n”Di Cielo e di Terra”: a Cagliari la mostra che fa incontrare Mabi Sanna e Augusto Mola
Il 24 maggio, alle 18.30, la Sala d’Arte “Donne senza Volto” di via Arquer inaugura “Di Cielo e di Terra”, mostra bipersonale di Mabi Sanna e Augusto Mola curata dalla storica dell’arte Ivana Salis.
L’esposizione si configura come un dialogo tra le opere pittoriche e di design di Mabi Sanna e le creazioni ceramiche di Augusto Mola, il cui denominatore comune è quello di indagare l’universo femminile. Un’esplorazione che vede i due artisti attingere al patrimonio figurativo popolare della Sardegna, con i suoi abiti tradizionali, per giungere ad una lirica sintesi formale che offre una visione emblematica della donna.
I dipinti ad olio di Mabi Sanna, inediti legati alla sua ultima produzione, sono popolati da una pluralità di figure femminili prive di volto che si muovono all’unisono, espressione di una comunità animata da un sentimento di appartenenza e solidarietà con cui affrontare le vicissitudini dell’esistenza. Le sue donne prendono corpo sulla tela da stesure di colore materico ed emergono da uno sfondo velato ora di bruma ora di terra, immagine di spazio indeterminato e senza tempo. Imprescindibile nella ricerca espressiva di Mabi Sanna è la componente contemplativa nutrita dalle letture delle sacre scritture, fonte d’ispirazione e di riflessione sull’umanità tutta. Accanto alle tele troviamo i suoi lavori di design: le sedie “Donne senza Volto”. Antiche sedie, testimonianza del passato, trasformate in oggetti artistici da un linguaggio che guarda alla tradizione dell’intreccio tessile per elaborare linee contemporanee che, evocando le forme femminili, raccontano le storie di altrettante donne.
Augusto Mola presenta le “Sospese”, una serie di sculture frutto di un’innovativa ricerca che l’ha visto affermarsi nel panorama della ceramica sarda contemporanea. Una ricerca quella di Mola che rappresenta l’evoluzione di una lunga tradizione familiare iniziata dal nonno negli anni Trenta e proseguita con il padre, dal quale ha appreso le varie tecniche di lavorazione. Le “Sospese” sono delicate ed eleganti figure femminili in argilla smaltata, che svettano verso il cielo grazie a un perno metallico fissato a una base in pietra. È mediante un linguaggio sintetico ed essenziale che Mola ne definisce le forme affusolate e longilinee, e i particolari decorativi, una cuffietta, un corpetto, la manica di una camicia, che permettono di riconoscere l’abito delle donne di Desulo, di Ollolai o di Atzara.
Entrambi gli artisti, sottolinea Ivana Salis, “conducono una ricerca visiva che ha come perno fondante la figura femminile, derivata dall’iconografia della donna sarda in costume identitario. Con il riferimento al Cielo e alla Terra si sintetizza la poetica dei due, volta alla rappresentazione di soggetti che lasciano le forme consolidate della tradizione storica trasformandosi in una reinterpretazione personale, poetica, metafora di ascesa spirituale verso l’alto.”
All’inaugurazione, in programma venerdì 24 maggio alle 18.30 nella Sala d’Arte “Donne senza Volto”, in via Arquer 41, saranno presenti gli artisti Mabi Sanna, Augusto Mola e la curatrice Ivana Salis. La mostra “Di Cielo e di Terra” rimarrà aperta fino al prossimo 9 giugno e sarà visitabile giovedì e venerdì, dalle 18.30 alle 21.30, sabato e domenica la mattina dalle 10 alle 13 e la sera dalle 18.30 alle 21.30.
Mabi Sanna (Cagliari, 1967) dopo gli studi classici, si laurea in Giurisprudenza e svolge l’attività forense. Si appassiona sin da giovanissima alla pittura, formandosi da autodidatta. Dopo aver sperimentato diverse tecniche, scopre una particolare predilezione per la pittura ad olio su tela. Nel 2003 il ritorno al paese natio del padre, Anela, e la partecipazione alla processione notturna di Sant’Efisio in abito sardo, sono l’occasione per riavvicinarsi alle tradizioni della sua terra e trovare l’ispirazione per i suoi dipinti. Decide di far parlare il corpo della donna e nel 2007 espone le sue opere nella Chiesa di Sant’Efisio a Cagliari, nel 2008 espone in una mostra curata da Massimo Antonio Sanna. Nel 2010 ritorna nella Chiesa di Sant’Efisio con una personale curata da Fernando Ferrigno ed espone a Spoleto al Festival dei Due Mondi con la direzione artistica di Vittorio Sgarbi.
Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia e al Premio Sulmona dove riceve una menzione speciale. Mentre nel 2014 partecipa al Premio Pio Alferano a Castellabate. Dal 2009 ad oggi ha partecipato a numerosi concorsi d’arte e a mostre collettive a Palermo, Verona, Barcellona, Mantova, Ferrara, Londra. Nel 2018 un suo dipinto viene battuto all’asta e aggiudicato presso il museo Sainsbury Centre for Visual Arts – University of East Anglia, a Norwich in Inghilterra.
Nel 2022 organizza e partecipa la mostra collettiva itinerante in tutta Italia “Donna Natura” con le artiste del Soroptimist International d’Italia. Nello stesso anno apre la sua sala d’arte a Cagliari, nel quartiere storico della Marina. Nel 2023 tiene una mostra personale al Convento dei Cappuccini di Quartu Sant’Elena curata da Ivana Salis, espone le sedie “Donne Senza Volto” al MURATS di Samugheo e nell’ambito del “Seminario Arte MUBAQ” a L’Aquila, e partecipate a due mostre collettive a Messina e a Cagliari.
Augusto Mola (Cagliari, 1974) artista completo e versatile, noto per la sua abilità nella ceramica, nel disegno e nella decorazione. Ha appreso le tecniche della ceramica dal padre, Stelio Mola, esperto artigiano. La sua famiglia vanta una lunga tradizione artistica, iniziata quasi a un secolo fa con il nonno Alessandro Mola che fu scultore e ceramista di rilievo nazionale. Dopo aver partecipato a varie mostre e concorsi d’arte sin dalla metà degli anni ’90, nel 2000 Augusto si allontana temporaneamente dal mondo della ceramica per esplorare altri progetti lavorativi, pur continuando a coltivare la sua passione per l’arte. Nel 2019, ritorna alle sue radici di ceramista con una serie di opere che riflettono la sua attenzione per i dettagli e il realismo.
Le sue creazioni, spesso ispirate da sensazioni ed emozioni, sono il risultato di uno studio accurato dell’anatomia e di una tecnica impeccabile. La sua arte, caratterizzata da eleganza, precisione e passione, porta avanti il ricco patrimonio artistico della sua famiglia. Le sue opere sono state esposte in diverse mostre e eventi artistici in Sardegna, in Italia e all’estero, tra cui “Tessingiu” a Samugheo, una mostra personale alla galleria “Su Triaxu Art Gallery” di Sant’Antioco, la Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna a Mogoro, una personale a Cagliari dove racconta la storia della famiglia attraverso le opere create dal nonno, dal padre e le sue.
Nel 2023 espone un’opera raffigurante la Sacra Famiglia nel colonnato di Piazza San Pietro in Vaticano. A febbraio 2024 espone alla Octopus Heart Center di Bruxelles. Ad aprile ha ricevuto il premio “Manos de Oro” 2024. È stato selezionato per la Biennale d’arte di Roma 2024 con la menzione per la scultura che gli vale l’ingresso alla selezione nazionale a giugno 2024.