Coldiretti Giovani Impresa Sardegna
Coldiretti Giovani Impresa Sardegna: I Giovani Faro Dell’Agricoltura Del Futuro Con Idee Innovative, Senso Appartenenza E Voglia Di Condivisione.
A Oliena Davanti A Una Folta Platea Di Giovani Agricoltori Incontro ‘Infopac’ Su Novità E Opportunità Programmazione 2023/2027.I giovani di Coldiretti sono il faro e la speranza per l’agricoltura della Sardegna, nel prossimo futuro. In questo sono imprescindibili senso di appartenenza al mondo agro-pastorale, forte condivisione di idee e lavoro e impegno sociale e nelle comunità. Un ruolo non da poco e una sfida che i giovani di Coldiretti hanno sposato e vogliono portare avanti. Sono alcuni dei messaggi lanciati questi giorni dall’evento InfoPac che ha visto riunirsi i giovani Coldiretti Sardegna alla Cantina ‘Iolei Winery’ di Chiara Puddu, giovane di Oliena appartenente al gruppo di Giovani Nuoro-Ogliastra. Un appuntamento che Coldiretti organizza costantemente sui territori di tutta Italia per accendere riflettori e focus sulle varie tematiche del mondo agricolo europeo, nazionale e regionale e per fare il punto sull’architettura della Politica agricola comunitaria 2023-2027, con le opportunità in arrivo sul versante del sostegno al reddito agricolo, ma anche con le ombre che ancora devono essere allontanate dalla Pac in arrivo.
I TEMI. Tra gli altri temi su cui si è acceso il dibattito, alla presenza degli alunni dell’Istituto Costa-Azara di Sorgono, sono emersi l’importanza del lavoro che Coldiretti svolge sui territori attraverso gli uffici zonali nell’assistenza tecnica e in particolare nella presentazione delle domande di finanziamento per il sostegno al reddito in agricoltura, come sottolineato da Chiara Puddu, ma anche: l’importanza della formazione e delle esperienze lavorative, a casa e all’estero, come rimarcato da Andrea Sedilesu (Delegato del gruppo Giovani Nuoro-Ogliastra); l’importanza del sostegno dell’associazione con la sua Academy come strumento fondamentale di formazione continua; i passi necessari per l’avvio di una attività agricola per un giovane con il sostegno di Coldiretti attraverso il suo Manuale ad hoc “Dall’idea all’impresa agricola”, come rilanciato da Claudio Orefice, segretario regionale Coldiretti Giovani Sardegna, fino ai dettagli della Pac, illustrata da Giovanni Sechi, responsabile Centri assistenza agricola regionali di Coldiretti. Preziosi anche gli interventi dei due giovani, Nicola Ezza e Marcello Curreli, che hanno ricordato le attività che recentemente hanno visto coinvolto il gruppo Giovani Impresa Sardegna, durante la manifestazione del Brennero, sottolineando l’operato dell’Organizzazione nella battaglia per la tutela del Made in Italy.
COLDIRETTI. Ad aprire i lavori dell’appuntamento è stato il direttore Coldiretti Sardegna Luca Saba che ha lanciato un messaggio positivo di coinvolgimento del mondo giovanile nell’associazione: “Il senso di appartenenza e l’impegno dei giovani agricoltori è fondamentale per contrastare la rarefazione progressiva del tessuto sociale e di individualismo dilagante in molte regioni d’Italia compresa la nostra isola – sottolinea – dobbiamo invertire questa tendenza negativa così come quella che vede escludere sempre più i giovani dai settori trainanti delle nostre economie locali e che porterà, in breve tempo, ad accentuare ulteriormente il fenomeno della fuga dei nostri ragazzi con la conseguenza peggiore: la morte delle nostre comunità”. In chiusura dei lavori sono intervenuti il Direttore Coldiretti Nuoro -Ogliastra, Alessandro Serra e il Delegato regionale, Nicola Stefano Tuveri che ha detto: “in un momento storico in cui la vulgata parla di disaffezione dei giovani verso il mondo delle campagne, la considerazione che voglio fare è che solo l’attività di imprenditore agricolo rende veramente libero di autodeterminarsi e poter investire in un futuro nella propria comunità rurale – dice ai giovani – credeteci e metteteci sempre passione”.
Dopo l’incontro è seguita la visita aziendale, in particolare agli impianti di produzione ed etichettatura (processo produttivo spiegato dalla padrona di casa Chiara Puddu) con degustazione finale dei vini prodotti dalla cantina e pranzo con pietanze tipiche locali.