(Adnkronos) –
Gli Stati Uniti hanno revocato il visto a Matteo Falcinelli, il 25enne italiano arrestato in modo violento dalla polizia di Miami nello scorso febbraio. A darne notizia è stata la mamma, la signora Vlasta. "Matteo è stato contatto dall’Ambasciata americana a Roma per comunicargli che il Dipartimento di Stato Americano gli ha revocato il visto e, pertanto, se lui dovesse uscire dagli Stati Uniti non potrebbe più rientrare". Matteo e la madre stavano per imbarcarsi in aereo per rientrare in Italia quando hanno appreso la notizia. "La decisione di legarlo è stata presa per la sua sicurezza". Così la City of North Miami Beach, in una dichiarazione ripresa dai media americani, sostiene che Matteo Falcinelli è stato 'incaprettato' con il metodo, vietato da decine di dipartimenti di polizia americani, del cosiddetto 'hogtie', dichiarato potenzialmente letale dal dipartimento di Giustizia dagli anni '90, perché il giovane continuava a battere la testa contro la porta della cella. "La North Miami Beach Police ha agito in accordo con gli standard dello Stato e le regole del dipartimento", prosegue la dichiarazione della città della Florida, che afferma che i video delle bodycam mostrano che Falcinelli si sarebbe "comportato in modo aggressivo" durante l'arresto e mentre veniva trasportato in cella. Nel comunicato si sottolinea che l'arrestato è stato tenuto legato per 13 minuti e che durante questo tempo è stato sempre monitorato. Ed infine si afferma che gli agenti hanno tentato di fargli prestare cure mediche per il taglio al volto che si sarebbe provocato colpendo con la testa le sbarre all'interno dell'auto della polizia dopo l'arresto. La procura di Roma ha aperto, intanto, un'inchiesta in relazione al caso. Il fascicolo, al momento senza indagati né ipotesi di reato, è stato avviato in seguito alla segnalazione del Consolato. I pubblici ministeri capitolini, coordinati dal procuratore capo Francesco Lo Voi, in attesa di ricevere la denuncia da parte del 25enne, in cui si potrebbero ipotizzare i reati di lesioni o tortura, dovranno valutare anche le questioni in merito alla competenza e alla giurisdizione. Sulla vicenda del nostro connazionale, "il console generale ha presentato una nota di protesta ufficiale", ha dichiarato intanto ieri durante il Question Time al Senato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "La nota – indirizzata al Dipartimento di Stato e al capo della polizia di Miami – ha evidenziato l'inaccettabilità di quanto accaduto". "Il console generale vedrà proprio oggi il capo della Polizia", ha aggiunto Tajani. "Il nostro governo continuerà a seguire il caso con la massima attenzione. Io stesso incontrerò la prossima settimana alla Farnesina l'avvocato incaricato dalla famiglia", Francesco Maresca. —[email protected] (Web Info)
Gli Stati Uniti hanno revocato il visto a Matteo Falcinelli, il 25enne italiano arrestato in modo violento dalla polizia di Miami nello scorso febbraio. A darne notizia è stata la mamma, la signora Vlasta. "Matteo è stato contatto dall’Ambasciata americana a Roma per comunicargli che il Dipartimento di Stato Americano gli ha revocato il visto e, pertanto, se lui dovesse uscire dagli Stati Uniti non potrebbe più rientrare". Matteo e la madre stavano per imbarcarsi in aereo per rientrare in Italia quando hanno appreso la notizia. "La decisione di legarlo è stata presa per la sua sicurezza". Così la City of North Miami Beach, in una dichiarazione ripresa dai media americani, sostiene che Matteo Falcinelli è stato 'incaprettato' con il metodo, vietato da decine di dipartimenti di polizia americani, del cosiddetto 'hogtie', dichiarato potenzialmente letale dal dipartimento di Giustizia dagli anni '90, perché il giovane continuava a battere la testa contro la porta della cella. "La North Miami Beach Police ha agito in accordo con gli standard dello Stato e le regole del dipartimento", prosegue la dichiarazione della città della Florida, che afferma che i video delle bodycam mostrano che Falcinelli si sarebbe "comportato in modo aggressivo" durante l'arresto e mentre veniva trasportato in cella. Nel comunicato si sottolinea che l'arrestato è stato tenuto legato per 13 minuti e che durante questo tempo è stato sempre monitorato. Ed infine si afferma che gli agenti hanno tentato di fargli prestare cure mediche per il taglio al volto che si sarebbe provocato colpendo con la testa le sbarre all'interno dell'auto della polizia dopo l'arresto. La procura di Roma ha aperto, intanto, un'inchiesta in relazione al caso. Il fascicolo, al momento senza indagati né ipotesi di reato, è stato avviato in seguito alla segnalazione del Consolato. I pubblici ministeri capitolini, coordinati dal procuratore capo Francesco Lo Voi, in attesa di ricevere la denuncia da parte del 25enne, in cui si potrebbero ipotizzare i reati di lesioni o tortura, dovranno valutare anche le questioni in merito alla competenza e alla giurisdizione. Sulla vicenda del nostro connazionale, "il console generale ha presentato una nota di protesta ufficiale", ha dichiarato intanto ieri durante il Question Time al Senato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "La nota – indirizzata al Dipartimento di Stato e al capo della polizia di Miami – ha evidenziato l'inaccettabilità di quanto accaduto". "Il console generale vedrà proprio oggi il capo della Polizia", ha aggiunto Tajani. "Il nostro governo continuerà a seguire il caso con la massima attenzione. Io stesso incontrerò la prossima settimana alla Farnesina l'avvocato incaricato dalla famiglia", Francesco Maresca. —[email protected] (Web Info)