadenze del PNRR che una quota importante di attività, in valore, si sta spostando sulla fase di direzione lavori, e di collaudo. Le nostre società rimangono sempre fortemente ingaggiate su importanti interventi, spesso oggetto di accordi quadro impegnativi, ancor più dopo l’assurda eliminazione dell’anticipazione contrattuale.
Su questo punto troviamo veramente illogico e irrazionale il parere contrario emesso dal Ministero delle infrastrutture su un emendamento al DL 19 PNRR, “super-segnalato” dai gruppi parlamentari e da noi promosso, che avrebbe ripristinato l’anticipazione per servizi e forniture limitatamente a questi interventi.
Su questo punto, come sui profili attinenti ai tempi di pagamento e alla necessità di integrare il codice appalti con la disciplina sugli affidamenti di servizi di ingegneria, occorre intervenire al più presto a tutela dei professionisti, degli studi e delle società di ingegneria, player fondamentali per l’attuazione degli interventi PNRR”.
Tornando ai dati, i bandi di sola progettazione nel primo trimestre 2024 sono stati 19, il 7,3% del numero totale dei bandi PNRR emessi, con un -77,9% sul trimestre precedente
Le gare con progettazione e direzione dei lavori sono state 27, il 10,3% del totale (-82,9%), e quelle con altri servizi di architettura e ingegneria sono state 146, il 55,7% del numero totale (-79,2%). Gli appalti integrati sono stati 70, il 26,7% del totale dei bandi pubblicati, con un -63,7% sul trimestre ottobre-dicembre 2023.
Per quanto attiene all’importo delle procedure, i bandi di progettazione hanno raggiunto un valore di 21,5 mln, il 21,2% del valore totale dei bandi PNRR emessi, con un +153,7% sul trimestre precedente. Le gare con progettazione e direzione dei lavori valgono invece 13,3 mln, il 13,2% del totale (-47,4%), mentre quelle con altri servizi di architettura e ingegneria toccano i 56,1 mln, pari al 55,4% del totale (-49,0%). Il valore della progettazione affidata negli appalti integrati vale 10,4 mln, il 10,3% del totale, con un -86,6% rispetto al trimestre precedente.
Stante il calo dei bandi nel primo trimestre 2024, rilevato dall’Osservatorio OICE (-58,3% in numero e -77,5% nel valore), è evidente come, nell’ultimo anno, la richiesta di servizi si stia spostando verso la fase esecutiva. Infatti, i servizi di direzione lavori, coordinamento sicurezza, collaudi, validazione (definiti come “altri servizi di ingegneria”) e di progettazione esecutiva richiesta nell’appalto integrato, che nel primo trimestre 2023 erano il 54,1% del totale dei bandi SAI e nel quarto trimestre dello stesso anno erano saliti al 78,6%, nel trimestre gennaio-marzo 2024 raggiungono l’82,4%.
Per quanto riguarda il loro valore, diverso è l’andamento nei tre trimestri analizzati, con un forte incremento tra il primo e il quarto del 2023 (dal 52,9% all’84,7%), e un consistente decremento al 65,6% registrato a gennaio-marzo 2024.
Sempre nell’anno in corso, i Comuni sono le stazioni appaltanti più attive nel primo trimestre, con 154 bandi pubblicati, pari al 58,8% del numero totale, mentre le Concessionarie e privati sovvenzionati affidano la percentuale più alta delle risorse, con 27,8 mln, pari al 27,4% del valore totale dei servizi messi in gara.
Nel trimestre gennaio-marzo 2024 è l’edilizia scolastica ad avere il primato per numero di bandi pubblicati (38 in tutto), il 14,5% del totale, mentre in valore è nell’edilizia sanitaria che si registra l’importo più alto (21,2 mln di euro), con il 21,0% del totale.