Hai mai pensato all’impatto ambientale che causa lo smartphone che tieni in mano? O al computer che utilizzi per lavoro? Il lago Baotou ne è un esempio.
Il lago Baotou: il prezzo della tecnologia
Il lago Baotou è un lago artificiale che si trova nella città di Baotou, nella regione della Mongolia Interna, in Cina. Chiamarlo “lago” non è proprio corretto perché, in realtà, si tratta di una discarica di liquami tossici provenienti dalle fabbriche siderurgiche che producono i materiali utilizzati per realizzare prodotti hi-tech
Il lago Baotou, lungo ben 11 km, è visibile anche su Google Maps e appare come un’enorme macchia nera.
Come è nato il lago Baotou
60 anni fa quest’area era prevalentemente agricola, ricca di terreni fertili. Ma quando nel sottosuolo di Baotou sono stati scoperti minerali preziosi, il villaggio agricolo ha dovuto sopportare il peso dell’industria mineraria, rendendolo il simbolo dell’inquinamento.
Dietro questo disastro ambientale si trova lo sfruttamento delle “terre rare”. Non bisogna farsi ingannare dal nome perché, in realtà, sono presenti in buona parte della crosta terrestre e la loro raccolta e lavorazione ha un forte impatto sull’ambiente.
Le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici e sono fondamentali per la maggior parte delle tecnologie moderne, tra cui smartphone, Tv led, batterie e tanto altro.
Il paradosso sta nel fatto che sono fondamentali anche per l’industria green, che hanno l’obiettivo di ridurre l’inquinamento ma, che allo stesso tempo ne sono la causa. Le “terre rare”, infatti, vengono utilizzate per la produzione dei motori delle macchine elettriche e delle turbine delle pale eoliche.
La Cina detiene quasi un monopolio sulla produzione di terre rare. Questa produce circa il 95% della fornitura mondiale anche se nel suo territorio contiene solo il 30% delle terre rare al mondo.
Le conseguenze del lago Baotou
Come già detto, la raccolta e lavorazione delle terre rare ha un forte impatto sull’ambiente. Questo perché per isolare i singoli metalli e necessario trattarli con acidi, come l’acido fluoridrico e l’acido solforico. Questi producono liquami di scarto che penetrano nel terreno, inquinandolo. La colorazione nera del lago di Baotou è data dalle grandi quantità di acque reflue nere versate ormai da decenni.
Questa enorme distesa di liquami tossici porta con sé una serie di conseguenze disastrose come inquinamento, danni alla salute umana e all’ecosistema. Le fonti idriche ormai sono contaminate da materiali chimici e radioattivi provocando, tra gli abitanti, problemi respiratori e malattie croniche.
Reportage di Tim Maughan
Il giornalista Tim Maughan ha visitato il lago di Baotou e nel suo reportage sul sito della BBC scrive “Avevo visto alcune foto prima di partire per la Mongolia Interna, ma nulla mi aveva preparato a quello spettacolo. È un ambiente davvero alieno, distopico e terrificante. Il pensiero che sia opera dell’uomo mi deprimeva e terrorizzava, così come la consapevolezza che questo era il sottoprodotto non solo dell’elettronica di consumo che avevo in tasca, ma anche di tecnologie verdi come le turbine eoliche e le auto elettriche di cui siamo così compiaciuti nell’ovest”.
“Dopo aver visto personalmente l’impatto dell’estrazione di terre rare, è impossibile vedere i gadget che utilizzo tutti i giorni allo stesso modo. Mentre guardavo Apple annunciare di recente il suo orologio intelligente, un pensiero mi ha attraversato la mente: una volta realizzavamo orologi con minerali estratti dalla Terra e li trattavamo come preziosi cimeli di famiglia; ora utilizziamo minerali ancora più rari e vorremo aggiornarli ogni anno. Le aziende tecnologiche ci spingono continuamente ad aggiornare; per acquistare il tablet o il telefono più recente. Ma non posso dimenticare che tutto inizia in un posto come Baotou, e in un terribile lago tossico che si estende fino all’orizzonte”.
Esistono soluzioni?
Le terre rare sono importati per il progresso tecnologico ma è altrettanto importante bilanciare il loro utilizzo con pratiche sostenibili e responsabili per proteggere l’ambiente e la salute umana.
Uno degli obiettivi è quello di migliorare le pratiche di estrazione e raffineria per ridurre l’impatto ambientale. Per questo la Cina sta, implementando politiche più severe per controllare l’inquinamento.
Una soluzione è il riciclo delle terre rare da prodotti tecnologici dismessi, riducendo la domanda di nuove estrazioni e limitando i rifiuti.
In generale, per affrontare le problematiche del lago di Baotou, ma non solo, è necessario un approccio che combini tecnologie avanzate, regolamentazioni più severe e iniziative di bonifica ambientale. Ma per poter implementare queste soluzioni è necessario l’impegno tra governi, industria e cittadini.
Un primo passo importante, è la maggior consapevolezza di tutti i cittadini sui problemi ambientali e sanitari associati all’industria delle terre rare. Questo contribuisce a promuovere cambiamenti positivi verso una gestione più responsabile delle risorse e dell’ambiente, spingendo a trovare soluzioni innovative per affrontare i problemi ambientali, promuovendo tecnologie più pulite e processi produttivi più sostenibili.
Per leggere il reportage di Tim Maughan clicca qui
Giulia Mascia