CeDAC / Legger_ezza 2024: T-Challenge: scuole in scena fino a martedì 14 maggio al Teatro Massimo di Cagliari
CeDAC / Legger_ezza 2024: T-Challenge: scuole in scena fino a martedì 14 maggio al Teatro Massimo di Cagliari, Viaggio alla riscoperta dei “classici” accanto ai testi originali per una nuova “sfida teatrale” in scena da sabato 11 fino a martedì 14 maggio al Teatro Massimo di Cagliari con la IV edizione del T-Challenge, il contest organizzato dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna e inserito nel progetto Legger_ezza / Promozione della Lettura, che vede il coinvolgimento di studenti e studentesse degli Istituti Superiori di Cagliari e dell’Isola. In gara le compagnie formate da allieve e allievi di nove scuole superiori: il Liceo Classico e Scientifico “Euclide”, il Liceo Artistico e Musicale “Foiso Fois” e il Liceo Scientifico “Michelangelo”, l’I.T.I.S. “Michele Giua” , il Liceo Scientifico “Antonio Pacinotti”, il Liceo Classico “Giovanni Siotto Pintor”, l’I.P.S.I.A. “Antonio Meucci” e il Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Cagliari e l’Istituto di Istruzione Superiore “Giorgio Asproni” di Iglesias.
Il teatro entra nelle aule e diventa materia di studio, accanto alle tradizionali discipline, in un intenso percorso di formazione in cui i giovani attori e attrici, ma anche all’occorrenza costumisti e scenografi, fonici e tecnici luci o assistenti alla regia hanno la possibilità di confrontarsi con i capolavori dei grandi drammaturghi e perfino di cimentarsi con la creazione di un testo che rifletta fragilità e inquietudini del presente. Un’opportunità per vivere dall’interno, dietro le quinte, attraverso le diverse fasi, l’esperienza affascinante dell’allestimento di uno spettacolo, mettendosi in gioco in prima persona con i propri talenti e le proprie capacità, la propria intelligenza e sensibilità, per trasportare sulla scena pensieri e emozioni, attraverso storie vere o inventate.
T-Challenge nasce con l’obiettivo di far avvicinare le giovani generazioni al teatro e ai linguaggi della scena, non come semplici spettatori ma da protagonisti, quali interpreti (e autori) di pièces antiche e moderne, con un approccio rigoroso e professionale: nell’arco dell’anno scolastico le nove compagnie in gara (una per ciascun istituto) si è impegnata per realizzare la messa in scena di uno spettacolo, partendo da un testo noto o inedito, attraverso una fase di studio, ideazione e progettazione, con letture “a tavolino” e intense e coinvolgenti prove sotto la guida di registe e registi. Sul palco della Sala M2 del Teatro Massimo di Cagliari, per quattro giornate si alterneranno le giovani compagnie, chiamate a rappresentare finalmente i loro spettacoli davanti a un pubblico e alla giuria tecnica, presieduta da Elena Pau (attrice e direttrice artistica de La Fabbrica Illuminata) e composta da esperti e “addetti ai lavori” come Tatiana Floris (organizzatrice del Cada Die Teatro) e Giulia Sanseverino (referente per la Sardegna del Premio Strega Giovani). La giuria popolare è invece formata da dieci studenti affiancati da Giuseppe Antelmo (della Casa dello Spettatore), mediatore teatrale e esperto di educazione alla visione e formazione del pubblico.
T-Challenge è un format originale, ideato dal CeDAC Sardegna per la promozione e la diffusione della cultura teatrale, rivolto agli adolescenti e realizzato in stretta collaborazione con i docenti e i dirigenti scolastici, con la partecipazione di artisti di spicco del panorama isolano (e non solo) e con il prezioso apporto della Casa dello Spettatore.
IL PROGRAMMA
In scena tra sabato 11 maggio e martedì 14 maggio testi classici e contemporanei, tra moderne riletture e drammaturgie originali: da “Le Supplici” di Eschilo” a “Giulietta & Romeo” da William Shakespeare, dalla “Turandot” di Carlo Gozzi alla trasposizione teatrale de “Il delitto di lord Arthur Savile” di Oscar Wilde, a “Lo sapevano tutti”, ispirato a “Ferite a morte” di Serena Dandini, accanto a “The Never-ending Now” di Primavera Contu, a partire dai testi scritti da studentesse e studenti e “Partitura incerta per passi danzanti” di Roberta Locci e Alberto Marci, e ancora “Siamo gli artisti!” nell’adattamento di Marta Proietti Orzella e “La vera storia di Rosalina” di Mariano Cirina, dalla favola di Biancaneve.
