ARNAS Brotzu al collasso
ARNAS Brotzu al collasso: mancano centinaia di operatori tra infermieri OSS. Subito un piano straordinario di assunzioni, l’equiparazione dei fondi contrattuali e la riapertura degli ospedali chiusi.
La denuncia di Gianfranco Angioni Responsabile Regionale USB Pubblico Impiego SanitàNon è accettabile che l’ARNAS Brotzu venga considerata la valvola di sfogo di un sistema sanitario regionale in cortocircuito. Insostenibile che in tutto il territorio regionale sia funzionante la sola Chirurgia Pediatrica del Brotzu . È indispensabile l’apertura di un Polo Pediatrico con annessa rianimazione, e la riapertura degli ospedali chiusi. L’Ospedale Marino, il Binaghi e il S.Giovanni di Dio, devono essere immediatamente riaperti. Subito la perequazione dei fondi contrattuali e la rideterminazione delle dotazioni organiche.
Dopo Lo smantellamento della sanità territoriale e la chiusura di numerosi Ospedali, l’assistenza sanitaria regionale oramai è collassata e a pagarne le spese maggiori, oltre a pazienti e operatori, è l’ospedale più importante della Sardegna che non ha mai negato cure assistenza ad adulti e bambini. All’ interno dei due Presidi Ospedalieri ( Businco e San Michele) le continue emergenze e urgenze che costantemente vengono a verificarsi, a cui vengono date immediate risposte, non permettono di poter pianificare e mettere in atto dei protocolli operativi specifici in particolare per gli ambiti chirurgici. Nobilissimo il concetto che per salvare le vite umane si predispongano delle forme organizzative estemporanee, ed è encomiabile lo sforzo organizzativo, ma non può consolidarsi un processo organizzativo (senza percorsi dedicati) che mette a rischio e rende vulnerabile l’intero sistema.
Non tutto però va per il verso sbagliato, consideriamo meritevole e coraggiosa la riorganizzazione della chirurgia generale e d’urgenza che crea finalmente le basi per poter gestire a tutto tondo i vari processi chirurgici anche con il supporto della Terapia intensiva post operatoria che sarà appositamente dedicata.
USB PI Sanità in questi anni oltre a farsi portavoce di numerose iniziative per le stabilizzazioni e assunzioni, ha sempre denunciato il fatto che si sono fatte le nozze con i fichi secchi, e i lavoratori e le lavoratrici, ridotti all’osso, sono stati spremuti come limoni.
In un contesto così drammatico dove le liste d’attesa sono infinite e le cure territoriali vengono negate,cosa da noi sempre denunciata, USB Sanità continuerà a lottare affinché il Brotzu non venga lasciato solo. Servono dalle istituzioni risposte immediate affinché venga autorizzato l’ampliamento del piano del fabbisogno del personale, e rideterminati i fondi contrattuali con Risorse Aggiuntive cosi come decretato dalla recente Sentenza della Corte Costituzionale. Il personale tutto , ai diversi ruoli organizzativi e professionali deve vedersi integrato in una organizzazione multidisciplinare ed è fondamentale che venga riconosciuto il giusto salario che, dev’essere uguale per l’intero territorio.
L’appello dell’USB PI SANITÀ oltre ad essere cassa di ridondanza per i lavoratori che sempre più numerosi ripongono fiducia nel nostro sindacato è fondamentale allo scopo di poter far riacquistare a tutte le professionalità quel senso di appartenenza che, in questi anni molti hanno smarrito, e nel contempo poter finalmente restituire quel ruolo di eccellenza che il Brotzu merita nel panorama Nazionale.