Ne parleranno con l’autrice il giornalista de Il Manifesto, Costantino Cossu e Rita Marras delle direttive di GenerAternative.
GenerAlternative presenta il libro di Aide Esu
GenerAlternative associazione politica e culturale si è costituita nel 2019 con lo scopo di pensare e attuare nuove modalità e strumenti di intervento politico e culturale, appunto generare alternative.
Si fonda sui valori della democrazia, libertà, antifascismo, antirazzismo, del lavoro, libertà di orientamento sessuale, autodeterminazione dei popoli, dell’antimilitarismo e contro la guerra, della solidarietà e della ridistribuzione della ricchezza, azzeramento dello sfruttamento delle risorse naturali.
E’ infatti urgente la trasformazione totale del sistema capitalista che governa e che ci sta portando verso il collasso politico, ambientale, sociale e culturale e che ci sta portando la guerra in casa. Tutti e tutte siamo chiamati ad un impegno diretto e personale, in un coinvolgimento che deve incidere sulla situazione presente e essere un lascito positivo per le generazioni che verranno.
Oggi è più che mai necessario organizzare la disobbedienza e il dissenso, investire nell’ascolto delle diverse forme di organizzazione sociale per trovare soluzioni alle difficoltà del presente, fare politica e rivendicare il bello di pensare, elaborare e agire insieme. Le differenze sono valori. Occorre progettare interventi che promuovano la bellezza, la cura dell’ambiente, la salute della nostre comunità, ed è indispensabile creare connessioni culturali con tutto il resto della Sardegna e il mondo. Il mondo è l’orizzonte di GenerAlternative.
Il libro
Sole, spiagge, mare e natura selvaggia è l’iconografia turistica della Sardegna, una narrazione che stride con la realtà della militarizzazione del suo territorio. Dalla fine degli anni Cinquanta l’isola è un hub strategico per i test sulle armi e per l’addestramento delle forze armate italiane e della Nato. Il suo destino militare l’accomuna ad altre isole, dal Mediterraneo al Pacifico, anch’esse assoggettate a opacità istituzionali e a forme di estrattivismo, dipendenza ed esclusione, ma anche produttrici di cicliche forme di resistenza e nuove soggettività.
Le dinamiche decisionali interstatali, l’uso di dispositivi discorsivi per la costruzione del consenso fondato sulla contrapposizione modernità-arretratezza, le conseguenze delle attività addestrative e sperimentali sull’ambiente e sulla salute, l’emergere del rischio nella sfera pubblica locale contrapposta alla minimizzazione del rischio da parte delle istituzioni, le forme di resistenza locali sono i diversi piani della militarizzazione presi in esame dal testo.
Queste letture contribuiscono a svelare le ambiguità, i dinieghi e i mancati riconoscimenti del diritto alla salute e alla tutela ambientale originati dalla militarizzazione in tempo di pace. Mostrano, inoltre, come gli intrecci dei dispositivi giuridici, degli esiti tecnico-politici e delle relazioni interstatali siano riconducibili, in materia militare, a una compromessa sovranità italiana.
Aide Esu
insegna sociologia all’Università di Cagliari, si è formata in Francia e negli Stati Uniti, è stata Fulbright Distinguished Chair all’Università di Pittsburgh. Ha scritto articoli scientifici e contributi in volume sulla militarizzazione della Sardegna e su memoria e naturalizzazione della violenza nel conflitto tra Israele e Palestina.
Costantino Cossu: giornalista, scrive per Il Manifesto
Rita Marras: direttive di Generalternative