La serie “Baby Reindeer” è approdata su Netflix l’11 aprile 2024 e, in poco tempo, ha scalato le classifiche diventando una delle serie più seguite di Netflix Italia.
Controversa, psicologica e drammaticamente contemporanea, “Baby Reindeer” racconta un’esperienza autobiografica del comico scozzese Richard Gadd. Gadd è, infatti, ideatore, sceneggiatore ed interprete principale della stessa serie.
Il comico aveva, infatti, deciso di scrivere un’opera teatrale ispirandosi alla propria esperienza e, solo in un secondo momento, il forte successo da parte della critica ha suscitato l’interesse del colosso statunitense.
La serie è una storia di stalking, ossessione ed abusi. Il protagonista è, infatti, vittima di stalking da parte di Martha, un’avvocata di mezza età con disturbi mentali che si innamora del giovane sviluppando un’ossessione nei suoi confronti.
“Baby Reindeer”, tuttavia, non si riduce a questo: è infatti un dramma introspettivo, un ritratto dell’insicurezza collettiva che caratterizza i nostri giorni ed un viaggio nei sentimenti e nelle paure di una vittima di abusi.
Richard Gadd descrive efficacemente le ansie ed i comportamenti generati da quanto ha vissuto, riuscendo a suscitare nello spettatore emozioni contrastanti, dall’empatia allo sdegno.
Chi si cela dietro i personaggi della serie?
Dato il clamore mediatico suscitato da “Baby Reindeer”, in numerosi hanno cercato di svelare chi siano i veri protagonisti della vicenda, in particolare Martha. Sul web, infatti, soprattutto sul social network TikTok, divampano varie teorie al riguardo. Tuttavia, lo stesso Richard Gadd ha più volte invitato gli spettatori a non improvvisarsi detective del caso, chiedendo massimo riserbo.
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Articolo scritto da Eleonora Demurtas.