(Adnkronos) –
Jannik Sinner battuto in semifinale a Montecarlo da Stefanos Tsitsipas anche per un errore arbitrale. L'azzurro, numero 2 del mondo, è stato battuto in 3 set dal greco (6-4, 3-6, 6-4). Nel terzo parziale, avanti di un break, Sinner si è visto negare un game per un errore marchiano del giudice di sedia: una palla di Tsitsipas abbondantemente out è stata giudicata in campo. La valutazione corretta avrebbe consentito a Sinner di mettere a segno il secondo break e scappare 4-1. "E' difficile da accettare: giocavo davvero bene in quel momento. Tutto stava andando nella giusta direzione tatticamente", dice Sinner riferendosi all'episodio. "Tutti possono sbagliare, anch'io. Dopo ho avuto dei crampi, forse per quello che è successo, perché colpisce anche te e i tuoi nervi. Diventa un problema in testa ed è difficile giocare", spiega. Perché sull'episodio contestato non ha mostrato il segno della palla al giudice di sedia? "Avrei potuto fermare il gioco ma non è il mio lavoro, quello è dell'arbitro. La sua posizione era molto favorevole, perché era la riga più facile. Ma bisogna accettarlo. Ognuno di noi fa degli errori. Bisogna prenderla con un sorriso. Ma non è facile". I crampi alla coscia destra accusati nel terzo set "non sono niente di grave. Ora ho bisogno di tempo per recuperare e Madrid sarà un torneo di totale preparazione per Roma e Parigi". —[email protected] (Web Info)
Jannik Sinner battuto in semifinale a Montecarlo da Stefanos Tsitsipas anche per un errore arbitrale. L'azzurro, numero 2 del mondo, è stato battuto in 3 set dal greco (6-4, 3-6, 6-4). Nel terzo parziale, avanti di un break, Sinner si è visto negare un game per un errore marchiano del giudice di sedia: una palla di Tsitsipas abbondantemente out è stata giudicata in campo. La valutazione corretta avrebbe consentito a Sinner di mettere a segno il secondo break e scappare 4-1. "E' difficile da accettare: giocavo davvero bene in quel momento. Tutto stava andando nella giusta direzione tatticamente", dice Sinner riferendosi all'episodio. "Tutti possono sbagliare, anch'io. Dopo ho avuto dei crampi, forse per quello che è successo, perché colpisce anche te e i tuoi nervi. Diventa un problema in testa ed è difficile giocare", spiega. Perché sull'episodio contestato non ha mostrato il segno della palla al giudice di sedia? "Avrei potuto fermare il gioco ma non è il mio lavoro, quello è dell'arbitro. La sua posizione era molto favorevole, perché era la riga più facile. Ma bisogna accettarlo. Ognuno di noi fa degli errori. Bisogna prenderla con un sorriso. Ma non è facile". I crampi alla coscia destra accusati nel terzo set "non sono niente di grave. Ora ho bisogno di tempo per recuperare e Madrid sarà un torneo di totale preparazione per Roma e Parigi". —[email protected] (Web Info)