Sa Die: due giorni di festa organizzati da ANS
Il 28 aprile prossimo cadranno i 130 anni dalla sollevazione di Cagliari del 1794, evento simbolo della stagione rivoluzionaria sarda. Per il terzo anno consecutivo ANS (Assemblea Natzionale Sarda) impegna le sue risorse e le sue persone nella celebrazione della ricorrenza. Come sempre, senza alcun contributo pubblico. “Il 28 aprile è la festa di tutti i sardi. Un giorno per ricordare l’eroismo dei sardi che hanno dato la vita per la nostra libertà” afferma il presidente di ANS, Riccardo Pisu (35 anni).
A Cagliari le celebrazioni di Sa Die de sa Sardigna 2024 saranno articolate nelle due giornate del 27 e del 28 aprile, in un programma ricco di eventi culturali di divulgazione storica, un incontro con ospiti internazionalie tanti momenti di festa tra le strade del centro: Palabanda, il Corso Vittorio Emanuele, Piazza Yenne e il Bastione. Si attende anche un flashmob che gli organizzatori tengono, però, ancora segreto.
A Sassari ANS, insieme ad altre associazioni e alcune scuole, darà vita a una serie di eventi che culmineranno il 28 aprile nell’inaugurazione di un monumento ai patrioti della Sarda Rivolutzione.
“È una festività con un enorme potenziale non sfruttato” dice Pisu Maxia. “Contando che è tra il 25 aprile e il 1 maggio, può essere un formidabile traino anche per il turismo: la nostra San Patrizio!“
Per sostenere queste lodevoli iniziative, ANS ha avviato delle raccolte fondi di autofinanziamento che promuove sui social e nella sezione dedicata a Sa Die del suo sito.
L’intento di ANS è di non far cadere nel dimenticatoio una ricorrenza importante come Sa Die, che le istituzioni hanno sistematicamente ridimensionato e snobbato negli ultimi anni. Non solo per il suo significato storico, ma anche per la sua portata simbolica: giusto ricordo di eventi e di personaggi fondamentali nella storia contemporanea della Sardegna e richiamo alla partecipazione civica appassionata e alla responsabilità collettiva di fronte ai problemi della nostra terra, a cui la politica istituzionale non sa dare risposte convincenti.
Pisu Maxia conclude con un appello: “Invito tutti i sardi a sostenerci, partecipando alle belle iniziative in programma e contribuendo con delle donazioni” e continua “per riappropriarci insieme della nostra storia e per farne uno stimolo positivo per il nostro tempo, ne abbiamo bisogno“.
L’associazione invita tutti alla partecipazione colorando le vie indossando qualcosa di colore rosso e a portare con sé una bandiera sarda, o perlomeno appenderla fuori dalla propria finestra di casa.