“La Costituzione Italiana e gli Ordini Cavallereschi Italiani. Verso i Cavalieri della Sanità”. Biblioteca della Camera dei Deputati Palazzo San Macuto. Sala del Refettorio. Roma, 2 maggio 2024.
ROMA 4 MAGGIO 2024 – Presso la splendida Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto sede della Biblioteca della Camera dei Deputati in Roma si è svolto un interessante dibattito sulla Costituzione Italiana e gli Ordini Cavallereschi, un pomeriggio culturale moderato dal Cavaliere Dottoressa Chiara Benedetta Rita Varisco -Giurista e Criminologa, Officer Distrettuale per prevenzione Bullismo per il Distretto LION 108 Ib1, Presidente Lions Club Lombardia Cavalieri di San Maurizio- che ha diretto la presentazione dei libri “La Costituzione Italiana a 75 anni dalla sua emanazione” e “Gli ordini cavallereschi Italiani. I sistemi premiali conferiti e riconosciuti dalla Repubblica Italiana”.
Un convegno internazionale che ha visto la partecipazione del Lions Club Carate Brianza Cavalieri e il Lions Club Lombardia Cavalieri di San Maurizio, con l’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia sezione di Monza e Brianza, l’Associazione Medici di Origine Straniera (AMSI), il Movimento Uniti per Unire, l’Unione Medica Euro Mediterranea (UMEM), Fraternitas, Unione Sportiva Euro Mediterranea (Usem), Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), La Scuola Internazionale Unione per l’Italia, unitamente a Radio Co-mai Internazionali ed il Centro Medico Iris Italia.
Tra i graditissimi ospiti che hanno preso parte al dibattito S.E. Sayed Altayeb Ahmed, Ambasciatore della Repubblica del Sudan e Rappresentante Permanente dell’ONU, che non ha fatto mancare i suoi ringraziamenti a tutte le associazioni che hanno voluto la sua presenza, in primis Co-mai, Umem, Uniti per Unire e Amsi, nonchè a tutta la parte organizzativa dell’evento, con in primo luogo l’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia sezione di Monza e Brianza.
Da parte dell’ambasciatore, non sono mancati, accanto a quelli del Prof. Aodi, gli appelli all’Italia, da sempre paese amico del Sudan, a portare avanti gli aiuti umanitari verso la sanità sudanese e tutto il popolo sudanese.
Lo stesso ambasciatore ha ringraziato dell’invito ricevuto, accanto al Prof. Aodi, per la prossima partecipazione alla messa a dimora di ulivi per la memoria vittime Covid19 e per la richiesta di pace del mondo in Brianza, iniziativa patrocinata dall’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia sezione di Monza e della Brianza. L’ambasciatore ha condiviso e apprezzato ampiamente tale filantropico progetto che si terrà il prossimo 15 maggio.
E’ poi toccato al Cavaliere Dottoressa Chiara Benedetta Rita Varisco, che ha enunciato una lectio magistralis sulla Magna Charta Italiae, citando illustri madri e padri della Costituzione Italiana e ha sottolineato l’urgenza di trasmettere ai giovani i valori costituzionali per eradicare il bullismo e cyberbullismo, anche attraverso la distribuzione gratuita alle studentesse e agli studenti della Carta Costituzionale nelle scuole di ogni ordine e grado promuovendo l’educazione civica e il rispetto ambientale. Inoltre, è seguita una riflessione riguardo il diritto fondamentale alla salute sancito dall’art. 32 Cost.
Ha preso poi la parola il Professore Alessio Varisco, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Centennial Charter President del Lions Club Carate Brianza Cavalieri e presidente dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia sezione di Monza e Brianza, autore di molteplici volumi sugli ordini dinastici e i sistemi premiali custoditi nelle maggiori biblioteche nazionali (Quirinale, Farnesina, Braidense, Laurenziana, Casanatense, National Gallery of Londo, Library of Congress di Washington) e prestigiosissime università estere (Berkley, Chicago, Harvard, Illinois, New York, Priceton, Stanford, Yale, Zurigo, oltre alla Sorbona di Parigi, Oxford e nel “Regesta Imperii” nelle università tedesche), presentando la figura dei cavalieri nell’iconografia partendo da San Maurizio, capitano della legione tebea, e passando a San Martino di Tours che “divide il mantello con il povero”. Ecco questa l’urgenza dell’essere cavalieri, del farsi prossimi. Ha sottolineato che ogni anno il Capo di Stato emana un D.P.R. che prevede criteri per il conferimento dell’onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, nonché i numeri totali degli insigniti annuali, anche per rispettivi gradi. Di norma, i conferimenti avvengono su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri e le liste vengono pubblicate il 2 giugno, Festa della Repubblica, e il 27 dicembre di ciascun anno -in occasione del festeggiamento della “Costituzione Italiana” pubblicata il 27 dicembre 1947 in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.298-.
