“Il viaggio di Shuna” è un manga one-shot del famoso regista giapponese Hayao Miyazaki. Pubblicato per la prima volta nel 1983 sulla rivista Animage di Tokuma Shoten è stato finalmente tradotto in italiano e distribuito dalla casa editrice Bao Publishing.
“Il viaggio di Shuna”
Il manga, pubblicato per la prima volta nel 1983 sulla rivista Animage di Tokuma Shoten è stato finalmente tradotto in italiano e distribuito dalla casa editrice Bao Publishing (traduzione di Prisco Oliva) nell’ottobre del 2023. Hayao Miyazaki aveva realizzato questo lavoro contemporaneamente a quello di “Nausicaä della valle del vento”, con il quale condivide molti aspetti del design stilistico.
Un manga composto da sei capitoli e 147 tavole create completamente con l’acquerello, attraverso colori tenui e disegni decisi, che immergono il lettore nel magico mondo del regista, esattamente come in un film, dando vita ad un’atmosfera davvero magica.
La storia
“Non si sa con certezza quando avvennero queste vicende: forse in un passato lontano ormai incerto, o forse in un futuro remoto. C’era una volta, sul fondo di un’antica valle scavata da un ghiacciaio, un minuscolo regno dimenticato da tempo.”
Inizia così il racconto del viaggio del piccolo principe Shuna, erede di un regno inospitale, insieme al suo Yakkul, suo fedele destriero ed amico (presente anche nel racconto “La principessa Mononoke”). Il suo popolo patisce la fame e le uniche forme di sostentamento sono la coltivazione di “hiwabie”, un tipo particolare di germogli, e l’allevamento, ma la vita è estremamente difficile e faticosa a causa delle condizioni del territorio.
Un giorno Shuna incontra un viandante in fin di vita e lo accoglie nel suo regno per prendersene cura: il viaggiatore, in realtà un principe di un regno lontano, prima di morire consegna a Shuna dei semi di una pianta che produce grandi spighe dorate e che afferma essere più forte e resistente dell’hiwabie. Semi d’oro, in grado di garantire prosperità alla popolazione.
Quei semi d’oro, però, sono ormai morti e improduttivi e per trovarne altri è necessario un lungo e pericoloso viaggio verso occidente, in un luogo ai confini della terra.
Il principe Shuna decide coraggiosamente di intraprendere questo viaggio per il bene del suo popolo e della sua terra. Durante il cammino incontrerà Thea, ragazza che ricalca perfettamente i tratti delle tipiche eroine nate dalla mente creativa di Miyazaki: una ragazza forte, indipendente, che non si tira indietro di fronte alle difficoltà.
Riuscirà il principe Shuna a recuperare e portare i semi d’oro nel suo regno per salvare il suo popolo?
Curiosità
“Il viaggio di Shuna” si ispira alla leggenda tibetana “Il principe che divenne cane”, una storia molto simile a quella narrata da Miyazaki, che narra la storia di un principe che ha deciso di intraprendere un lungo e difficile viaggio per salvare il suo popolo dalla fame. Il principe riesce così a sottrarre i chicchi d’orzo al Re Drago che, per questo motivo, lo punisce e lo trasforma in un cane. Il principe viene, però, salvato dall’amore di una ragazza e riesce infine ad aiutare il suo popolo.
Hayao Miyazaki, nella postfazione del manga, tiene a precisare come quella tibetana sia l’unica civiltà basata sull’orzo, un cereale che si è diffuso a partire dall’Asia Occidentale. Non a caso, infatti, il viaggio del principe è proprio un viaggio verso l’Occidente.
Anche in questa storia, dunque, non mancano riflessioni importanti sulla società e sull’uomo: la corruzione è dilagante, la schiavitù diventa sistema e la sete di potere attanaglia l’essere umano; anche in questo racconto, come in “Nausicaä della valle del vento”, è insita l’idea del sacrificio per raggiungere un risultato più grande: il bene del proprio popolo.
Elena Elisa Campanella