Lai (PD), treno a idrogeno per aeroporto scelta da rivedere
La Regione intervenga su progetto Arst, serve un coordinamento non interventi rattoppati
“Arst presenta il progetto di una piccola bretella che collegherebbe l’aeroporto a Sassari che rappresenterebbe la quarta tipologia di vettore del trasporto metropolitano di Sassari. È una scelta che va rivista subito, appartiene alla scorsa Giunta Regionale e non è né logica né funzionale ad una gestione unitaria dei trasporti a Sassari e nell’area metropolitana più stretta che dovrebbe connettere Sassari, con porto e aeroporto e le città di Alghero, Porto Torres e Sorso.” Così il deputato PD Silvio Lai dopo la presentazione da parte di Arst del progetto di treno a idrogeno per la bretella per l’aeroporto di Alghero.
“Non si tratta soltanto di sottolineare come si tratta di una sperimentazione di un sistema ancora non introdotto in Italia, o del condizionamento futuro della vocazione agricola di Mamuntanas violata da un deposito di idrogeno, quando ci sono le aree industriali inutilizzate ma di realizzare un progetto integrato che abbia un futuro. La programmazione regionale approvata va in tutt’altra direzione ovvero quello dell’integrazione in un unico sistema che è quello della metrotranvia, spesso ostacolato da Arst perché gestito da altri vettori, per collegare i nodi di trasporto con le città e i territori circostanti. I cittadini dell’area metropolitana di Sassari non possono essere usati ancora per esperimenti di trasporto e hanno diritto ad una mobilità adeguata con un unico sistema integrato, un solo biglietto e una accessibilità moderna, non di 4 diversi sistemi e rotture di carico.” Prosegue Lai.
“Ora è cambiata la Giunta e il nuovo esecutivo può farsi carico della applicazione della programmazione esistente e mai modificata, completando le diverse tappe già previste, dal collegamento centro-Li Punti S.Orsola alla elettrificazione e integrazione del collegamento per Sorso, ad una diversa e più razionale soluzione per il collegamento con l’aeroporto, e non di esperimenti che servono solo per spendere (male) i fondi PNRR ma che condizioneranno il futuro dell’area metropolitana, proprie mentre 3 della 4 città principali di questo territorio vanno al voto.”