Ha discusso ampiamente degli ordini cavallereschi che derivano da quegli Ordini Militari -costituiti, durante un periodo dominato dalla tripartizione sociale (oratores, bellatores et laboratores), di una “personalità mista” di milites/monachi ovvero “Monaci in Arme”- che difendevano le rotte di pellegrini verso i Loca Sancta e verso Santiago. I primi quattro Cavalieri di Apocalisse presentano un simbolismo cromatico che ritorna negli Ordini Militari (Giovanniti, Templari, Teutonici e Lazzariti) per difendere gli ultimi. Nasce un’etica cavalleresca grazie a San Bernardo di Chiaravalle l’autore del “De Laude Novae Militiae” che diviene il manifesto della nuova cavalleria!
Nell’ambito cristiano l’ultimo Libro della Bibbia, l’Apocalisse -che significa la Rivelazione di Cristo-, presenta il giudizio di Dio sulla storia e Cristo tornerà su un cavallo bianco, così anche la presenza nell’apocalittica orientale che vede sia Buddha che Maometto tornare su un cavallo bianco. Questa particolarità ha spinto il Professore alla ricerca di un’immagine che porta la pace. L’hippos leukos -dal greco significa “cavallo bianco”- metonimia del simbolo cristico, è il giudizio di Dio sulla storia, è l’immagine dell’Imperatore catafratto ed è il simbolo della potenza divina. Durante il medioevo i cavalieri cristiani, così come anche nei caravanserragli islamici, garantivano la sicurezza dei pellegrini. Il termine “peregrinus” indica lo “straniero” e indentifica in tutte le culture l’Homo Viator, superamento dell’Homo Religiosus, evoluzione dell’Homo Faber. Nel percorso evolutivo, in tutte le religioni e a qualunque latitudine, il pellegrino va verso i “loca sacra” e vuole raggiungere un luogo che è santificato dalla presenza del divino per migliorarsi. Alla fine del pellegrinaggio ciascun uomo è diverso ed è totalmente un “homo novus” redento dalla fatica dell’aver raggiunto l’agognata meta: il Gange, Gerusalemme, Roma o La Mecca. Nasce un concetto di rete dei cosiddetti “Hospitia” -degli “ospedali” per l’assistenza e la cura dei molteplici pellegrini, talvolta con degli Xenodochia o semplicemente con una “infermieria” per coloro che abbisognavano di cure-. Si pensi che anche durante l’Alto Medioevo si occupò dei “pellegrini” -cioè degli stranieri- il sistema plebano, quindi ciascuna piccola comunità cristiana. Con il sorgere, invece, degli Ordini Militari -l’Ordo Hospitalarius Sancti Ioannis Hierosolymitani, i Pauperes Pauperes commilitones Christi templique Salomonici, l’Ordo Fratrum Domus Hospitalis Sanctae Mariae Teutonicorum in Jerusalem e l’Ordo Militaris et Hospitalis Sancti Lazari Hierosolymitani- si assicurano delle istituzioni cavalleresche a presidio di questa categoria di “ultimi” e cioè i pellegrini che a partire dal Sommo Pontefice Bonifacio VIII si riverseranno sulla città eterna -che già era la “Nova Hierusalem” a seguito dei potentati cristiani- e vedrà ciclicamente con cadenza cinquantennale e poi venticinquennale la celebrazione dei “Giubilei Ordinari” e anche i “Giubilei Straordinari” muovendo milioni di cristiani verso Roma. Nascono a partire dal XV degli Ordini Cavallereschi e successivamente i cosiddetti “ordini di merito”, tra cui dal 3 marzo 1951 con Legge 178 l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana conferito anche per ragioni di cortesia internazionale ai Capi di Stato Esteri -nella forma del Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone- e a personalità -benemeriti- che si siano distinte nei diversi campi (arti, lettere, scienze e volontariato). Il Professore Varisco ha poi sottolineato l’importanza del dedicarsi al prossimo, così come San Giorgio e San Martino presentando anche alcuni spunti iconografici.
