Il riconoscimento è stato consegnato a Palazzo della Valle in occasione della presentazione del quarto report annuale AGRIcoltura100 (progetto di Confagricoltura e Reale Mutua), a cui hanno partecipato il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, e la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone
L’Azienda Agricola Domenico Manca di Alghero, nota ai consumatori per la storica produzione olivicola San Giuliano, è ufficialmente tra le migliori realtà produttive d’Italia sul campo della transizione ecologica e della sostenibilità ambientale.Tra le 3132 aziende agricole del Bel Paese valutate, tre sono state premiate per l’elevato livello di sostenibilità generale (ESGD) e altre 8, tra cui l’impresa Manca associata a Confagricoltura Sassari e Olbia-Tempio, hanno ricevuto una menzione speciale in virtù dell’adozione di soluzioni innovative e alla promozione di iniziative volte a migliorare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle proprie attività, anche a vantaggio delle comunità in cui operano.
AGRIcoltura100
L’indice AGRIcoltura100 misura il livello di sostenibilità dell’impresa considerando il numero e l’intensità delle iniziative adottate all’interno di quattro aree: sostenibilità ambientale (E), sostenibilità sociale (S), gestione del rischio e delle relazioni nel territorio e nella filiera (G) e qualità dello sviluppo (D).
Il dossier
Dal report di quest’anno emerge che negli ultimi 24 mesi ben sette imprese su dieci (69,5%) hanno effettuato investimenti in innovazione, puntando soprattutto su nuove tecnologie e tecniche agricole d’avanguardia. E l’innovazione si conferma il fattore che più di ogni altro permette di gestire la transizione ecologica, mitigare i rischi e migliorare l’impatto ambientale e sociale, come evidenzia il fatto che le aziende più innovative sono la quasi totalità (il 78,9%) di quelle col maggior livello di sostenibilità.
Il 55,3% delle aziende presenta attualmente un livello elevato di sostenibilità, in aumento sia rispetto al 2023 e che al 2020, dove la quota era del 48,8%. Diminuiscono al contempo le imprese al livello base, passate dal 20% di quattro anni fa al 12,1% di oggi.
I dati sottolineano inoltre che la cultura della sostenibilità è largamente radicata nelle aziende del settore. Il primo valore che le attribuiscono è quello di accrescere la qualità del prodotto, anche a garanzia della salute dei consumatori, ritenuta fondamentale o molto importante dall’85,7% delle imprese.
Al secondo posto tra i valori di sostenibilità si colloca l’impegno per l’ambiente (76,3%). Seguono le relazioni con la filiera (70,1%), la valorizzazione della comunità locale (67,4%), l’investimento in innovazione (67,1%) e la consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa verso i lavoratori e la comunità (65,8%), valore quest’ultimo in crescita di oltre 5 punti percentuali rispetto al 2022.
Il miglioramento della sostenibilità conferma per di più l’impatto positivo sui risultati economici: nelle imprese ad alto livello di sostenibilità gli indici di produttività sono del 40% superiori, la redditività è doppia e la quota di imprese che sperimentano una fase di crescita è tripla rispetto alle imprese a livello di sostenibilità base. Elementi che sottolineano gli evidenti vantaggi economici di lungo termine nell’investire nello sviluppo di modelli di business sostenibili.
Confagricoltura Sassari: “Sostenere realtà produttive che puntano su transizione ecologica e sostenibilità”
Ad accompagnare a Roma Pasquale Manca (titolare dell’impresa) e sua figlia Francesca (da qualche anno impegnata nelle attività di famiglia) vi era il direttore di Confagricoltura Sassari Olbia-Tempio, Giannetto Arru Bartoli, che ha così commentato il conferimento del premio: “Aver conquistato i gradini più alti tra le migliori aziende impegnate in campo nazionale su transizione ecologica e sostenibilità è un riconoscimento per i nostri imprenditori che da anni si impegnano nell’innovazione, investendo energie e risorse importanti.
Queste realtà produttive vanno sostenute affinché contagino positivamente chi ancora è un po’ indietro. Il futuro del mondo agricolo sardo è sempre più connesso con le imprese nazionali e straniere. Con loro dobbiamo continuare a crescere e fare meglio, favorendo il ricambio generazionale come nel caso dell’azienda Manca”, ha concluso Arru Bartoli.
La soddisfazione dell’Azienda Agricola Manca
“Dedico questo premio a mio padre Domenico, che ha trasmesso a me e ai miei collaboratori la passione per la terra, insegnandoci a fare ciò che svolgiamo ogni giorno con impegno e dedizione“. Così Pasquale Manca che ha aggiunto: “Questo genere di riconoscimenti ci stimola, ma soprattutto ci impone, a proseguire sul solco ormai consolidato della qualità, responsabilità e innovazione, affinché si attui un cambiamento di paradigma che non può essere soltanto quello della crescita, ma anche della valorizzazione del territorio e delle persone”.