Terapie digitali nel paziente cronico: un evento Sifo a Bari per riflettere su opportunità, necessità formative e governance di questo approccio terapeutico
ROMA, 4 APRILE – Le terapie digitali rappresentano un approccio particolarmente innovativo e (in certa misura) ancora poco diffuso, soprattutto nel nostro Paese. Da anni SIFO inserisce sessioni dedicate a queste soluzioni (dove “algoritmi” sono utilizzati come principi attivi in grado di “curare”) all’interno dei suoi Congressi nazionali, fedele al suo mandato di fornire sempre aggiornamenti avanzati ai farmacisti ospedalieri italiani. Ma domani a Bari SIFO compie un passaggio ulteriore e propone un Corso Residenziale di aggiornamento promosso dalla sua Area Scientifico-Culturale Continuità delle cure e delle relazioni tra i setting assistenziali: Terapie digitali: un’opportunità per l’assistenza domiciliare del paziente cronico (5 aprile, ore 9-17, Hotel Excelsior, Bari), un evento formativo che coinvolge alcuni tra i massimi esperti di questo settore così “sperimentale”.
Perché questa scelta? “SIFO è una società scientifica, che da sempre, sostiene l’innovazione e sicuramente le terapie digitali sono tra le novità più interessanti”, precisa Maria Ernestina Faggiano (tesoriere SIFO e moderatrice della sessione inaugurale dell’evento), “Le terapie digitali, pur non essendo farmaci nel senso convenzionale del termine, possono essere somministrate e prescritte dopo essere passate da un rigoroso percorso sperimentale. L’attenta osservazione e l’esperienza del Farmacista Ospedaliero, attraverso una specifica azione formativa, potrà contribuire all’inquadramento legislativo di tali terapie, la cui classificazione non è ancora completamente chiara. L’evento nazionale di Bari, dunque, è il modo per aggiornare i colleghi, che prima o poi, specialmente, i più giovani, si troveranno a gestire tali prodotti terapeutici. Prodotti che, tra l’altro, sono capaci di generare velocemente dati di real world evidence dando la possibilità di migliorare la terapia e l’aderenza, realizzando, nel contempo beneficio per il paziente e per il SSN”
Il programma della giornata è stato definito da un Board scientifico di cui fanno parte il coordinatore Andrea Ciaccia (ASC SIFO, Continuità delle cure e delle relazioni tra i setting assistenziali), Marcello Pani (Segretario Nazionale SIFO) e Giacomo Polito (ASC SIFO, Sperimentazione clinica: farmaci, dispositivi medici e altre tecnologie). Quali obiettivi formativi si è prefisso questo board nello sviluppo dell’agenda dell’evento? Risponde Andrea Ciaccia: “Le terapie digitali sono tecnologie innovative valutate ed approvate da enti regolatori il cui meccanismo d’azione differisce dalle tradizionali terapie farmacologiche, poichè un software sostituisce il principio attivo di un farmaco nei processi di diagnosi, gestione e prevenzione delle malattie. Il farmacista è l’attore principale nella gestione dei beni sanitari, nel counselling e nella farmaco e dispositivo vigilanza, ma – ci siamo domandati – qual è il suo ruolo nelle terapie digitali? L’obiettivo di questo Corso è esattamente quello di porre attenzione su queste terapie, ancora poco diffuse in Italia, e di fornire una formazione di base al farmacista ospedaliero, che da qui ai prossimi anni dovrà gestire, valutare e predisporre capitolati di gara di questi innovativi dispositivi tecnologici”. “Il Corso – conclude Ciaccia – è stato articolato reclutando i maggiori esperti nazionali delle più svariate professionalità coinvolte nei vari processi delle digital health con lo scopo di rispondere in maniera globale a questo nuovo approccio terapeutico che nei prossimi anni è stimato arrivare a circa 56 miliardi di dollari investiti a livello mondiale”
La qualità degli interventi, come sottolineato dal Coordinatore scientifico della giornata, emerge già al primo sguardo: il programma del Corso di Bari prevede infatti un saluto introduttivo del sottosegretario Marcello Gemmato, a cui seguiranno tre sessioni formative: una di impostazione complessiva (in cui interverranno Eugenio Santoro, esperto del Mario Negri e Alberta Spreafico, esperta della materia e rappresentante dell’Associazione Scientifica per la Sanità Digitale-ASSD). Quest’ultima, alla domanda sul cosa significhi parlare oggi di Sanità digitale davanti ad una platea di farmacisti ospedalieri e come si sta muovendo ASSD per una diffusione di una cultura della sanità digitale tra le professioni sanitarie, risponde: “La Sanità Digitale rappresenta un’importante opportunità per l’evoluzione ed il potenziamento dei servizi sanitari. Tra le molte tecnologie innovative, in ottica di sanità pubblica, sono di particolare rilevanza i Dispositivi Medici Digitali, intesi come software di sicurezza e accuratezza certificata e di comprovata efficacia clinica, come ad esempio le Terapie Digitali. Credo che la sfida e l’opportunità consista soprattutto nella loro integrazione equa e sistemica, realizzabile solo coinvolgendo tutti gli attori dell’ecosistema salute e innovazione. La società scientifica ASSD si impegna per promuovere la cultura e l’advocacy digitale co-partecipata, rappresentata anche dalla multiprofessionalità dei nostri soci.”