Bisus: la Memoria e l’ombra del Tempo. Mostra personale di Gabriella Locci a cura di Olga Scotto di Vettimo. Cagliari, Galleria Comunale d’Arte 18 maggio – 3 novembre 2024
Si intitola Bisus: la Memoria e l’ombra del Tempo la personale che l’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari dedica, con la curatela di Olga Scotto di Vettimo, all’artista Gabriella Locci. L’esposizione sarà ospitata nei prestigiosi spazi della Galleria comunale d’arte dal 18 maggio al 3 novembre, nell’allestimento curato da Casa Falconieri.
La mostra racchiude gli esiti di un percorso artistico di oltre sessant’anni della storia artistica di Gabriella Locci. Lo spazio centrale della Galleria Comunale d’Arte, ospita ciclicamente un artista che, ponendosi al centro di questo spazio quasi quadrato e ruotando il suo corpo nei trecentosessanta gradi, vede scorrere velocemente tutto il suo percorso di una vita.
Tutto il percorso espositivo è concepito come un focus sugli ultimi quindici anni di sperimentazione e comprende xilografie, tecniche calcografiche e pitture. Nella sala, sono le tre grandi opere che dominano, accolgono e intessono uno stretto dialogo con lo spazio che viene trasformato in una grande installazione. A queste si accompagnano opere piccole che continuano in maniera puntuale tutto il discorso sulla Memoria, sul Tempo e sulla visionarietà (Bisus). La sala espositiva, apparentemente articolata su due spazi, trova la sua unità anche attraverso il pavimento dove un ovale di moquette nera crea la comunicazione.
Un video racconta la concezione del rapporto tra opera e spazio che è alla base dell’opera “E’ rosso sotto e sopra l’acqua”, realizzato quando l’opera è stata “messa in mare” perché simulasse un viaggio simbolico.
“Sperimentatrice di tecniche e di materiali – scrive la curatrice Olga Scotto di Vettimo – Gabriella Locci è da tempo impegnata in una puntuale ricerca sulle possibilità espressive dei linguaggi dell’arte, che vengono ‘stressati’ e verificati per conseguire soluzioni innovative che si offrono come proposte sintoniche e affini alla sensibilità contemporanea e, al tempo stesso, come rinnovate conferme dell’attualità della tradizione”.