Imbarcazione confiscata agli scafisti, in Sicilia, ora ritorna in Sicilia
Imbarcazione confiscata agli scafisti, in Sicilia, ora ritorna in Sicilia ma come Motovela della legalità, della memoria e arriverà il 23 Maggio, nel giorno dell’anniversario dell’attentato al giudice Giovanni Falcone.
L’Oceanis 473 clipper, divenuta MareNostrum Dike, è salpata alle ore 9 e 34 da Napoli. In questo momento sta costeggiando la Campania, è entrata nel Parco Nazionale del Cilento. A bordo anche un ragazzo dell’area penale di Napoli, divenuto sub e vincitore della Borsa di Studio dedicata al Mare.
Rosario Santanastasio ( Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia) : “Per noi è un modo per ricordare Falcone, la scorta, la moglie, perchè come lui crediamo che attraverso la conoscenza possa esserci la luce. Questa imbarcazione era stata sottratta agli scafisti, proprio in Sicilia, era luogo di sofferenze. La Procura di Ragusa l’ha data in custodia ad Archeoclub D’Italia. L’abbiamo trasformata in luogo di legalità, in motovela della legalità. A bordo i ragazzi del riscatto, la stampa e i magistrati, i ragazzi delle scuole siciliane. Il 23 serà partiremo da Palermo per portare messaggio di Legalità a Napoli”.
“E’ salpata alle ore 9 e 34 di oggi, da Napoli, la Motovela della Legalità. In realtà la partenza era stata programmata per il 21 ma le condizioni del mare hanno indotto ad anticipare la partenza, in quanto per i prossimi giorni è previsto mare mosso sul Medio e Basso Tirreno. Imbarcazione sottratta agli scafisti, in Sicilia, data in custodia ad Archeoclub D’Italia, dalla Procura della Repubblica di Ragusa è diventata MareNostrum Dike e ritornerà in Sicilia come luogo di legalità nel giorno dell’anniversario dell’attentato al giudice Giovanni Falcone. L’imbarcazione è una Oceanis 473 clipper con un massimo di 12 posti, ma sulla quale gli scafisti facevano salire anche 115 persone, trafficando uomini. Era un luogo di sofferenza, di pianti, noi l’abbiamo trasformata in motovela della legalità, in luogo di attività sociali, di laboratori di conoscenza, di cultura, luogo di legalità dando la possibilità alle nuove generazioni di salire per ascoltare buoni esempi e vedere buone azioni di legalità e di riscatto sociale. L’Oceanis si chiama MareNostrum dal nome della nostra struttura marina e Dike dal nome della dea della giustizia nella mitologia greca. Il 23 Maggio la motovela della legalità salperà arriverà a Palermo. A bordo saliranno le scuole della Sicilia, saliranno i ragazzi di oggi. A bordo magistrati, rappresentanti del volontariato culturale e ci sarà Umberto, ragazzo dell’area penale di Napoli, divenuto Sub tramite il progetto Bust Busters. Gli studenti non solo vedranno video e foto di tutte le attività di promozione sociale, promozione culturale di valorizzazione del patrimonio ambientale che abbiamo fatto con al MareNostrum Dike, ma conosceranno la storia della Motovela divenuta luogo della memoria. A bordo, con i ragazzi, avremo i magistrati impegnati nella lotta alle mafie. Sarà un momento forte, unico, innovativo. Il 23 sera faremo inizieremo il percorso inverso con arrivo a Napoli tra il 25 e il 26”. Lo ha annunciato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia.
L’Oceanis 473 clipper era imbarcazione con la quale gli scafisti trafficavano persone. Sottratta e confiscata, in Sicilia, la Procura di Ragusa l’ha data in custodia ad Archeoclub D’Italia che ha dato all’imbarcazione una seconda vita. Oggi non è più luogo di sofferenze e illegalità ma è MareNostrum Dike, luogo di riscatto, di vita, di conoscenza. La Motovela ritornerà in Sicilia come Motovela della legalità, la mattina del 23 Maggio, quando a Palermo sarà accolta dalle scuole siciliane.
La MareNostrum Dike abbraccia i ragazzi di Biust Busters e i giovani delle scuole siciliane.
“MareNostrum è il Dipartimento Marino di Archeoclub D’Italia, la struttura attraverso la quale Archeoclub D’Italia sviluppa e mette in campo programmi e progetti, attività di conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale marino. Bust Busters è un progetto partito da circa due anni – ha dichiarato Francesca Esposito, Referente Attività Sociali della MareNostrum di Archeoclub D’Italia – che vede insieme MareNostrum di Archeoclub D’Italia, Marina Militare Italiana, Corpo Militare dell’Ordine di Malta, Centro di Giustizia Minorile della Campania. Grazie a questo progetto, al termine di un percorso formativo con lezioni teoriche ma anche sul campo, dunque di pratica, i ragazzi dell’Area Penale di Napoli che hanno voluto aderire, hanno potuto avvicinarsi alla conoscenza del patrimonio geologico, ambientale, archeologico subacqueo, ma allo stesso tempo hanno potuto conoscere le tecniche di immersione, di pronto soccorso e conseguire il brevetto per poi diventare OTS, dunque Operatori Tecnico Subacquei ma anche guide turistiche subacquee. Umberto ha poi vinto una Borsa di Studio che abbiamo voluto dedicare al grande patrimonio ambientale del Mare e la MareNostrum, il 23 Maggio arriverà in quella regione che è la Sicilia dove è nata la prima Soprintendenza del Mare. Umberto, in questi minuti è a bordo della Marenostrum Dike, imbarcazione confiscata agli scafisti, sottratta alla criminalità, strappata all’illegalità e il 23 Maggio con ogni probabilità parlerà ai ragazzi siciliani e parlerà di illegalità e legalità. La sua sarà una storia – modello, per far comprendere alle nuove generazioni che la luce c’è! “.