Il sipario si apre – sabato 11 maggio alle 16 – su “The Never-ending Now” della compagnia del Liceo Classico e Scientifico “Euclide”, su un testo originale di Primavera Contu che trae spunto dagli scritti degli allievi e delle allieve, per la regia di Monica Serra (tutor la professoressa Sara Desogus). A seguire – sabato 11 maggio alle 16 – una inedita “Partitura incerta per passi danzanti”, con testo e regia di Roberta Locci e Alberto Marci: in scena i giovani attori e attrici del Liceo Artistico e Musicale “Foiso Fois” (tutor la professoressa Maura Quartu).
Un intrigante gioco metateatrale – domenica 12 maggio alle 11.30 – con “Siamo gli artisti!”, nell’adattamento di Marta Proietti Orzella, che firma anche la regia, con la compagnia formata da allieve e allievi del Liceo Scientifico “Michelangelo” (tutor la professoressa Mirella Bacciu). Nel pomeriggio – domenica 12 maggio alle 16 – spazio a “Il delitto di lord Arthur Savile” di Oscar Wilde, nella mise en scène di Filippo Salaris con la compagnia dell’I.T.I.S. “Michele Giua” (tutor la professoressa Daniela Paba). Il dramma delle Danaidi – domenica 12 maggio alle 18 – con “Le Supplici” di Eschilo con adattamento e regia di Luigi Pusceddu, nell’interpretazione della compagnia dell’Istituto di Istruzione Superiore “Giorgio Asproni” di Iglesias (tutors i docenti Valentina Basciu e Giuseppe Attanasio).
Una celebre storia d’amore – lunedì 13 maggio alle 16 – con “Giulietta & Romeo”, dal capolavoro di William Shakespeare con adattamento e regia di Daniel Dwerryhouse, con la compagnia del Liceo Scientifico “Antonio Pacinotti” (tutor la professoressa Nicoletta Piu). Una riflessione sul dramma del femminicidio – lunedì 13 maggio alle 18 – con “Lo sapevano tutti”, una serie di monologhi liberamente ispirati a “Ferite a morte” di Serena Dandini, con la compagnia del Liceo Classico “Giovanni Siotto Pintor”, per la regia di Senio Giovanni Barbaro Dattena (tutor la professoressa Cinzia Rombi).
Una rilettura della favola di Biancaneve – martedì 14 maggio alle 16 – con “La vera storia di Rosalina”, con testo e regia di Mariano Cirina, con la compagnia dell’I.P.S.I.A. “Antonio Meucci” (tutor il professor Gavino Mette). Infine – martedì 14 maggio alle 18 – va in scena “Turandot”, dalla celebre fiaba teatrale di Carlo Gozzi, con adattamento e regia di Francesco Civile per la compagnia del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II”(tutor la dottoressa Barbara Rotondo).
Un “cartellone” ricco e variegato fin nella scelta delle opere da mettere in scena, tra antiche tragedie e drammi elisabettiani, delitti immaginari e racconti ispirati alle cronache del Terzo Millennio, riflessioni artistiche e fiabe poetiche e crudeli: T-Challenge ritorna al Teatro Massimo di Cagliari con un’accesa finale, dove a mettersi in gioco sono non solo le compagnie ma anche i novelli critici che compongono la giuria popolare, con l’arduo compito di stilare una classifica sulle pices in concorso, valutando le performances dei loro coetanei e confrontandosi con i principi di una rigorosa estetica teatrale. Un progetto impegnativo ma anche stimolante in cui la scuola dialoga con il teatro, e viceversa, alla scoperta della potenza espressiva di un’arte millenaria capace di toccare le mente e il cuore, di affascinare e divertire, far sorridere e pensare: un rito laico, nato nell’antica Grecia e evolutosi nei secoli, in cui la rappresentazione dei dilemmi più spinosi e dei temi più complessi e attuali permette di rispecchiarsi attraverso allegorie e metafore e ragionare sulle questioni cruciali del presente, come del passato e del futuro dell’umanità. T-Challenge – il progetto del CeDAC Sardegna inserito nella programmazione di Legger_ezza / Promozione della Lettura – si propone di ristabilire quel circuito virtuoso tra arte e società, in cui il teatro rappresenta la moderna agorà, il luogo del confronto e del dibattito, per imparare a sublimare e contenere gli impulsi, in una simbolica catarsi, e a misurare torto e ragione, come a riconoscere l’importanza della giustizia, oltre a riscoprire i valori fondamentali della civiltà e la differenza tra il bene il male.