Case green: per mettersi in regola ciascun proprietario dovrà sostenere mediamente una spesa di almeno 40 mila euro
Su iniziativa del Senatore Antonio Trevisi, ecco domani 14 maggio 2024 l’evento al Senato della Repubblica sulla direttiva case green e su come attuarla: strategie, tecnologie ed incentivi.«Per mettersi in regola ciascun proprietario dovrà sostenere mediamente una spesa di almeno 40 mila euro» prevedono gli analisti di MAGG Costruzioni, NODO SRL e Multicompel Technology, impresa quest’ultima specializzata nell’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici, che stanno partecipando all’evento presso il Senato della Repubblica.
«Certo molto dipende dalla grandezza degli immobili e da quali interventi siano necessari per ottemperare alla nuova normativa» puntualizza Matteo Dolabella, amministratore di MAGG Costruzioni e di NODO SRL.
«Nella maggior parte dei casi andranno sostituite le caldaie, perché in pochi lo hanno già fatto, passando a pompe di calore o ad altre soluzioni green, supportate da un impianto fotovoltaico, che è la parte centrale degli interventi» aggiunge Edi Lala, fondatore di Multicompel Technology.
«Ma se invece di un appartamento si trattasse di una casa singola, a parità di superficie i costi raddoppiano ed addirittura triplicano se si debba adeguare alla direttiva europea un villino di 200 metri quadrati in classe G, per il quale si arriverebbe a spendere anche più di 150 mila euro» spiegano gli analisti di MAGG Costruzioni e di NODO SRL.
Tutte queste tematiche verranno approfondite nel corso dell’evento realizzato grazie all’iniziativa del Senatore Antonio Trevisi presso la Sala dell’Istituto Santa Maria in Aquiro del Senato della Repubblica.
Tre le tavole rotonde previste, a cominciare da quella sulle Tecnologie meccaniche per la sostenibilità, che vedrà gli autorevoli interventi di Alessandro Maggioni, direttore delle Relazioni Istituzionali di Anima Confindustria, Flavio Monosilio, responsabile del Centro Studi ANCE, Paolo Galloso, responsabile dell’Ufficio Studi di Anima Confindustria, Giovanni Di Bartolomeo, preside della Facoltà di Economia dell’Università «La Sapienza» di Roma e Francesco Lenoci dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
La seconda tavola rotonda ha invece per protagonisti Antonio Perdichizzi, managing director di Mediobanca, Andrea Veneri di Alavarez Marsal e Gennaro Niglio del GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
Poi ancora, la terza tavola rotonda, vede gli imprenditori in primo piano: Francesco Cecchi, ceo e fondatore di Sol Lucet, Salvatore Dolce, ceo di Laserwall, Fabio Tentori di Geoside, Federico Augusti di Clever Servizi Energetici ed Alessandro Fontana ed Andrea Brigo di Italsoft. A tirare le conclusioni sarà quindi Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle. (sharing-media.com)