250 Tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare a Congresso.
250 Tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare a Congresso., La Cardiochirurgia, la diagnostica cardiovascolare, dialisi e telemedicina sono solo alcuni dei temi al centro del 1° Congresso della Commissione di albo nazionale dei Tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare (TFCPC), che si è svolto nei giorni 24 e 25 maggio a Roma.Una platea di 250 Tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare provenienti da tutta Italia, che insieme a più di 40 relatori, tra esperti del settore e rappresentanti delle Istituzioni, hanno condiviso per due giorni conoscenze, esperienze e innovazioni in un campo vitale per la medicina moderna, all’interno di un evento di rilevanza unica nel nostro panorama sanitario.
Salvatore Scali, Presidente della Commissione di albo nazionale dei Tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare – in seno alla Federazione nazionale degli Ordini TSRM e delle professioni sanitarie tecniche e della riabilitazione e prevenzione – nei saluti inaugurali del convegno ha commentato «La professione del TFCPC è in continua evoluzione e le tecnologie utilizzate, sono al centro di questa trasformazione. Un connubio che garantisce ogni giorno sicurezza ed efficacia delle procedure, a supporto della vita delle persone assistite. Per il futuro auspichiamo un piano straordinario di finanziamenti, con risorse specifiche per eliminare gli squilibri territoriali e sociali, e migliorare l’efficienza del sistema, con un impegno preciso nella valorizzazione del personale. Il nostro congresso – continua Scali – rappresenta un’opportunità per riflettere sul ruolo e competenze che definiscono il nostro fare quotidiano, che è in continuo adattamento in relazione ai cambiamenti dettati dall’innovazione e dalle nuove scoperte».
«I TFCPC gestiscono attività di elevata complessità e specificità, ed è fondamentale che sia garantito loro il giusto riconoscimento ed una concreta valorizzazione, finalizzata ad esprimere tutte le loro competenze, con le conseguenti e legittime responsabilità» evidenzia Teresa Calandra, Presidente della Federazione nazionale degli Ordini TSRM e delle professioni sanitarie tecniche e della riabilitazione e prevenzione. «In questi anni abbiamo lavorato duramente affinché tutte le professioni da noi rappresentate, anche quelle con maggiore peculiarità come i TFCPC, si potessero riconoscere nella nostra Istituzione, nata con la legge 3 del 2018, e riteniamo di esserci riusciti, soprattutto grazie al dialogo costante tra il Comitato centrale e le Commissioni di albo nazionali».
Durante il congresso, i professionisti sanitari intervenuti hanno partecipato ai workshop formativi previsti per discutere circa le ultime evidenze scientifiche e sviluppi in questo campo. Il congresso dal titolo “Il TFCPC del futuro: tra innovazione e tradizione“, riflette la necessità di un equilibrio tra la continua evoluzione tecnologica e il mantenimento delle competenze tradizionali.
8 sessioni nelle quali sono stati trattati argomenti di piena attualità per i professionisti sanitari e per i TFPCP, tra cui la ricerca scientifica, l’evoluzione del profilo professionale e aspetti normativi e burocratici della professione stessa.
Sono state presentate diverse esperienze italiane, migliori pratiche, sia in ambito prettamente professionale che dirigenziale. Il dibattito è continuato con una tavola rotonda a cui hanno portato il proprio contributo professionisti e istituzioni e dove si è discusso delle prospettive di nuovi modelli organizzativi e preservare il SSN.
Il convegno si è concluso con un confronto tra la Commissione di albo nazionale e quelle territoriali, in cui è stato presentato il bilancio del lavoro svolto durante il mandato in corso.