Queste figure, incontrovertibili, fanno emergere l’urgenza di un club di servizio che potrà chiamarsi “I Cavalieri della Sanità” attivo nella riflessione e condivisione di tematiche culturali, anche sportive, propositore e diffusore di un’educazione della buona sanità, della prevenzione, ma soprattutto attento al dialogo e all’integrazione, nel solco delle libertà sancite dalla nostra Costituzione Italiana che merita di essere conosciuta. Da anni il Professore Varisco si dedica alla sua divulgazione, ne ha regalate oltre seimila, nelle scuole di ogni ordine e grado promuovendo anche attività di prevenzione e di contrasto alla dilagante piaga del bullismo e di tutela ambientale. Ecco che in Brianza proprio grazie alla sezione provinciale di Monza e della Brianza dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia sono stati messi a dimora oltre duecento ulivi a Besana in Brianza, a Carate Brianza, a Concorezzo, a Correzzana, a Desio, a Lentate sul Seveso, a Meda, a Monza, oltre che in altre provincie in collaborazione con il Lions Clubs a Pessano con Bornago (MI), a Inverno Monteleone (PV), a La Valletta (LC) e a Pioltello (MI). L’auspicio di poterne piantare ancora di più per una richiesta di pace nel mondo!
L’Ufficiale Professore Alessio Varisco ha sottolineato poi l’importanza dei cavalieri a favore delle categorie più fragili, promuovendo un momento di riflessione e condivisione, su temi chiave come cultura, sport, buona sanità, prevenzione, dialogo, integrazione. Nel panorama del diritto alla salute e al benessere, l’attenzione dovrebbe essere concentra sempre più sull’aspetto, richiamato da papa Francesco, della solidarietà e della prevenzione: due pilastri fondamentali per costruire una società sana e resiliente. In questa prospettiva, l’evento internazionale odierno ha proposto l’urgenza della costituzione del club digital “I Cavalieri della Sanità”.
L’evento del 2 maggio 2024 è servito a favorire il dialogo tra popoli, mirando a promuovere la sostenibilità dei servizi sanitari e a esplorare nuove modalità per essere solidali e proattivi nella prevenzione delle malattie.
A tal proposito nascerà un fondamentale protocollo di intesa tra l’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia sezione di Monza e della Brianza e tutte le altre Associazioni intervenute, senza dimenticare l’impegno dei tanti comunicatori e giornalisti.
«Siamo di fronte ad un evento internazionale con due aspetti importanti paralleli. Uno è il ruolo dei medici e dei professionisti sanitari nella società globalizzata, le cui competenze, di concerto con le istituzioni, devono soddisfare sempre di più il fabbisogno crescente di una popolazione che tende ad un pericoloso invecchiamento. L’altro è la necessità che una sempre più buona sanità possa essere un richiamo importante alla solidarietà, al sostegno verso le persone in difficoltà, laddove le indispensabili specializzazioni che occorre colmare per rispondere alle nuove sfide di tutti i giorni del mondo sanitario non siano solo una battaglia scientifica da vincere in termini di cure, ricerche e prevenzione, nonché di formazione costante, ma anche di supporto a chi ha più bisogno nella nostra collettività. Perché non si può non tener presente nel contesto italiano che occorre costruire una sanità sempre più efficiente, anche per garantire a tutti gli stessi livelli qualitativi, soprattutto a chi è maggiormente in difficoltà.
Non dimentichiamo che ci avviciniamo al Giubileo del 2025, e questo evento-dibattito, con l’impegno di tutte le associazioni sopra citate, vuole essere una delle tante tappe di avvicinamento ad un momento di coesioone, dialogo interreligioso così importante come quello che ci attende tra un anno circa.
Durante l’evento sono stati presentati documenti importanti, libri e manoscritti realizzati da illustri intellettuali, in particolare meritano di essere citati alcuni momenti chiave della giornata.
In un contesto dove la salute e il benessere sono valori universali, “I Cavalieri della Sanità” si presenta come un’importante occasione per promuovere la solidarietà e la prevenzione, aprendo la strada a nuove forme di collaborazione e impegno nella tutela della salute di tutti.
In aggiunta agli interventi dei relatori, durante l’evento sono stati presentati, come detto, due libri di rilevanza culturale e storica, curati dall’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia sezione di Monza e della Brianza.
Il primo libro, dedicato agli Ordini Cavallereschi Italiani, approfondisce l’importanza storica e sociale di queste antiche istituzioni, che nel corso dei secoli hanno svolto un ruolo significativo nella promozione dei valori della cavalleria e nel riconoscimento del merito e della virtù.
Il secondo libro, focalizzato sulla Costituzione Italiana, rappresenta un tributo alla fondamentale carta dei diritti e dei doveri dei cittadini italiani. A oltre 75 anni dalla sua emanazione, la Costituzione continua a essere il fondamento della convivenza democratica e del progresso sociale del nostro Paese.
