“Vintage Day” seconda edizione: il tema della sostenibilità
Un’iniziativa gratuita e aperta a tutti per discutere di sostenibilità e sensibilizzare i cittadini ad una moda etica e sostenibile, attraverso la buona pratica del riciclo e del riuso. Il bellissimo giardino botanico di Villa Satta ha fatto da sfondo all’incontro e le selezioni musicali dei dj Andrea Tramonte e Anastasiya Bogach hanno impreziosito l’atmosfera.
La docente di storia della moda Alice Tolu ha curato ed organizzato l’evento: “Il direttore Antonio Lupinu, insieme ai coordinatori del corso di fashion Massimo Noli e Nicola Frau, hanno deciso di aprire la scuola per un evento rivolto alla città. Abbiamo proposto una selezione vintage di upcycling e preloved clothing per avvicinare i giovani a un acquisto diverso e consapevole, non solo etico ma anche legato alla ricerca.
Il vintage è un capo che deve avere almeno venti anni ed è proprio caratterizzato da capi che identificano quel decennio preciso con caratteristiche di tessuto, taglio e colore. L’acquisto del preloved o dell’upcycling ci avvicina sempre di più a un mondo sostenibile, perché non abbiamo bisogno di avere armadi pieni di roba: continuare a produrre capi di abbigliamento che non ci servono non ha più senso, non fa bene al mondo e non fa bene alle nostre scelte.”
Gli espositori
Nello splendido giardino botanico di Villa Satta gli espositori hanno proposto al numeroso pubblico presente non solo capi d’abbigliamento, ma anche accessori, oggettistica e pezzi d’arredo.
Gli espositori selezionati presenti erano: Signora P, May Mask, Recyclerie, Effe Glamour Vintage, Instradavintage, Migda, Coquette box, Frida l’angolo vintage e Sinu-i.
Silvia Macina, “Frida l’angolo vintage”, viene da Alghero, si occupa di vintage da undici anni e ha deciso di esporre i suoi capi e accessori per l’occasione: “Ho tenuto il mio negozio per dieci anni ma adesso ho deciso di lavorare online su appuntamento. Tre punti vendita, ad Alghero Sassari ed Olbia, vendono i miei capi ed accessori. Mi occupo di abbigliamento vintage maschile e femminile e anche oggettistica e accessori.”
Anche Valentina, del Sinu-i studio, viene da Alghero e ha deciso di esporre i suoi capi questa mattina:
“Io e Ludovica, la mia collega, abbiamo deciso di esporre qui perché ci sembrava un’ottima occasione ed è la prima volta per noi a Cagliari. Ci occupiamo di upcycling, quindi tutti i capi sono elaborati a partire da tessuti e capi vintage che vengono poi rielaborati per dar vita ad un nuovo capo.”
Da una gonna lunga si ricava uno splendido corpetto, da un blazer è nato un baby doll, un vestito lungo si è trasformato in una gonna a portafoglio. Tutti i capi, anche quelli con dei piccoli difetti, prendono nuova vita grazie al loro lavoro e alla loro creatività.
Un’iniziativa importante accolta con favore dai numerosi cittadini presenti, creata per avvicinare sempre di più le persone a un acquisto diverso e consapevole e per promuovere l’idea di una moda responsabile attraverso la buona pratica del riuso.
Elena Elisa Campanella
QUI il servizio VIDEO con intervista alla docente di storia della moda Alice Tolu:
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