Attraverso la presentazione di questi libri, l’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia si propone di diffondere la cultura del merito, della solidarietà e della giustizia sociale, incoraggiando la partecipazione attiva e consapevole dei cittadini nella vita democratica e nella tutela dei diritti fondamentali.
Accanto all’impegno dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia, siamo lieti di esserci anche noi, con Amsi, Umem ,Radio-Co-mai internazionale con la presenza in oltre 120 paesi nel mondo, con la Scuola Unione per l’Italia, con l’Unione Sportiva Euromediterranea e con tutte le Associazioni che fanno parte del Movimento Internazionale Uniti per Unire, che non smettono mai di costruire relazioni, dialogo, iniziative e nel promuovere progetti dove al primo posto c’è la cultura.
Tutto questo ci consente di “creare una rete”, offrendo sempre maggiori servizi, focalizzandoci sulla prevenzione e sull’integrazione.
Ogni intervento mirato di ogni singolo relatore richiama al senso profondo di ognuno di questi obiettivi».
In particolare, la relazione del Prof. Foad Aodi, Docente Universitario all’Università di Tor Vergata a Roma, ha affrontato alcuni aspetti fondamentali:
1. Salute Globale ed il Diritto alla salute Internazionale Prevenzione e Riabilitazione delle Patologie dell’Apparato Locomotore
2. Presentazione della Scuola Internazionale Multilingue “Unione per l’Italia ” ed i suoi obbiettivi, dipartimenti e mezzi di comunicazione
Il Prof. Aodi nel suo intervento ha affrontato appieno tutti gli aspetti che racchiudono i suoi brillanti incarichi, da quello di professionista sanitario, a quello di docente universitario, con sanità e cultura, senza dimenticare il suo grande impegno nella comunicazione internazionale.
Il Prof. Dr. Rodolfo Fernando Rivera, Primario dell’Unità Ospedaliera di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Pio XI di Desio, ha parlato dell’importanza dell’investimento nella prevenzione della malattia renale cronica.
Per quanto riguarda, invece, la cura e la prevenzione delle patologie rare si sono orientati tutti gli altri interventi della giornata.
La Dr.ssa Carla Narduzzi, già Primario Oncologo (Movimento Uniti per Unire), ha relazionato “L’importanza della prevenzione e gli screening di oncologia”.
Il Prof. Kamran Paknegad, Segretario Generale dell’AMSI, invece, ha illustrato l’ “Importanza della prevenzione nelle patologie Cardiovascolari”.
La Dr.ssa Eugenia Voukadinova, Vice Segretario Generale dell’AMSI, “L’importanza della prevenzione e la riabilitazione dell’Osteoporosi”.
Il Dr. Francesco Russo, Ufficio di presidenza Uniti per Unire, Ricercatore Confermato – DIPTO Scienze Chirugiche UOSD Breast Unit Policlinico di Tor Vergata. “Breast Unit istruzioni per l’uso, territorio e prevenzione secondaria nel carcinoma mammario”.
La moderatrice, Cav. Dr.ssa Chiara Benedetta Rita Varisco ha guidato i lavori consentendo a tutti di poter esprimere le proprie risultanze frutto degli studi e delle esperienze nei vari ambiti di ricerca e nel pieno rispetto del diritto costituzionale alla salute.
Continua Aodi: «L’obiettivo è anche quello, con il supporto dello strumento della Web Tv Scuola Unione per l’Italia, di diffondere la cultura e la legge italiana presso le comunità italiane di origine straniera, per questo uno dei momenti più importanti è stato quello sul Documento della Carta Costituzionale Italiana, di cui alcuni passaggi sono stati letti anche in differenti lingue per arrivare a tutti.
Cultura, sport, buona sanità, dialogo, integrazione: “I Cavalieri della Sanità” è stata una giornata da non dimenticare».
Così il Prof. Aodi Esperto in Salute Globale, Presidente di Co-mai, Amsi e del Movimento Uniti per Unire, nonché Docente di Tor Vergata e membro del Registro Esperti della Fnomceo dal 2002, già 4 volte Consigliere dell’Ordine dei medici di Roma che è presente tutti i giorni su tv e radio satellitari per parlare di Immigrazione, Salute Globale, eguaglianza e diritti umani.
Valori condivisi dal Prof Varisco e dalla compagine dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia sezione di Monza e Brianza che spendono energie e tempo per l’educazione civica, ambientale e soprattutto per aiutare il prossimo.